I dati del 52° Campionato:
Insomma, i nostri giudici ci stanno dicendo: "siamo stati buoni, anzi buonissimi, adeguandoci al livello basso delle qualità caratteriali dei vostri cani, ma vi invitiamo sia a lavorarli meglio, sia a porre più attenzione, in allevamento, alla selezione caratteriale". Apprezzabile il fatto che lo abbiano almeno detto, anche se sarebbe stato sicuramente positivo, pur mantenendo giudizi di manica larga, spiegare agli espositori che assistevano alle prove, quali lacune e problematiche presentassero via via i singoli soggetti. Un'analisi puntuale avrebbe sicuramente giovato, piuttosto che un semplice "buona la prima fase, buona la seconda fase, pronunciato, lascia a comando" che finisce con l'appiattire tutti i giudizi e rendere incomprensibili le differenze. Sono d'accordo con l'analisi pessimistica, anche se, in tale ottica, la proclamazione di una classifica "dei migliori attacchi" avrebbe meritato una disamina che andasse ben oltre le poche righe scritte per la rivista SAS. Altrimenti, per gli espositori che spesso nemmeno assistono alle prove il cane con il "pronunciato, lascia a comando" e inserito nella classifica dei migliori attacchi sta a significare il cane "forte" e non "il meno peggio" con una esecuzione appena al di sopra del limite della sufficienza. Detto questo e ribadendo la necessità che ci sia davvero l'auspicato giro di vite nei giudizi delle prove caratteriali, restano alcune perplessità riguardo alle dichiarazioni dei due giudici. Trattandosi non di due giudici stranieri, ma di due giudici italiani, che si occupano anche della gestione "politica" del settore addestramento (entrambi nel Comitato Tecnico, Corvaia Referente di settore) viene spontaneo chiedersi come mai non si sentano minimamente responsabili dell'attuale situazione. Anche perchè questi due giudici non si sono limitati a giudicare il campionato di allevamento riservando il resto della loro opera a gare a cui abbiano preso parte solo soggetti di linee di sangue da lavoro. Questi due giudici, nel 2008, hanno giudicato diverse prove di Utilità e Difesa, a molte delle quali hanno partecipato, spesso preparati da professionisti del settore addestramento, proprio i soggetti degli espositori, quei soggetti di cui i signori giudici evidenziano le gravi lacune sia delle doti naturali che della preparazione. A questo punto sarebbe quasi scontato immaginare che, nelle prove, quei cani in grado di raggiungere una stentatissima sufficienza in un attacco con un semplice improvviso ed un lanciato, si siano trovati in evidente difficoltà. Immaginate questi soggetti descritti nella relazione di Campionato come "preoccupati" della condotta, con morsi deboli, atteggiamenti problematici nell'affrontare il figurante, mentre eseguono la ricerca del figurante nei rivier, vanno all'affronto abbaio, si cimentano nella condotta da dietro...tutti esercizi della fase C dalla cui esecuzione dipende il superamento della prova. E invece, sorpresa delle sorprese, i nostri cani da esposizione, nelle prove di brevetto, se la cavano per la quasi totalità al primo tentantivo, i loro punteggi in IPO1 non sono mai inferiori agli 80 punti in fase C, spesso superano IPO2 e anche IPO3 senza colpo ferire. Forse i giudici sono troppo di manica larga? Ma no! anche perchè spesso e volentieri sono proprio i signori Corvaia e Budelli a giudicare queste prove, proprio questi signori che si augurano un miglioramento, che hanno votato in Comitato Tecnico l'inserimento, per superare la prova di selezione, della condotta e del lascia, lamentandosi dell'esagerato numero di selezioni di prima classe concesse dai selezionatori. Eppure l'iter selettivo dei nostri pt prevede prima il superamento del brevetto e poi la prova di selezione. Se i cani, alla selezione, dimostrano evidenti lacune di preparazione tali lacune devono essere emerse, a maggior ragione, nella prova di IPO; se i cani, alla selezione, dimostrano evidenti lacune caratteriali, con morsi deboli e scarsa tempra, possibile che abbiano superato, con la qualifica di Buono, la fase C? E' vero che spesso la valutazione TSB nelle prove di brevetto, pur con gli 80 punti d'ordinanza, è quella di Presente, ma è anche vero che un cane in grado di superare gli esercizi in fase C di un IPO1 non dovrebbe avere problemi su un improvviso e un lanciato. Invece, strano a dirsi, guardando i risultati delle prove di brevetto io ho trovato spesso cani che hanno superato le prove e poi fallito la selezione (non superata o con la selezione di seconda per il carattere) . Mi chiedo, a questo punto, in concreto, cosa stia facendo il settore addestramento per aiutare il settore allevamento a superare i deficit caratteriali dei propri cani. Mi chiedo se, in concreto, ci sia, da parte di chi i cani li capisce e li sa lavorare, una collaborazione fattiva o piuttosto non si pensi di "lasciare tutto così com'è", salvo poi indignarsi nelle occasioni ufficiali. Mi chiedo se, in concreto, i giudici di lavoro si assumano, in sede di giudizio delle prove, le proprie responsabilità nei confronti della razza. Daniela Dondero. Per chi avesse voglia di leggere, queste sono le prove di brevetto giudicate da Corvaia e Budelli: Sas Trinacria 24/25 gennaio 2009
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