Comincerei dalle note positive. Italia batte Germania 1-0. Senza se e senza ma. I nostri figuranti sono decisamente meglio di quelli tedeschi. Bravi, attenti, per il cane. Una sorpresa positiva (sorpresa perchè era l'unico che non avevo mai visto lavorare) Carlo Fretta.
Già nel video inserito su You Tube avevo avuto modo di apprezzarlo e dal vivo ha confermato la sensazione del video. A proposito, ottima l'idea di girare il video con tutti i figuranti ufficiali, in modo che i concorrenti potessero rendersi conto di come avrebbero lavorato nella prova di difesa.
Poi ci sono state le due prove ufficiali, una delle quali nello stadio di Bagnolo e, per quanto ufficiosa, la prova dei figuranti il giovedì. Insomma, si è cercato di fare in modo di mettere i concorrenti nelle migliori condizioni per svolgere la prova caratteriale. Non so se tutti gli iscritti al campionato fossero a conoscenza della possibilità di un ultimo test con i figuranti ufficiali ma, a giudicare da quante macchine c'erano sul campo della SAS Tricolore il giovedì pomeriggio, direi che il tam tam di radio SAS abbia funzionato alla perfezione. Mancavano, né poteva essere diversamente, i giudici, ma mi sembra di aver visto il responsabile nazionale dell'addestramento Agatino Corvaia e i responsabili dei figuranti Leonardo Roman e Vincenzo Magnati (che era anche figurante dei maschi a questo campionato). Certo, se vogliamo parlare di conflitto di interessi si ha l'impressione che vi siano un po' troppi legami tra i figuranti-preparatori e concorrenti, ma è anche ovvio che, una volta conosciuti i nomi dei figuranti, gli espositori decidano di affidare la preparazione dei loro soggetti proprio a loro. Un po' troppo favorito forse il centro-sud nella scelta dei figuranti, anche se potrebbe essere considerata una decisione basata sul fatto che gli espositori provenienti da centro-sud sono notoriamente più numerosi di quelli del nord.
La sensazione generale, viste le prove del giovedì e gli attacchi del giorno dopo, è che i cani siano quasi tutti “costruiti” dal lavoro paziente e certosino dei nostri (bravi) preparatori . Doti naturali? Poche e presenti solo in rare eccezioni. La regola è un pastore tedesco che per fare quello che i vecchi pastori tedeschi facevano naturalmente, deve lavorare almeno un anno o più (e con preparatori capaci). La colpa? Sicuramente degli allevatori che non hanno selezionato il carattere e che hanno richiesto al settore addestramento delle soluzioni “facili”. Ma le colpe sono anche di giudici e preparatori che, invece di lavorare per la razza, hanno assecondato queste richieste. E la colpa è anche della/e società che, invece di tutelare il carattere, ha/nno lasciato che le “Prufungmanipulationen” diventassero la norma (tanto che di Prufungmanipulationen -brevetti truccati- ha apertamente parlato il Presidente SV Henke nel suo discorso alla riunione tecnica di Ulm 2012).
Del resto, se si parla con il Responsabile Nazionale dell'Addestramento e si dice, commentando lo scarso livello di addestramento dei cani da esposizione che si presentano al paletto della prova di difesa del campionato: “il problema è che i nostri cani non fanno più i brevetti”...ci si dovrebbe aspettare una reazione alla Arnold (“che cavolo stai dicendo?”)
....invece ...no....
Beh, si dirà, a differenza della Germania in Italia la SAS ha introdotto la regola dei “magnifici sette”!
Premesso che considero illiberale e antidemocratico l'obbligo non scritto di scegliere tra una rosa di giudici, se lo scopo fosse il bene del pastore tedesco, nel tentativo, come ha espressamente dichiarato il presidente SAS, di mettere un freno alle prove “facili”...dopo quasi un' intera stagione agonistica in cui l'esperimento è in vigore, le mie personalissime conclusioni sarebbero che, a voler preservare realmente il carattere dei nostri pt, i “magnifici 7” andrebbero ridotti a due: Clemente Grosso e Silvia Marocchi. Ma come, direte voi, due giudici che, quest'anno, non hanno mai giudicato una prova con cani da esposizione presenti? Appunto.....
A proposito di Silvia Marocchi, doveva essere il giudice delle adulte femmine di questo Campionato. Invece ha inviato una comunicazione rinunciando all'incarico per “impegni famigliari”, così ha dichiarato Musolino alla riunione tecnica. Beh...con tutto quello che si è detto di questo giudice dopo il Campionato di Addestramento SAS (comprese le critiche pubbliche che sono costate a Angelo Taddei l'invio ai probiviri...chissà com'è andata a finire la questione...)...a me questa signora che non pare subire la sudditanza psicologica dei cosiddetti “grandi” (confrontate, per esempio, i punteggi di Magnati in B ai Nati e Allevati 2012 dati da Roman e quelli del citato Taddei al Campionato Addestramento 2011 dati dalla Marocchi) e che non giudica “brevettini da qualifica”...mi sta simpatica...e mi dispiace davvero non averla vista a questo campionato. Quanto alle voci che dicono di una sua mancata presenza proprio a causa della sua indisponibilità a ricevere “pizzini” mi pare che sostenere questa tesi sarebbe offensivo nei confronti dei due giudici della manifestazione...
