53° Campionato di Addestramento SAS, svoltosi a Zanè, in Veneto. Ottima l'organizzazione, con una cena sociale che ci dicono davvero speciale. Un plauso a tutti, in particolare a Gianbattista Faccin (Titta) e a sua figlia Laura che ha svolto il lavoro di segreteria (e sopportare certi eccessi di Roman merita un premio speciale alla pazienza) e ha curato l'aggiornamento in tempo reale dei risultati sul sito della SAS Vicenza.
Molto precisi e puntuali i giudici del Campionato, Daniele Peres per le obbedienze ed Ezio Guerrino Roman per la fase C. Non abbiamo avuto modo di vedere le prove di pista, che ci dicono molto ben tracciate e su ottimi terreni (il direttore di pista era Mauro Frison). Non sappiamo quanto potessero essere selettive, visti anche i punteggi piuttosto alti. Giudice delle piste Carlo Mezzetti.
I figuranti erano Antonio Torchia per la prima fase e Demis Benedetti per la seconda fase, che hanno entrambi svolto il loro lavoro al meglio, in modo molto corretto. Torchia è apparso (proprio per costituzione fisica, è davvero molto alto) presentare ai cani una prospettiva lievemente diversa dal solito nel tentativo di fuga, meno veloce di un Frattaroli o di un Magnati, forse con una certa tendenza ad "aprirsi" con i cani particolarmente combattivi che non ha certo favorito quei soggetti con qualche resistenza ad eseguire il lascia.
Roman in gran spolvero ha seguito i cani in modo davvero ravvicinato (molto più vicino di quanto facciano abitualmente i giudici nella fase C , qualche volta forse intralciando i cani che giravano l'ultimo rivier dalla sua parte) allo scopo di valutare al meglio le doti naturali dei soggetti. Assolutamente preciso nei giudizi, al limite del maniacale, ha penalizzato praticamente tutti i soggetti nella ricerca del figurante (nessun cane ha ottenuto il giudizio di eccellente in questa fase) perchè non guardavano nei rivier, ha fortemente criticato i cani che mancavano di combattività e si facevano trasportare dal figurante nel tentativo di fuga, ha "radiografato" non solo la qualità dei morsi, ma anche l'atteggiamento tenuto dal cane in ogni fase, notando anche le più piccole sfumature. Condivisibile nel premiare, a fronte di qualche sbavatura, i cani che dimostrassero doti naturali, penalizzando quelli che eseguivano un compito pulito e preciso, ma senz'anima. Forse qualche concessione di troppo ai conduttori noti che hanno preso qualche punticino in più (Barbanera , ma anche lo stesso Zunarelli) e un discorso finale un po' troppo da campagna elettorale, culminato con un zuccheroso, eccessivo (ed anche poco convinto): "viva la SAS!" . Fintanto che ha parlato di cani, condivisibile con qualche perplessità sull'effettiva sostanza di quel "vogliamo vedere rapporto con il cane...occorre valutare l'opportunità di certi metodi di addestramento". Una perplessità che nasce da una certa ipocrisia della situazione, considerando che i cani che hanno ottenuto i punteggi più alti sono cani che, in questa occasione, non hanno evidenziato gli aspetti negativi di certi metodi di addestramento (leggi uso del tele). Emblematico l'esercizio in C di Taddei, pressochè perfetto (ma la prova alla WUSV ha reso evidente con quali sistemi si ottenga tale "perfezione"). Ci sarebbe di che discutere sul concetto di "rapporto". Noi ci siamo divertiti ad osservare i cani nella cerimonia di premiazione. E abbiamo visto alcune cose abbastanza paradossali e poco in sintonia con quanto espresso dai binomi in gara. Abbiamo visto Sisko mettersi pancia all'aria e farsi grattare dalla sua conduttrice Miriam Gulli, in un atteggiamento che denotava un grande rapporto e una grande fiducia. Però quello stesso cane, nella sezione B, aveva un atteggiamento terribile nelle chiamate e nei ritorni dalla conduttrice durante i riporti. Un cane spento, che non sembrava certo avere un grande rapporto (cosa sottolineata anche dal giudice). Abbiamo poi visto Carek sul podio mantenere la testa per tutta la durata della cerimonia di premiazione rivolta verso l'alto, con la mano di Taddei appoggiata sul muso, in un atteggiamento del tutto innaturale, da totale condizionamento (filo della pallina....e non solo). E Carek e Taddei in B hanno ottenuto l'eccellente. Crediamo che entrambi i conduttori, Gulli e Taddei, lavorino con sistemi simili (o almeno con una stessa filosofia); se avessimo dovuto stabilire chi tra i due avesse più "rapporto" con il cane basandoci su quanto visto in gara avremmo espresso un giudizio opposto di quello basato sull'osservazione del cane nel quotidiano. Il che ci pone in netta difficoltà a definire quello che Roman ha chiamato rapporto. Non vorremmo che, alla fine, si equivocasse (con molta malafede) e che la definizione esatta di rapporto con il conduttore fosse: esecuzione apparentemente gioiosa dell'esercizio (non importa come ottenuta). Del resto è il sistema di punteggi a rendere molto complicato, se non impossibile, per un giudice, premiare quei conduttori che si presentino con un cane con evidente gioia di lavorare. In B Peres ha spesso enfatizzato positivamente il giudizio di quei cani che si esprimevano senza stress, con piacere nel'eseguire gli esercizi. Però, nell'attribuzione dei punteggi ha, come previsto da regolamento, attribuito qualifiche più alte a binomi in cui il cane, pur con atteggiamento senza alcuna gioia, avesse eseguito correttamente gli esercizi, rispetto a cani piacevolissimi da vedere, ma "sporchi" e che commettessero delle imprecisioni.
