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backCampionato di Allevamento 2009. Juniores maschi. Commenti e foto.

81 soggetti iscritti a catalogo, 37 quelli presentati in ring. 29 qualificati con il Molto Promettente, 3 con il Promettente, 5 i ritirati. Una classe a mio avviso poco significativa. I cani sono troppo giovani, il giudizio dipende troppo spesso da fattori momentanei (condizione fisica, preparazione, equilibrio tra i vari segmenti ossei) e non è poi così significativo di quella che potrà essere la carriera espositiva di un cane, specie quando si tratta dei maschi. In generale io sarei per l'abolizione delle classi juniores e cuccioloni al Campionato di Allevamento, mantenute più per questioni economiche che non per effettive ragioni zootecniche. La maggioranza degli iscritti in questa classe sono "prove tecniche di riproduzione", nel senso che si tratta di figli del cane giovane o appena importato, ad ulteriore riprova di come, in Italia, si ami sperimentare il riproduttore, difficilmente utilizzando cani più consolidati (poi però c'era anche un figlio di Ghildo, per quanto senza affisso). Abbastanza varie (nei limiti in cui si possono considerare, oggi, varie) le linee di sangue nei primi classificati. Per quanto sia piuttosto difficile fare una valutazione, ho fatto fatica a comprendere la mancata attribuzione della massima qualifica agli ultimi soggetti, a mio avviso non inferiori ad alcuni che li precedevano. Tra i soggetti ritirati alcuni cani piuttosto grandi per l'età. Trattandosi comunque di una classe di transizione, risulta difficile valutare, ad esempio, cani ancora acerbi, ma con potenzialità, magari in questo momento un po' grandi e con qualche problema di correttezze, che potrebbero divenire, in futuro, dei bei soggetti. E' abbastanza normale che cani del genere, nel contesto della gara, finiscano con l'essere posizionati fuori dai primi dieci, dove vengono privilegiati soggetti magari meno futuribili ma più "in classe". Nè è comprensibile, pur nel fervore agonistico, l'accalorarsi dei proprietari. Non sono certo queste le classi che determinano il futuro di un soggetto e fa specie sentire urla, insulti al giudice e peggio, mai giustificabili, ma veramente grotteschi se a girare in ring sono poco più che dei cucciolotti. Per la serie: gli espositori come le madri di Bellissima (film di Luchino Visconti con la fantastica Anna Magnani). Discorso generale, valido per tutte le classi minori: francamente faccio anche fatica a capire tutto quel chiamare e strepitare di trombette e utensili vari che altro non fanno che trasformare il ring da luogo di serena valutazione, in bolgia infernale, dove, ad un certo momento, i poveri cani spaesati fanno il paio con gli altrettanti poveri giudici costretti, tra urla e rumori assordanti, a svolgere il loro lavoro districandosi tra presentatori che scambiano il ring per un cinodromo e proprietari minacciosi. Sfido chiunque a trovarsi in una situazione simile e a mantenere lucidità, specie se ci si trova alla prima esperienza di campionato. E' vero che una maggiore fermezza nella gestione del ring da parte dei giudici sarebbe auspicabile (soprattutto sarebbe auspicabile, a costo di apparire antipatici e scostanti, una maggiore distanza dagli espositori. Troppo spesso il giudice, che è, a sua volta, espositore e spesso anche chiamatore e presentatore, tende ad essere un po' troppo empatico e comprensivo), così come sarebbe auspicabile un maggiore rigore anche da parte degli assistenti di ring, per evitare di fomentare ulteriori, inutili, polemiche. Ma è altrettanto vero che un po' di educazione, di rispetto, di calma e di senso della misura da parte degli espositori e dei presentatori sarebbero oltremodo imperativi. Queste classi potrebbero (dovrebbero) servire a fare crescere i giovani presentatori ed essere lasciate, nei limiti del possibile, ai soci juniores. Invece il più delle volte, nell'occasione importante, anche quei cani nei raduni affidati ai ragazzi vengono tolti loro dalle mani e consegnati in quelle più "sicure" del portatore professionista. E quei giovani che si trovano in ring sono costretti a "lottare" nella bolgia infernale di cui sopra...che non è certo un bell'esempio. Se poi aggiungiamo il fatto che sovente il presentatore blasonato guadagna ulteriori posizioni, il messaggio che viene recepito dai ragazzi rischia di essere quello del "cane giusto nelle mani giuste", quando non quello del "tutto è lecito per conquistare una posizione in più". La durata stessa di queste classi, dove cani di nemmeno un anno non dovrebbero essere sottoposti ad eccessivi sforzi, è incomprensibile, se non nell'ottica di chi ormai considera solo l'aspetto meramente agonistico dell'esposizione. L'attribuire eccessiva importanza a queste classi fa sì che il giudice non riesca a limitarsi, come andrebbe fatto, ad una valutazione da fermo con un movimento di un paio di giri, ma debba dare "soddisfazione" agli espositori, valutando la classe quasi come se stesse giudicando una classe lavoro. ...E si prende insulti e minacce anche facendo così. Forse occorrerebbe intanto una maggiore tutela al corpo giudicante da parte della società e poi una mentalità diversa anche nei giudici che