A dirla tutta, i due giudici in questione non è che mi siano piaciuti tantissimo ma, da lì a dire che abbiano ricevuti “pizzini” ce ne corre.
Perchè non mi sono piaciuti? Probabilmente per una mia deformazione. Sopporto poco chi è forte con i deboli e debole con i forti. Purtroppo, in SAS, questo modus operandi è all'ordine del giorno, si tratti di “rispettare i risultati della Siegerschau” piuttosto che di valutare le prove caratteriali. Capisco che, tra cani preparati dagli stessi figuranti della prova o da addestratori molto legati al/ai giudici, tra i cani “che hanno già fatto l'attacco -e ottimo risultato- in Germania", tra soggetti già titolati lo scorso anno, tra cani presentati dai “potenti” di turno...districarsi possa non essere facile, ma da due giudici di esperienza e capaci mi aspettavo, francamente, un po' più di iniziativa. E' vero che dagli spalti molte sfumature non sono facili da cogliere ma è anche vero che farebbe piacere capire quali siano i criteri di giudizio adottati perchè, in tutta sincerità e forse per miei limiti, io i criteri di giudizio di questa prova caratteriale non li ho capiti. Intanto avevo appena finito di commentare con alcuni amici che, rispetto ai voti da 1 a 5 tedeschi, l'esperimento dello scorso anno in Italia (con punteggi da 10 a 50) mi era piaciuto di più perchè garantiva un range più ampio, tale da diversificare, ad esempio, un soggetto da 3-3 non particolarmente brillante ma che esegue una prova con tutti i controlli corretti, lascia al primo comando, nessuna reazione negativa alla minaccia, rispetto ad un cane al limite del presente valutato sempre con il 3-3.Neanche ho fatto in tempo a dirlo che gli italiani si sono subito adeguati ai tedeschi, adottando lo stesso sistema di punteggio.
Poi Roman, in modo incomprensibile per lui (io lo ricordo esprimere giudizi tecnici in anni in cui gli altri giudici si limitavano a dire : “pronunciato, lascia”)...non ha neppure detto al microfono quali punteggi avesse assegnato. Infatti, per le femmine, esclusi gli amici che ci hanno comunicato il loro risultato scritto sul cartellino, non abbiamo avuto modo di sapere nulla. E, se per i maschi mi è parso di vedere che l'unico 5-5 abbia ricevuto una coppa alla fine della gara degli adulti maschi, per le femmine non è stata stilata alcuna classifica, né sono state premiate le migliori prove caratteriali (cosa successa anche lo scorso anno, se non sbaglio). Perché?
Roman non era nemmeno alla riunione tecnica del sabato pomeriggio, ampiamente giustificato dal presidente che ha ricordato come stesse ancora “lavorando in segreteria”. E qui sorgerebbe spontanea la domanda. Perché far sostituire la Marocchi dal direttore Roman che, in quanto, appunto, direttore, avrebbe sicuramente avuto gravosi impegni in segreteria, quando era presente alla manifestazione il giudice (e responsabile nazionale addestramento) Agatino Corvaia?
Tornando alla prova e ai criteri di giudizio. Musolino nella riunione tecnica ha detto che i punteggi sono stati assegnati per, cito testualmente, “dimostrare quali cani sono addestrati in maniera approfondita, pur mantendo le doti caratteriali”, precisando anche che non c'è stata una linea dura come avrebbero voluto i giudici di addestramento (ha usato il plurale ma la sensazione è che si riferisse proprio a Carnicella). Il giudice Carnicella ha invece spiegato di aver valutato in modo particolare la fase di vigilanza perchè, cito ancora testualmente, “ ormai il controllo è addestramento, la presa è genetica o c'è o non c'è”...di conseguenza ha premiato i cani che abbiano dimostrato di avere “cuore”, doti naturali, proprio nella fase di vigilanza. Mah. Premesso che la genetica, a un campionato di allevamento, conta eccome, cercando di interpretare correttamente quanto detto da Carnicella, direi che il senso delle frasi era: “ho premiato cani non costruiti, ma che avessero reali doti naturali”. Però, osservando la gara e l'attribuzione dei punteggi, ho avuto la sensazione che non siano minimamente stati penalizzati i cani con problemi nelle fasi di condotta o nei lascia e mi sono chiesta se scelte del genere non rischino di punire eccessivamente quei cani i cui preparatori, nel rispetto dei regolamenti, abbiano curato la parte dei controlli, magari perdendo un po' di velocità e qualità di esecuzione del morso, dimostrando però di aver lavorato su tutte le fasi richieste. E si badi che dico lavorare per le fasi richieste dalla prova di difesa al campionato, senza sollevare la questione, non peregrina, degli IPO2/3 reali.
