Campionato Nati e Allevati in Italia. Calenzano 30 aprile-1/2 maggio 2010
18esimo Campionato di Addestramento per cani nati e allevati in Italia. 26 binomi iscritti in IPO1, 14 in IPO2 e 38 in IPO3. Maggiore il numero di iscritti in IPO1 rispetto allo scorso anno (dove i cani erano 19) e in IPO3 (32 nel 2009), identico il numero dei binomi in IPO2. Non c'è stato un notevole incremento per i partecipanti in IPO3 nonostante, da quest'anno, la prova ai Nati e Allevati sia valida per la partecipazione alla seconda selezione per la WUSV. Ho riletto la delibera in merito e, contrariamente a quanto ho sentito dire da molti, che sostenevano che soltanto i primi due classificati dei Nati e Allevati potessero partecipare alla seconda selezione per la WUSV, la delibera parla di somma di punteggi tra i Nati e Allevati e la seconda selezione, pertanto la partecipazione alla seconda selezione WUSV, leggendo la delibera di consiglio, è aperta a tutti i binomi che si sono classificati in IPO3 ai Nati e Allevati. Giudici della manifestazione di quest'anno sono stati Stefano Codemo (pista), Clemente Grosso (obbedienza) e Ezio Guerrino Roman (attacchi). Non avevo mai avuto modo di vedere giudicare Grosso che mi è parso, a prescindere da un certo impaccio con il microfono, abbastanza puntuale e preciso, anche se in alcuni casi non ho compreso del tutto i punteggi. A prescindere è un po' preoccupante per la qualità dell'addestramento italiano il fatto che non ci siano stati, in nessuna delle tre classi,in obbedienza, non solo degli eccellenti , ma nemmeno dei Molto Buono alti. 88 il punteggio più elevato in IPO1 (Hirma di Oroval condotta da Barbara Sacco), 90 quello in IPO2 (Rolf di Casa Derna condotto da Adriano Azzolini), 91 quello in IPO3 (Roy condotto da Nicola Rasicci). Le obbedienze sino ad un certo punto migliori da vedersi, in IPO3, sono state quelle di Challanger con Laura Visentin (79) e quella di Querry di Oroval condotto da Giovanni Bruno (insufficiente perchè il cane dopo il riporto in piano è sembrato perdere tutti i riferimenti). Negli attacchi Roman mi è sembrato concedere qualcosa in più rispetto a quanto visto di recente nella prima selezione WUSV di Grignasco (mi riferisco ovviamente ai giudizi in IPO3)
A differenza dello scorso anno non ho potuto vedere molte prove, visto che sono arrivata soltanto nella giornata di sabato. Per quanto riguarda le fotografie, purtroppo non saranno all'altezza di quelle del 2009, vuoi per la pioggia che ha contraddistinto la giornata di domenica, vuoi per il fatto che non ci è stato permesso dall'organizzazione, che aveva concesso un'esclusiva per le foto, di realizzare il servizio fotografico all'interno dello stadio.
A proposito dell'organizzazione,complimenti per il lavoro svolto al Presidente Regionale Graziano Innocenti, al direttore di campo Giuseppe d'Urbino e a tutti quelli che hanno lavorato per questo campionato.
Per sfatare un po' di dicerie sulla scarsa correttezza del mondo SAS, ringrazio vivamente chi ha trovato il mio portafogli e lo ha riportato prontamente in segreteria, ovviamente integro del suo contenuto. Chissą che sarebbe successo se lo avessi perso al Campionato di Allevamento...
Considerazioni sparse.
La proverbiale puntualità dei lavoristi si è messa in evidenza anche quest'anno. Sono riuscita a perdermi le obbedienze di Giuseppe Capitanio con Mushu di Oroval e di Denny Nosella con Iwan di Casa Nosella, che ci tenevo a vedere perchè in corsa per il podio, pur arrivando allo stadio, domenica mattina, alle 7.30 (giusto in tempo per ascoltare i giudizi delle due suddette obbedienze).
Ho rivisto alcuni binomi che mi avevano colpito lo scorso anno: Nicola Rasicci con Roy, che quest'anno ha meritatamente conquistato il gradino più alto del podio, ma anche Giovanni Giacobbe con Vito della Decima Mas, un binomio che lo scorso anno aveva ottenuto altissimi punteggi in IPO1. Ho riletto quanto da me scritto a proposito di Giovanni e Vito nell'articolo sui Nati e Allevati 2009 e mi è dispiaciuto molto dover constatare non un po' della magia dello scorso anno si stia perdendo. (aggiornamento al 13 maggio. Pubblicata una mail inviataci da Giovanni Giacobbe l'8 maggio, dopo aver letto questo articolo)
Mi ha fatto molto piacere la prova di Francesca Antonucci che ha sostituito le lacrime di delusione della prova di Grignasco con quelle di gioia salendo sul podio con il suo Ivan di Oroval come miglior attacco del Campionato . Nota a margine ma non troppo: Roman, che ha premiato questo binomio, si è fermato ad accarezzare Ivan, con molta naturalezza, persino coprendogli gli occhi, a dimostrare che un cane che ottiene il più alto punteggio in una prova di difesa è anche un soggetto di grande equilibrio.
