Campionato di Allevamento 2009. Giovanissime femmine. Commenti e foto.
65 soggetti presentati in questa classe,
che ottengono tutte la massima qualifica. Il giudice Mauro De Cillis, in considerazione dell'elevata qualità della classe ("la più bella classe che mi sia capitato di giudicare ad un campionato"...però lo aveva detto anche della giovani femmine del 2007...)
assegna ben 13 titoli di Speranza SAS. Ora, premesso che a mio parere i titoli hanno senso solo in classe lavoro e condividevo in toto la decisione del Comitato Tecnico che aveva abolito Promesse e Speranze, credo che l'assegnare così tanti titoli finisca per sminuirne il valore. Il titolo, ad un Campionato di Allevamento, dovrebbe dare un'indicazione che il cane ha quel qualcosa in più che va oltre il semplice giudizio morfologico, tanto da farlo ritenere, appunto, un cane futuribile, possibile candidato al titolo di Auslese in classe adulti. Ora un adulto deve superare la prova caratteriale, ne viene valutata la riproduzione, le famiglie di appartenenza, i collaterali. Per giovanissimi e giovani il giudice non può avere tutte le informazioni necessarie e non so nemmeno quanto ci si preoccupi di valutare, per quanto approssimativamente, le doti caratteriali o piuttosto di controllare sia il grado di esenzione dei soggetti che degli eventuali collaterali. Quest'anno poi alcuni dei giudici che si sono trovati ad attribuire i titoli al Campionato lo hanno fatto senza alcuna preparazione, vedendosi assegnate le classi a stagione ormai terminata. Altro motivo in più, a mio parere, per essere parsimoniosi con il concedere titoli a cani magari visti per la prima volta a questo Campionato. Diciamo che, allo stato attuale, i "titoli" di Promessa e di Speranza SAS sono soltanto relativi all'aspetto morfologico dei soggetti, nè potrebbe essere altrimenti, il che rende difficilissimo stabilire la reale differenza tra l'ultima Speranza e il primo (o il quinto o sesto) Molto Buono. Per questo motivo, nel 2000, furono aboliti. Però è indubbio che, per allevatori ed espositori, fregiarsi del titolo di Promessa o Speranza SAS, sia di grande gratificazione e , in quest'ottica, maggiori sono i titoli assegnati, maggiori saranno i consensi per il giudice, il cui valore è, ahimè, sempre parametrato dagli espositori sul risultato del proprio singolo cane e piuttosto che sulla base di oggettive analisi zootecniche.
Venendo alla classe, tra le più numerose come iscritti di questo Campionato, occorre dire che si è vista una discreta variabilità delle linee di sangue e il giudice ha cercato di inserire, tra i soggetti di punta, cagne che presentassero pregi diversi. Una scelta che va a scapito dell'uniformità della classe, ma che mette in rilievo tipologie diverse. Operando tale scelta il giudice "sacrifica" il proprio "gusto" personale (e forse anche rinuncia a dare indicazioni di priorità dei problemi da affrontare nel determinato momento storico dell'allevamento) a vantaggio di scelte il più possibile ampie che gratifichino il lavoro degli allevatori ed evidenzino i pregi di ciascuna scelta.
Una piccola nota sul "rispetto dei risultati". Non ho mai creduto che un giudice fosse obbligato a rispettare quanto fatto dai colleghi, men che meno che il risultato dei Campionati precedenti o della Siegerschau dovessero rappresentare una sorta di "vantaggio competitivo". E' vero che un giudice deve (dovrebbe) premiare il cane che più rispecchi lo standard, pertanto l'equazione cane vincente=cane valido dovrebbe essere scontata, tuttavia le variabili da considerare sono molte: le problematiche dell'allevamento nazionale, la conoscenza delle linee di sangue, le condizioni di forma, il peso specifico che la gestione di un soggetto può aver avuto sull'ottenere un risultato, la concorrenza. Purtroppo, specie in presenza di risultati di Siegerschau, difficilmente un giudice italiano non si trova in una sorta di "sudditanza psicologica". Del resto quando il giudice in ring rispetta i risultati di Siegerschau raramente viene contestato, cosa che puntualmente accade quando non lo fa (vedi, a questo campionato, le contestazioni a Mantellini da parte dei proprietari di Diva Asics).
Salvo poi sentire una unanime lamentatio sul fatto che, alla Siegerschau, i risultati ormai sono solo il frutto di abilità gestionali e di accordi, dove "il resto" conta più del cane. Paradossale. Da un lato si delegittima la validità zootecnica dei risultati ottenuti alla Siegerschau, dall'altro se ne invoca il rispetto.
