Ciao Valeria. A modo mio
Ieri, dopo tantissimi mesi nei quali, per motivi personali, non ho più aggiornato il sito e nemmeno frequentato la piazza virtuale di faccialibro, mi sono messa su internet a cercare due notizie: quella dei 15 cani affidati all'handler professionista morti, per cause ancora da chiarire, la sera della vigilia dell'expo di Rende, nel furgone che li ospitava e quella dell'ennesimo caso di traffico di cuccioli dall'est europeo scoperto dalla polizia stradale di Amaro sull'A23 dove una delle due persone fermate, tale, cito testualmente, A.N. cittadina argentina, residente a Castelfranco Veneto, nata nel 1961, richiamava (tristemente) alla mente il celebre aforisma messo in bocca da Agatha Christie al suo ispettore Poirot sulle coincidenze. Davvero era chi pensavo che fosse?
Così tra tristi considerazioni sullo stato del mondo cinofilo (termine ormai decisamente improprio vista la sua etimologia), un giro sul sito ufficiale ENCI per verificare che i nomi dei presunti protagonisti delle due vicende sono iscritti nei loro rispettivi albo “professional-cinofili” di handler e addestratori, un rigurgito per quelle persone serie e perbene che fingono di non vedere, vanno a braccetto e sostengono con il loro lavoro i “professionisti” della politica cinofila e poco importa se assurgono alle cronache per presunti legami con la malavita organizzata o forse finiscono in indagini dell'interpool o della guardia di finanza.....mi chiedo: chissà se Valeria Rossi ha scritto qualcosa di queste due vicende? almeno di quella di Rende dovrebbe aver parlato, l'altra forse è passata sotto assordante silenzio, visto che la N.A. in questione, se è lei, è qualcosa di più di un semplice addestratore.
Chissà se Valeria ne ha parlato...
Così vado su Ti presento il cane.
Ieri sera.
Ho scoperto così che Valeria non c'è più.
Ho scoperto il suo ultimo post su FB sul “porco” cancro che l'ha colpita.
Ho incontrato Valeria nel 1991 (sì, c'erano già di mezzo i cani). Non la conoscevo, in realtà. Il vecchio incontro di cui non so se avesse ricordo e qualche scambio di messaggi privati su FB.
Ma ho sempre sentito una strana affinità con lei.
In fondo io e Valeria ci somigliano ( e considerando che il porco l'ho preso pure io, per quanto per ora con più fortuna di quanta ne abbia avuta lei, la cosa se fossi un uomo mi farebbe produrre in gesti apotropaici)
Stesso dono (inesistente) della sintesi, stessa caparbietà nel voler fare informazione, stessa intolleranza per le ingiustizie, stessa regione di provenienza.
Qualche volta leggerla era persino imbarazzante. Mi trovavo in sintonia con lei non solo sugli scritti cinofili (anzi, forse solo su quelli qualche volta dissentivo) ma anche su quelli politici e financo (direbbe G.G.G.) su quelle di costume, come la recensione di Sanremo.
Insomma, qualche volta leggere Valeria era, per me, sentirmi come Groucho Marx nella famosa gag dello specchio di “Guerra Lampo”
E poi Valeria era, al netto di tutti i suoi difetti e del suo malcelato narcisismo (che appartiene, lo si ammetta a no, a tutti gli “scrittori”) davvero una cinofila. Amava i cani e aveva il raro dono di riuscire a fare divulgazione cinofila vera.
Ho pensato a lungo se scrivere un articolo da dedicarle e cosa scriverle. Alla fine, forse, l'omaggio migliore penso sia proprio quello citare i due episodi del “mondo cinofilo”. Su quello di Rende oggi l'ENCI ha pubblicato un comunicato, sull'altro domina l'effetto “tre scimmiette”. Così vi pubblico questo link: http://www.triesteallnews.it/2016/04/27/traffico-di-animali-cuccioli-di-cane-salvati-dalla-polizia-stradale/. Chissà che ne diranno la SAS e l'ENCI.
Una vocina piccola, come quella del personaggio di Chino Libertad, che per tanto tempo ho usato come avatar.
A Valeria sarebbe piaciuta.
Daniela Dondero , 30 maggio 2016
|