Bari 22 marzo . Torno da questo primo raduno al sud con la solita sensazione di sana invidia (cinofila e non) e il desiderio di migrare in direzione opposta a quella consueta. La Puglia è una terra bellissima, con una natura stupenda e persone speciali, di una cortesia ed ospitalità davvero rare. Da un punto di vista cinofilo colpisce non tanto la quantità (degli appassionati e dei cani), ma soprattutto la qualità e la preparazione cinofila dei tanti allevatori ed espositori. In Puglia ci si può trovare su un campo dove, prima di fare ring, un figurante fa mordere cuccioloni e adulti (e tra quegli adulti trovate cani come Demi della Loggia dei Medici o Arro Delori), si può fare visita ad un appassionato davvero cinofolle (Antonio Caputo) che non ama le esposizioni, ma ha in canile pastori tedeschi davvero tipici e discutere con lui di prove caratteriali e di involuzione della razza, si può visitare il più bel campo mai visto (il Parco William di Carmiano) e vedere Antonino Solina che lavora con una grandissima competenza, passione e rispetto per i cani, si può discutere di standard con Gino Mantellini e trovare in questo grande giudice non più giovanissimo una passione per il cane e per il pastore tedesco che ci piacerebbe sentire nei più giovani. Questo raduno barese, non aiutato dalle condizioni climatiche (ha piovuto sino alla mattina e poi, per tutto il raduno, la temperatura è stata decisamente rigida, accompagnata da un vento gelido) ha visto una partecipazione media per la zona, con 75 cani presentati (escluse le classi baby e la libera...ma occorre considerare che, in baby femmine, c'erano una trentina di soggetti in ring). Il concomitante raduno siciliano ha di certo sottratto un buon numero di partecipanti. Normalmente non presto grande attenzione alle classi baby, anche perchè spesso fuorvianti e tali da premiare i soggetti già più formati e più abituati al ring (come nel caso dei baby maschi di questo raduno). Devo dire però che la classe baby femmine era davvero impressionante, nei numeri come nella qualità. Si tratta ovviamente di classi difficili da giudicare anche se, in questo caso, la piccola Magia del Rione Antico (Furbo degli Achei per una figlia di Quai Thermodos) , si è guadagnata sul campo la prima posizione, riuscendo sempre, in ogni fase, a mettersi in evidenza. Incomprensibile il ritiro del soggetto che ha terminato la classe al quarto posto (anche con qualche benevolenza), una figlia di Dax Intercanina. Nella norma, se un soggetto è di grande valore le sue affermazioni future smentiranno il giudizio del giudice. Ma il non accettare il giudizio è solo mancanza di sportività. Classe Juniores femmine con 14 soggetti presentati e una classifica delle primissime posizioni che mi ha lasciata un pochino perplessa. Al primo posto Fixi degli Arvali , una figlia del prematuramente scomparso Ellox Team Zellwaldrand, una cagna già molto formata per la classe, robusta con testa molto espressiva, ben angolata nell'anteriore con il posteriore decisamente scorretto e groppa corta e sfuggente. Al secondo posto Beta, una figlia di Hero di Casa Adamo, a differenza della prima un soggetto molto acerbo, testa con maschera scura, bella espressione, corretti gli angoli, disturbano la linea inferiore retratta e lo sterno corto . Terza Jea del Rione Antico, un soggetto nel tipo del padre Jumbo, con taglia corretta, buone linee, l'omero dovrebbe essere più lungo e meglio inclinato, la testa dovrebbe avere uno stop più marcato. Quarta Xabbia del Miglio d'Oro, una figlia di Ghero di Casa Nobili, grande, con testa espressiva, buoni i profili, collo leggermente corto. Quinta una figlia di Furbo degli Achei, Birke Alfons David, nel tipo paterno, non ancora in ottimali condizioni di pelo. Sesta Kriss del Rione Antico, una figlia di Tarus Terrae Lupiae con bella testa espressiva, taglia corretta, buon equilibrio di costruzione. Classe Juniores maschi vinta da King del Rione