Tornando alla classe, anche De Cillis, come altri suoi colleghi, "fa la gara"operando alcuni spostamenti di rilievo. Su tutti la clamorosa rimonta di Rita di Ca' Venier, partita in testa al secondo gruppo, recuperata nel primo e portata sino ad ottenere il titolo di Speranza Sas. Valgono anche in questo caso le considerazioni già espresse per lo spostamento di Delfi in classe cucciolone femmine . Nel complesso, vista anche la difficoltà di valutare soggetti che non aveva nè giudicato nè in molti casi, visto durante la stagione, De Cillis se la cava inserendo tra i soggetti titolati cagne tra loro molto diverse, quasi tutte dotate di pregi tali da giustificare il titolo, giudicando con il consueto mestiere e con qualche concessione di troppo al pubblico (ma fa parte del suo modo di giudicare, da eterno entusiasta, che lo ha sempre contraddistinto in tutti i giudizi al microfono sentiti nel corso degli anni, dal "bambino prodigio" Mardock, all'esaltazione acritica dei gruppi di riproduzione di Max).
Anche in questa classe qualche soggetto penalizzato dall'essere arrivato a questo appuntamento in non perfette condizioni (ad esempio una bella figlia di Indio, Gabri degli Japigi). Nel primo gruppo, fuori dai titoli, diversi soggetti davvero equivalenti per valore, tanto da rendere difficile stabilire una reale classifica di merito. Bella la figlia di Ghildo Dinga della Genia Osca (1 MB, ma partita tra le titolate), di cui avevo visto anche una buona sorella di cucciolata al raduno di Bari che a mio avviso, considerando il numero di Speranze, avrebbe meritato anche lei il titolo. Altri soggetti tra le prime molto buono non si staccavano in modo così netto da altre inserite nei titoli (non male, per taglia corretta e resa in ring la figlia di Furbo Fina Team Torretta, così come, dovendo scegliere una cagna nel tipo di Aiko a mio parere meglio Mora delle Colonne d'Ercole rispetto alla nipote Ghindero's Brava), mentre una buona qualità si trovava anche tra le cagne in posizioni leggermente più arretrate.
Le Speranze SAS
Vittoria quasi scontata per la sesta della recente Siegerschau di Ulm, Musa di Ca' San Marco, una figlia di Hannibal Stieglerhof per una figlia di Zamp Thermodos (3-3 su Esko), nel tipo paterno, con una testa che potrebbe avere migliori proporzioni ma femminile ed espressiva, buono l'anteriore, ottimo il posteriore con coscia forte e ben muscolata. Per paradosso la resa in movimento, partendo in testa, non è stata così efficace come quando ha condotto gare "in rimonta" . Un buon soggetto, ma non con quel "quid" in più necessario ad una Siegerin della classe.
Al secondo posto Randi dell'Alto Pino, ancora un prodotto della cucciolata S. Alto Pino (Ursus Batu- Hany Alto Pino, figlia di Ingo e delle cagne -Mark -Uran- allevate da Luigi Mantellini). Da Sara ci sono Randy, Nina (promessa Sas in Giovani femmine)
e Athos (5 in giovanissimi alla Siegerschau 2007), dalla sorella Sally l'Auslese Pania a sua volta madre di Uwo e Ussy (entrambi Speranze Sas a questo campionato). Il padre di Randi è Digger Elzmundungsraum. Randi non si presentava a questo campionato in condizioni di forma ottimali. E' un soggetto grande, di media robustezza, testa femminile ed espressiva, buoni angoli,
molto buone le linee, costruzione equilibrata.
Al terzo posto Vilma del Ceresio, un soggetto conosciuto che avevo avuto modo di osservare in diversi raduni già dall'inizio della stagione. Figlia di Panjo Kirschental per Selly di Casa Piellier (Xadro Bad Boll) Vilma è una cagna decisamente grande, con una piacevole immagine d'insieme, molto buona la testa e l'espressione con maschera scura, un'ottima uscita di collo, buoni angoli anteriori, buone le linee. A questo campionato ha mostrato finalmente una maggiore verve in ring rispetto a quanto visto nei raduni, tanto che è riuscita a recuperare alcune posizioni rispetto alla partenza.
Al quarto posto ancora un soggetto noto, Flora dei Verdi Colli, visto sia in Italia che in Germania (alla Siegerschau un 33 posto che non rispecchiava del tutto gli ottimi piazzamenti fatti nei raduni con il giudice Mayer). A questo Campionato conferma le sue doti di solidità, correttezza e voglia di andare.
Al quinto posto Elly del Seprio, ancora una cagna già vista in diversi raduni in questa stagione (e fotografata al suo debutto in Juniores al Raduno di Vicenza del 2008).