dovrebbero tornare ad essere consapevoli della loro forza. Il "giocattolo" sta in piedi perchè c'è la gara. E la gara dipende dai giudici. Visto che nessuno vuole rinunciare al giocattolo il giudice può (deve) porre precise regole ed operare scevro da condizionamenti di sorta...a meno che non tema anche lui più di tutto di perdere "il giocattolo" (leggi non essere più chiamato a giudicare). Il credo del giudice dovrebbe essere solo lo standard, senza alcun altro tipo di interesse e senza subire pressioni psicologiche di sorta. Nota a margine: questo campionato ha confermato vieppiù che, a dispetto dei discorsi sull'età, i giudici "vecchi" anagraficamente e di esperienza, se la cavano sempre meglio dei giovani e dei giovanissimi, giudicando, pur con i normali umani limiti, con maggiore onestà intellettuale e gestendo meglio il ring.
Tornando a questa classe, vince Quan goldenen Strand, un buon figlio di Furbo degli Achei per Ester di Santa Venere (figlia di Chuck del Criale...questa la foto di Ester in Juniores, più o meno alla stessa età del figlio), un cane che si era distinto in classe Juniores negli ultimi raduni sezionali di questa stagione. Quan è un soggetto grande, di media robustezza, con buona testa, buoni gli angoli dell'anteriore, molto buoni quelli del posteriore, molto ben preparato, ha mantenuto freschezza e vitalità sino alla fine della gara.
Al secondo posto Carlos dell'Alto Pino, figlio di Roy Terrae Lupiae con la sorella di Pania; un soggetto di media robustezza, con buona testa e bella espressione, buona costruzione generale, forse un po' leggero per diventare un maschio futuribile. Qualche perplessità sulle correttezze anteriori.
Al terzo posto Aikor di Cariddi, un figlio di Aro di Cariddi (Dux). La madre è una cagna tedesca figlia di Tor di Casa Nobili. Aikor è un soggetto grande, di buona robustezza, con bella testa espressiva, buona costruzione generale, omero che potrebbe essere più lungo e meglio inclinato, corretto e solido per l'età.
Al quarto posto Ilko de Casa do Bento, un soggetto noto, vincitore della classe Juniores ad Aprilia. 3-3- su Zamp Thermodos, questo soggetto, proveniente dalla linea di Hill (il padre, City do Phedrei è un figlio di Andriuschka v. Noort) è di media robustezza, colori accattivanti, maschera scura, movimento molto dinamico. Anche per questo soggetto, perfetto per la classe, occorrerà vedere lo sviluppo.
Al quinto posto Marco di Casa Gregori, un figlio di Zidane della Valle del Liri, già vincitore proprio con D'Alvano, della classe Juniores al Campionato Giovani. Lo avevamo notato a bordoring al Walter Gorrieri, dove aveva gareggiato in classe baby. Al limite della classe, con i suoi nove mesi quasi compiuti. In questo caso D'Alvano fa uno strappo alla regola, inserendo un soggetto decisamente grande, non così dinamico in ring (ha perso un paio di posizioni rispetto alla partenza), ma sicuramente tra tutti quello con la più spiccata impronta maschia, robusto, costruzione "classica" con linea dorsale non esasperata, angoli equilibrati senza eccessi. Anche questo è un soggetto da rivedere, per motivi opposti, nelle classi superiori.
Al sesto posto Ondo di Casa Salerno, un figlio di Unzo van Noort (Negus), un soggetto più nel tipo del quarto classificato. Taglia corretta, robustezza media, buona costruzione generale con una groppa leggermente sfuggente. Pronunciati angoli posteriori. Partito mi pare in nona posizione, ha recuperato in virtù di un movimento dinamico (e dell'attenza conduzione di Franco Morra).
Al settimo posto Cai di Cariddi, ancora un soggetto che si è inserito nei dieci grazie alla prova in movimento, recuperando diverse posizioni (ancora la "scuola napoletana" alla conduzione, in questo caso Antonio Pennino) Cai è un figlio di Tony degli Achei per Banda dell'Isola dei Baroni (la sorella di cucciolata di Bero). Presentato non in ottimali condizioni di pelo, Cai è un soggetto con buoni angoli anteriori, accentuati quelli posteriori.
All'ottavo posto Goran Terrae Lupiae, un figlio di Tarus Terrae Lupiae (ad Aprilia il fratello Gawin, qui 23, fece terzo in classe baby) in taglia, con testa mascolina, angoli del posteriore al limite.
Nono Pako dell'Isolotto (primo in classe baby ad Aprilia), un figlio di Bero dell'Isola dei Baroni. La madre dovrebbe essere figlia di Yimmy contra con Gilla dell'Isolotto (Marko). Un buon soggetto, con buona lunghezza dei raggi ossei che ha perso alcune posizioni rispetto alla partenza tutto sommato immeritatamente.
Decimo Enosch v. Amasis, un figlio di Ober Bad Boll, nel tipo paterno, mascolino, con testa robusta, un'immagine d'insieme piacevole, omero che dovrebbe essere più lungo e meglio inclinato, groppa sfuggente.
Nel complesso ritengo la classe juniores maschi piuttosto difficile da valutare. Andare a sindacare su una posizione in più o in meno, su alcuni soggetti magari troppo penalizzati (perchè troppo grandi, perchè non in condizioni ottimali di forma) lascia il tempo che trova. Impariamo a valutare in modo sereno i cani e a lasciarli crescere.

quan e giosuè cliccate sulla foto per le immagini della gara.

I risultati completi con i nomi dei genitori

Daniela Dondero 29 settembre 2009


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