Antico, fratello di cucciolata della sesta delle Juniores femmine. La madre è una figlia di Arro Delori. Classe cucciolone femmine con alcuni soggetti conosciuti e già visti in gara quest'anno. Vince la classe Calla degli Arvali, una figlia di Tyson nel pieno della famiglia paterna, ottimamente presentata da Nello Sole. In questa classe le avrei preferito la seconda classificata, Mila Blackhof, forse meno appariscente, con testa meno potente, colori con rosso meno marcato, ma costruzione generale più armoniosa, specie per quanto concerne i profili e la groppa. Al terzo posto Iani del Rione Antico, una figlia di Arro Delori, nel tipo della riproduzione paterna. Cuccioloni maschi vinta da un figlio di Furbo degli Achei, Enzo degli Achei. La madre è una figlia di Orbit Huhnegrab con la Fenia della Gens Pontina. Soggetto con testa forte e mascolina, molto scuro, raccolto, anteriore "alla Quenn" con collo e scapola leggermente corti, posteriore al limite, ancora decisamente da consolidare. Onestamente però ciò che ho notato del cane è stato qualcosa di inerente la sua salute, in quanto presentava un'evidente parafimosi (forse dovuta a ipoplasia prepuziale). Un problema, quello di non riuscire a ritrarre il pene nell'involucro prepuziale, che deve essere monitorato (in alcuni casi possono bastare anche impacchi freddi e lubrificanti) in quanto può portare come conseguenza estrema alla necrosi dei tessuti. Ma immagino che il proprietario e l'allevatore siano perfettamente a conoscenza del problema e sappiano come intervenire. Al secondo posto Unto degli Albani, figlio di Floro degli Achei (il fratello di cucciolata di Furbo). La madre è una figlia di Wallace Agrigento. Un soggetto corretto, con testa espressiva, anche lui con l'assetto anteriore della sua famiglia, ma nel complesso con migliori proporzioni e, in movimento, più fluido del primo classificato. Al terzo posto Canto degli Arvali, fratello della vincitrice delle cucciolone femmine. A differenza di Calla, Canto ricorda molto la linea materna (la madre è la sorella di cucciolata di Pablo degli Arvali e Canto potrebbe anche sembrare un figlio di Pablo). Otto le femmine presentate in classe giovanissime. Podio e piazza d'onore identici al raduno di Arezzo. Prima Bania del Frutteto (Nando Gollerweiher per Uffi Fiemereck), soggetto grande, espressivo, molto ben preparata al ring (complimenti a Giuseppe), linea dorsale solida anche se presenta qualche discontinuità, normali correttezze anteriori, accentuati gli angoli del posteriore. Nel complesso un soggetto più nel tipo della riproduzione paterna che somigliante alla madre. Seconda Helly del Castel Cerreto presentata in questa occasione dal giudice e coproprietario Mauro di Festa. Un soggetto visto anche a Genova e che, in questi frangenti, è da premiare per la taglia nello standard e il bilanciamento. Per me la vincitrice della classe. Al terzo posto un soggetto completamente diverso dalla cagna che la precede, Fenia dei Lotito, figlia di Arro Delori per Dany dei Lotito. Come la madre (che Fenia ricorda molto) si tratta di un soggetto grande (un po' troppo..ma l'impressione in ring dietro a Helly non giocava a suo favore), con telaio di ampio respiro, angolature molto buone, molto belli i profili. La testa è meno imponente di quella materna, ma ben cesellata e femminile. Da un punto di vista anatomico la migliore delle figlie di Arro viste sino ad oggi. Da secondo posto, volendo penalizzare leggermente la taglia. Al quarto posto Kelli Delori,ancora una figlia di Arro, anche se ricorda in tutto e per tutto la linea materna (Quai Thermodos); un soggetto ancora un po' acerbo, con ottimi profili e angoli equilibrati. Molto più piacevole da guardare in movimento che non da ferma. Al quinto posto Bea del Settimo Giorno, figlia di Tryp della Baia Imperiale, apparsa a questo raduno stranamente nervosa, probabilmente a causa dell'approsimarsi del calore. Sesta Nala di Casa