Elly è una figlia di Zamp Thermodos per Week di Casa Beggiato (Valium-Hero)grande, con ottima testa, espressiva, con bella maschera scura, corrette le angolature, rene un filo lungo, buone proporzioni toraciche, groppa che potrebbe avere migliore posizione, un'immagine d'insieme molto piacevole. Questo è un soggetto che migliora con l'età, acquisendo maggiore eleganza ed armonia. In movimento ha perso un paio di posizioni perchè ancora un po' sbilanciata in alcune fasi. Si tratta comunque di una cagna che non avrebbe sfigurato tra le primissime.
Al sesto posto Milù della Loggia dei Mercanti
soggetto che appare acerbo a dispetto dei suoi 18 mesi praticamente compiuti. Una cagna già vista al Campionato Giovani, di taglia corretta, robusta, con ottima testa espressiva, normali solidità e correttezza, leggermente allungata con bella uscita di collo, buoni angoli anteriori, molto buoni quelli posteriori. Figlia di Pablo degli Arvali per Cina della Loggia dei Mercanti (Quantum), Milù è un piacevole mix dei due genitori.
Al settimo posto Ussy dell'Alto Pino, figlia di Quenn Loher Weg per l'Auslese Pania. Il fratello di cucciolata ottiene anche lui il titolo di Speranza Sas. Ussy, non nelle migliori condizioni di pelo, è un soggetto grande, con la scapola e l'uscita di collo "alla Quenn",molto buona la testa, espressiva e femminile, la groppa è leggermente sfuggente, in movimento ha dimostrato molta voglia di andare.
All' ottavo posto un'altra figlia di Quenn Loher Weg, Palie di Val Calore
, uno di quei soggetti che credo De Cillis prediliga per l'immagine di forza, solidità, asciuttezza, essenzialità e il telaio di ampio respiro, perdonandogli una testa un po' "grezza", con proporzioni non ottimali e orecchie leggermente convergenti e un anteriore con omero lungo, ma non ideale lunghezza ed inclinazione della scapola. La madre di Palie è una figlia di Lenon du Val d'Anzin.
Al nono posto Pika di Casa Schwarz, una figlia di Jolly degli Achei (Yimmy Contra) con la madre figlia di Mater Domini Tito. Un soggetto essenziale, costruito con un ottimo bilanciamento negli angoli che le consente un movimento privo di sforzo pur con raggi ossei e angoli non eclatanti. Pika è quella tra le Speranze ad avere la taglia migliore, con una testa molto bella ed espressiva. A questo Campionato ha perso diverse posizioni rispetto ad una partenza al quinto posto per una non ottimale resa in ring.
Al decimo posto Ghindero's Brava, una figlia di Erik Ehrenfeste (Nilo Ehrenfeste-Ghandi Kuramathi) per una figlia di Aiko goldenen Zweig con una consanguineità su Leif Noriswand (3-4) .
Soggetto che vedevo per la prima volta, una cagna grande, di media robustezza, con buona testa, collo un po' corto, torace leggermente troppo carico, buona costruzione generale.
All'undicesimo posto Maty della Gens Pontina, ancora una cagna già vista a diversi raduni. Figlia di Negus Holtkamper See per la bella, per quanto un po' grande, figlia di Ugo Becky della Gens Pontina. Maty è una cagna grande, di media robustezza, leggermente allungata, con testa femminile, espressiva e ben cesellata, buoni angoli anteriori, molto buoni quelli posteriori. Molto buona la preparazione al ring.
Al dodicesimo posto la siegerin juniores dello scorso anno, Dolly dell'Antuba Sannita, figlia di Roy Terrae Lupiae per Biba. Soggetto molto noto,Dolly è stata chiamata in quindicesima posizione (tanto che inizialmente e poco sportivamente il proprietario sembrava intenzionato a ritirarla). Termina poi penultima Speranza SAS, anche se avrebbe sicuramente meritato migliore piazzamento, a mio avviso tra le primissime classificate. Dolly è una cagna grande, robusta, con una costruzione classica, forse sarebbe stata più "in classe" nella giovani femmine, ma sicuramente si tratta di un soggetto di grande valore.
La prima foto di Dolly l'ho scattata in baby al trofeo Walter Gorrieri del 2008.
Ultima Speranza SAS Rita di Ca' Venier, un soggetto visto al raduno di Bassano, dove non si era presentata in ottimali condizioni di forma. Rita è una figlia di Pakros con la madre che proviene da Allan dell'Ambra Selvaggia (Hettel). E' un soggetto grande, di media robustezza, con una testa di bella espressione che potrebbe avere migliori proporzioni. Molto buona la costruzione generale con qualche riserva su lunghezza e posizione della scapola. Movimento pieno di forza e molta "Erhabenheit"