In generale giudizi in linea con le direttive date nelle recenti riunioni internazionali (Roman in qualche caso più attento al cane e meno ad una precisa applicazione del regolamento...) ma molto diversi da quelli utilizzati, dagli stessi giudici, nelle prove di campionato regionale valide per la qualificazione. Capiamo la voglia di non ridurre il parco partecipanti, ma la disparità di giudizio è fuorviante e non aiuta i concorrenti a crescere.
Considerazioni sparse (dimenticando certi metodi di lavorazione).
La miglior obbedienza, a parità di punteggio, tra Gritti e Pircher (non abbiamo visto l'esercizio in B di Taddei, anche lui premiato con il punteggio da eccellenza di 96 punti) era a nostro avviso da assegnare a Pircher con Fanto v.d. Vill, non fosse altro per la correttezza del conduttore. Bello il platz dopo il voraus eseguito immediatamente e senza girarsi verso il conduttore (si vedono pochi cani eseguirlo in quel modo). Forse ha inciso, nell'attribuzione del trofeo per la miglior obbedienza, il fatto che il giudice sapesse che Fanto sarebbe poi stato premiato con il trofeo dedicato a Sesto Carmelo, assegnato al miglior soggetto del Campionato di allevamento italiano. Tra le cose umamanente più belle della cerimonia di premiazione, vedere il lavorista altoatesino duro e puro Josef Pircher commuoversi ricevendo il trofeo dedicato a Sesto.
Ci è piaciuto Carek in C e ci è piaciuto, sempre in C, Mushu di Oroval. Lo sappiamo, esercizio concluso al tentativo di fuga per il mancato lascia, ma il modo con cui il cane ha preso il figurante e ne ha contrastato l'azione erano da pastore tedesco di quelli veri.
Non ci è particolarmente piaciuto in C Angesbacken Rosso, specie per quell'indietreggiare in un secondo momento, nell'affronto abbaio e in tutte le vigilanze, di fronte al figurante.
Ci è piaciuto in C Pando, specie nel contrastare il figurante nel tentativo di fuga, lo ricordavamo (forse erroneamente) più pulito ma meno incisivo di quanto visto in questa occasione.
Ci è dispiaciuto per il non brillantissimo risultato in pista del binomio Nicola Rasicci con Roy, che già si erano ben comportati, nelle sezioni B e C, al Campionato Nati e Allevati.
Complimenti poi a tutta la regione Emilia Romagna, vincitrice del trofeo a squadre, grazie non solo ai risultati dei "soliti" Taddei e Gritti, ma anche all'ottimo lavoro degli altri conduttori (come Luca Ganzerla con Mowgli Traunauweg).
Ci è piaciuta la gioia di lavorare di Orry condotto da Giorgio Manuelli (ma quanta apprensione per quel "volare" giù dalla palizzata), l'obbedienza di Questa Kammberg condotta da Michael Immer (peccato per i punti persi nel voraus) , il rapporto di Michelle Darimont con Grizzly (le donne dimostrano una marcia in più....lancio del riporto a parte), abbiamo apprezzato il lavoro fatto da Andrea Toso con Zeus Haus Pixner (un cane con grande cervello che avrebbe meritato, nel passato, proprietari che rispettassero la sua natura)
In assoluto il binomio più bello da vedere in B quello di Beautifull Grey con Luciano Amistani. Lo sappiamo, un bel po' di punti persi per le imprecisioni. Ma che bello vedere un cane lavorare con gioia, divertendosi. E chi se ne frega se salta intralciando o si mette in posa prima di andare al platz sul voraus. Di questi tempi, in cui l'UD è a rischio di sopravvivenza, un esercizio del genere sarebbe da mostrare a tutti coloro (purtroppo la maggioranza di chi non conosce questo mondo) che identificano l'UD con il filmato di Striscia.
Allo stesso modo complimenti vivissimi al team delle Giubbe Rosse per aver portato in gara soggetti lavorati senza certi sistemi coercitivi.
Purtroppo sono ormai anni che scriviamo, avvisando gli appassionati dell'Utilità e Difesa dei grossi rischi che si corrono a chiudersi in una casta di iniziati, proteggendo certi metodi di lavorazione e difendendosi con corporativistiche chiusure a riccio. Oggi, se mai (speriamo vivamente di no) dovesse passare il Disegno di Legge "Codice per la tutela degli animali d’affezione, la prevenzione ed il controllo del
randagismo” (potete leggerlo a questo link, con particolare attenzione all'Art.26 comma c) l'Utilità e Difesa è a rischio sopravvivenza. Di questo e non di interessi privati dei suoi politicanti dovrebbe in primo luogo occuparsi la SAS, che, nei suoi campi, organizza un buon 80% delle prove UD italiane.
Piccola nota a margine: quest'anno non c'era nessuno a realizzare il filmato ufficiale del Campionato. Un vero peccato per i partecipanti e per chi non ha potuto essere presente e avrebbe voluto vedere le prove.
Segnalazione per tutti gli appassionati: sul sito di Dankim a questa pagina trovate il link per la richiesta dei video realizzati a questo Campionato , insieme ad un bell' articolo di Guido Cecchinato con alcune interessanti considerazioni su questa manifestazione
Daniela Dondero e Leandro Falaschetti, 2 dicembre 2009
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