Schwaz, altro soggetto conosciuto, figlia di Ghandi dei Lupi della Maddalena, a mio avviso non penalizzata dalla posizione in questo raduno. Antisportivo, a prescindere dalla correttezza o meno dei giudizi, l'abbandonare a titolo di protesta il ring durante il commento del giudice. Per paradosso (mio personalissimo parere) a volte occorrerebbe essere meno educati-edulcorati e più drasticamente esplicativi nei giudizi...tanto gli espositori che si ritengono penalizzati non si accontentano comunque. Classe giovanissimi maschi vinta da Rademberg, un soggetto senza affisso, figlio di Quenn Loher Weg per Vammy del Pozzo Antico, allevato da un giovane socio SAS, Michele Falcone. Credo che per un ragazzo sia una grande soddisfazione avere un soggetto "fatto in casa" che ottiene lusinghieri risultati in ring, per cui ho mi ha fatto molto piacere (da tifosa) la vittoria di questo cane. Oggettivamente però il cane domenica non mi ha particolarmente entusiasmato. Ha una testa molto bella ed espressiva e un grandissimo temperamento, con un'immagine d'insieme molto piacevole, la costruzione ha un po' i limiti della sua famiglia, il collo e la scapola un po' corti anche se con un omero lungo, la linea inferiore leggermente levrettata, l'attaccatura della coda alta che fa sembrare la groppa ancora più corta. E' un cane che, presentato in maniera meno frenetica rispetto a quanto visto in questo raduno, può meglio distendersi e mascherare alcuni difetti. La troppa foga e il grande attaccamento al proprietario, hanno impedito al cane di esprimersi al meglio. Al secondo posto un soggetto figlio di Hannibal, Vasco che, partito in terza posizione, guadagna il secondo posto verso la fine della gara, in virtù di una maggiore freschezza in ring più che per reali meriti sul cane che lo precedeva. Al terzo posto Dux degli Japigi, figlio di Indio degli Japigi. La mamma è ancora una figlia di Arro Delori. Dux è un soggetto con testa maschia ed espressiva, buoni gli angoli dell'anteriore, molto buoni quelli del posteriore, belli i profili. Probabilmente il cane che avrei almeno fatto partire primo in questa classe, in quanto quello con i maggiori equilibri nella costruzione. Abbastanza disastroso, quanto a preparazione, in ring, letteralmente trascinato dal pur volenteroso e valido conduttore. Quarto classificato Max, un figlio di Bjorm Villa dei Cedri (Euro von Media) , soggetto con testa maschia, corretto e solido, normali i profili. Quinto Fritz dei Lotito, fratello di cucciolata di Fenia. Un soggetto grande, ben costruito, anche se non ha la classe della sorella. Il giudice al microfono lo elogia molto, dicendo di averlo penalizzato solo per la taglia. In classe giovani femmine solo 5 soggetti presentati. Vince meritatamente la classe una bella figlia di Mardok della Valle del Lujo, Maja d'Emil . La mamma è una figlia di Fimo degli Arvali con provenienze da Arek in linea materna. Il giudice Mantellini ne apprezza molto la costruzione classica, leggermente allungata, con angolo anteriore molto buono, corretta uscita di collo, posteriore corretto , movimento molto tipico. Al secondo posto Quina degli Achei, figlia dell'Auslese Tony per Magia degli Achei (Karat's Yoker per una figlia di Quanko del Miglio d'Oro), una cagna corretta, solida, ben costruita. Al terzo posto ancora una figlia di Mardok, Tresy degli Iapigi , un soggetto con testa femminile e bella espressione, bei profili, corretta, con l'assetto anteriore leggermente inferiore alle prime due classificate. Classe giovani maschi con cinque soggetti in ring, vinta da Dax Intercanina presentato a questo raduno decisamente più asciutto rispetto a quanto visto alla fine dello scorso anno nel raduno di Vicenza. Dax è un soggetto grande, con costruzione moderna, un filo al limite per certi aspetti. Movimento prepotente con ottima preparazione al ring. In partenza per la Germania dove affronterà la prova di selezione e penso di aver capito resterà