Poi, a dire il vero, un po' sono rimasta male e, rispetto alla mano sul fuoco che avrei messo, ad esempio, su Carnicella...mi sto sentendo, ahimè, non solo per i giudizi in questa prova, ma anche per i risultati delle prove di brevetto, un po' Muzio Scevola....dal puntiglioso Carnicella che, in altri tempi, era il terrore dei conduttori (e, regolamento alla mano, bocciava cani di ottime doti per errori di esecuzione)...mi sarei piuttosto aspettata punteggi da 3-3 o massimo 4-4, senza 5. Capisco che ci si debba adeguare all' offerta ma se il convento passa solo cani tutti lavorati ora sul predatorio, ora in aggressività, spesso con nervi non così saldi e poca (pochissima) tempra... da un conoscitore e amante della razza mi aspetto ben altra reazione che non il piegarsi alle leggi di mercato.
Detto questo, degli attacchi che ho visto ho apprezzato: l'ottimo lavoro di insieme di Ottavio Caldin con Vargo di Zenevredo (i morsi forse non erano pienissimi ma l'esecuzione precisa e la vigilanza, visto che Carnicella ha parlato proprio di questo, mi è sembrata ottima),
lo sforzo di Nicola Bombana con Sony dei Colli Storici (attacco al di sotto delle possibilità del cane, forse un po' troppo stressato per ottenere una esecuzione precisa...si veda discorso di cui sopra),
la freschezza e l'entusiasmo del giovane Alessio Previti (penso l'unico giovane a presentare un cane all'attacco) con la sua Afra di Cariddi (attacco da presente...nulla questio..ma se si perdonano cagne blasonate o di personaggi noti su cui il figurante evita la minaccia o che lasciano sulla seconda bastonata... perchè assegnare il presente alla povera Afra che, con tutte le fatiche del caso, ha fatto la sua prova pulita pulita, senza infamia e senza lode?),
la voglia di mettersi ancora in gioco del sempreverde Piero Alquati che ha presentato la sua Litz di Valmadrera,
il bacio sulla testa del proprietario di Renzo Holkamper See al cane quando è andato a riprenderlo dopo il lanciato,
il lascia di Pippopippo urlato dagli spalti (questa la capiscono solo i diretti interessati e va bene così), la freddezza di Oronzo Spagnolo (facile con una cagna con la preparazione e le doti naturali di Uva del Rione Antico, ma sulla lucidità di Oronzo non avrei scommesso...invece ci ha messo pure un sorriso della serie “bella, la mia Bubbetta...” quando la cagna faceva la vigilanza sull'improvviso),
l'attacco bellissimo di Martina Vidulich con Zoe dell'Alpe Adria (per la serie quando un cane amato ti dà il 101%),
l'emozione e la tensione di allevatori e conduttori prima della prova,
la gioia per l'attacco superato, gli inutili ma sempre presenti rituali scaramantici...insomma tutto quanto fa parte dello stare al paletto che, a prescidendere da tutto e dal risultato, è sempre una nota di merito. Anche per questo ho volutamente omesso di stigmatizzare quegli attacchi che mi sono sembrati, tanto nei maschi quanto nelle femmine, sopravvalutati dai due giudici, preferendo sottolineare gli aspetti positivi.
Il resto, lo potrete vedere dalle foto (trovate il link in fondo a questo articolo). Sono scattate dagli spalti, con tutti i limiti del caso. Ho cercato di non trascurare le femmine e, visto che gli attacchi erano in contemporanea, di alcuni soggetti troverete solo una delle due fasi. Per qualche cane ci sono davvero poche immagini, dovute a distrazioni varie e al fatto che l'obbiettivo della mia macchina fotografica (poi defunto la domenica) cominciava a dare qualche segnale di irreversibile cedimento...
Mi dispiace per i soggetti che mancano perché non ho assistito a tutte le prove. Nelle foto non ci sono i cani, pur fotografati, che hanno ottenuto l'insufficiente.
Ps: ho atteso sino a oggi (22.09) per pubblicare questo articolo perchè speravo che, sul sito ufficiale SAS, venissero pubblicati i risultati delle prove di difesa con i relativi punteggi. Invece non solo non ci sono i punteggi, ma nemmeno è chiaro, dai risultati finali, quali cani abbiano superato o meno la prova tra i soggetti indicati tra i ritirati e i non qualificati, visto che risultano tra i ritirati anche cani che hanno fatto il presente. Mi pare anche che manchi qualche soggetto. Sperando che, magari leggendo questa nota, qualcuno provveda a sistemare la classifica....
Cliccate qui per vedere l'album foto con tutte le immagini delle prove di difesa.
Daniela Dondero, 20 settembre 2012.