in preparazione per il Campionato tedesco. Al secondo posto Lapo dei Monti della Laga, soggetto con testa maschia ed espressiva, leggermente allungato, angoli equilibrati. Terzo Patos del Caiatino, figlio di Tony degli Achei. La madre proviene da Urk Wienerau e Hobby Gletschertopf . Un soggetto espressivo, con testa maschia, ottima tessitura di pelo, proporzioni toraciche un po' al limite, equilibrati gli angoli, linea superiore un po' discontinua con groppa leggermente sfuggente. Classe lavoro femmine con soli quattro soggetti, ma di grande qualità. Al primo posto la Siegerin del recente Campionato SAS, Demi della Loggia dei Medici , in ottime condizioni e con un ottimo affiatamento con il proprietario Tony De Pace. Soggetto ottimamente costruito che non ha certo bisogno di collari magici per mostrare un movimento efficace a tutte le andature, anzi. Al secondo posto la bellissima Blanka della Gens Pontina, capace di reggere tranquillamente il confronto con la Siegerin senza sfigurare. Un soggetto classico, costruito con grandi equilibri, senza eccessi. Ulteriormente migliorata nella preparazione al ring rispetto ad Arezzo, con un'ottimo affiatamente con il chiamatore (complimenti a Marco). Uno dei pochi soggetti visti in ring effettuare le correttezze come un cane con brevetti dovrebbe fare (da vedere anche le foto scattate a bordo ring mentre giocava con il proprietario). Terza classificata l'eccellente Vella di Camporeale, a questo raduno non in ottimali condizioni di forma. Quarta Heidi Rochele Ranch, al suo primo raduno in classe lavoro (complimenti a Letizia per la passione). Anche la classe lavoro maschi offre un parterre de roi d'eccezione. Peccato soltanto per l'orario che costringe la classe regina a svolgersi praticamente con il buio. Al primo posto il vicesieger del Campionato, Roy Terrae Lupiae, seguito dall'Auslese Arro Delori con i suoi sei anni e mezzo ancora tonico, incalzato dal figlio Owen del Rione Antico. Al quarto posto Indio degli Iapigi, il figlio di Nando della Valcuvia che migliora in ring ad ogni raduno (complimenti a Giovanni che lo prepara) . Quinto, dopo aver recuperato una posizione in movimento, Nero di Casa Scognamiglio, figlio di Xaro dei Monti della Laga, soggetto con bella testa maschia ed espressiva, leggermente allungato, garrese non troppo rilevato, buona costruzione generale, molto ben preparato (complimenti a Marco Piva). L'avanzamento di una posizione effettuato da Nero interrompe la cinquina pugliese, visto che nella partenza al quinto posto c'era Tarus Terrae Lupiae terminato poi sesto. Tarus è un soggetto di giusta taglia, con testa maschia ed espressiva, normali proporzioni. Davvero da rimarcare la presenza in classe lavoro di così tanti soggetti di allevamento locale e di soggetti di grande valore e blasone. Due avvenimenti da sottolineare in questo raduno: la premiazione finale dei giovani conduttori, purtroppo relegata alla fine e il bellissimo momento, molto commovente e doveroso, della consegna alla famiglia di Samuele Amati di una targa in ricordo di un grandissimo appassionato del cane da pastore tedesco che ci ha lasciati di recente. I miei personali complimenti agli organizzatori del raduno, in particolare a Mario Macina, sempre presente, attento e gentilissimo. Complimenti anche al Presidente Regionale Oronzo Giangreco, appena rieletto, per la sua capacità ad essere espositore e conduttore senza dimenticare mai il proprio ruolo istituzionale. Tantissimi ringraziamenti a tutti gli amici per l'accoglienza e l'ospitalità. Daniela Dondero
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Ci scusiamo con i lettori, ma le foto degli Adulti maschi e della premiazione dei giovani conduttori sono purtroppo molto scure, a causa dell'orario. A questo proposito vi invitiamo a leggere la nostra breve riflessione sull'introduzione della classe baby nei raduni nazionali. |
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