In generale questo è stato un Campionato anche al femminile: dalla vincitrice in IPO1, Barbara Baldi con il suo Hegel del Calatino (a proposito, per le impiegate SAS che trascrivono i risultati: "del Calatino" è un affisso, siculo di origine e toscano d'adozione, di pastori tedeschi da lavoro, diverso da "del Caiatino", allevamento campano di pastori tedeschi da esposizione ), alle tre conduttrici premiate per le miglior prove nelle singole sezioni: Barbara Sacco con Hirma di Oroval per la miglior obbedienza in IPO1, Manuela Incrocci con Promiseme Alexander della Decima Mas per la miglior pista in IPO2 e , appunto, Francesca Antonucci con Ivan di Oroval per il miglior attacco. Una donna anche la conduttrice del cane che più mi ha colpito in questa manifestazione: Challenger (detto Surak) condotto da Laura Michelin che si è presa la soddisfazione di ottenere l'eccellente in attacco. A dire il vero a me il cane ha colpito nella prova dove ha commesso molti errori, quella dell'obbedienza. Prima parte della condotta davvero spettacolare ma io, che non sono una fanatica dei punti, ho apprezzato anche l'atteggiamento del cane nel commettere errori, perchè mi è sembrato un cane con cuore e cervello. Ed è comunque un piacere vedere un cane che, anche quando commette errori, mantiene un rapporto di fiducia con il conduttore e non dimostra stress. Non volendo aprire l'ennesima diatriba tra metodi di lavorazione , occorrerebbe una seria riflessione sulla qualità dei nostri preparatori e su quanto si faccia per insegnare. A questo Campionato sono stati premiati due giovani conduttori: Enrico Barbanera e Claudio Comisso, che hanno condotto i loro cani in IPO1. C'erano anche altri giovani, per quanto non più soci juniores, come Pasquale Abagnale con il suo Rocky (Omer all'anagrafe canina), soggetto di linee di bellezza, in IPO2. Per questi ragazzi e per tutti i giovani che potrebbero (dovrebbero) affacciarsi al mondo dell'utilità e difesa, corre l'obbligo di creare strutture adeguate e istruttori preparati a cui possano rivolgersi, senza dover sperare nella fortuna di capitare in buone mani o essere figli (parenti-amici) d'arte. L'utilità e difesa, per chi ami il pastore tedesco, è una base fondamentale, che insegna a comprendere il cane, rinforza il rapporto, ci consente di valutare le doti caratteriali per impiegare eventualmente i nostri soggetti in riproduzione. Non è, come la considerano molti espositori, un male necessario da superare (non importa come e con quali, leciti o meno leciti, mezzi) e nemmeno uno sport dove lo scopo è quello di realizzare le proprie ambizioni personali anche a costo di sacrificare o ignorare il benessere del cane. Io, che non sono un'esperta di utilità e difesa, a questi campionati, osservo anche cose che sono totalmente marginali: il modo in cui Roman ha accarezzato Ivan nella premiazione, Azzolini che "colloquia" con il suo cane durante il giudizio dell'obbedienza, l'attenzione dei conduttori per i loro soggetti. E ogni volta mi chiedo perchè così tanta passione non si riesca a tradurre in qualcosa di più rispetto a quello che si vede oggi sui vari campi SAS e durante le gare.
Per quanto riguarda invece l'aspetto allevatoriale, trattandosi di un Campionato riservato ai cani di allevamento italiano, questa manifestazione dovrebbe fornire un quadro della situazione del pastore tedesco da lavoro in Italia. L'impressione, a parte i due allevamenti "storici": quello di Oroval e quello della Decima Mas, che hanno preso parte al trofeo come miglior allevamento, è che vi siano comunque alcuni appassionati allevatori che stanno cominciando a ragionare un pochino di più da "selezionatori", valutando le linee di sangue impiegate e le effettive doti caratteriali dei cani, piuttosto che i punteggi ottenuti in gara. .Mi pare corretta la decisione presa da Corvaia di premiare, al prossimo Campionato di Addestramento, il miglior Allevatore individuato sommando i punteggi conseguiti da almeno tre soggetti qualificati. In questo modo anche un allevatore che presenti tre soli cani potrebbe ambire al premio.Da appassionata del mondo espositivo ho provato a vedere i padri dei cani presenti a questo campionato. Ho notato come siano decisamente pochi i figli dei soggetti che hanno ottenuto importanti risultati, ma non conosco in modo approfondito la realtà del settore per poter dare una valutazione. Il cane che ha presentato il numero maggiore di figli a questo Campionato è stato Henry dunkler Zwinger, ma il fatto che sia di proprietà di Daniele Barbanera (allevatore con un numeroso parco femmine) e che sia nato nel 1999 potrebbe dare una spiegazione statistica a questo predominio. Henry è un figlio diretto di Yoshy con una conguineità 3-3 su Fero. Un discreto numero, sommando i due fratelli di cucciolata, anche di figli di Eik e Eros Liersdorferland (Sid Haus Gremm). Interessanti, a mio parere, i figli di Clipper Galan Nalag (tre soggetti, da madri diverse, tutti in IPO3: Challenge, Quina dello Zio, Orry) che hanno tutti buone anatomie e, senza entrare nello specifico delle doti caratteriali e se mi passate il termine, una comune "solarità". Clipper ha una consanguineità 3-4,5 su Fado Karthago.
Anche quest'anno si è visto qualche soggetto di linee di sangue da esposizione. Da segnalare, perchè in IPO3, i due fratelli Artù e Arro di Casa Nappi, figli di Cubik di Turboland (fratello di cucciolata dell'Auslese Cibas). Guardando i risultati si scopre che con i loro 16° e 25° posto hanno comunque battuto blasonati binomi lavoristi. Peccato invece per Pasquale Abagnale con Omer in IPO2. Se avesse fatto l'obbedienza dieci minuti prima dell'inizio della partita di calcio nel campo attiguo, il cane non si sarebbe alzato alla vista del pallone in aria durante il terra, perdendo quei 10 punti che non gli hanno consentito di raggiungere la sufficienza. E, tanto per capire quanto sia diversa la mentalità di chi fa lavoro rispetto all'espositore, sempre pronto a cercare scuse e giustificazioni, il commento, con spiccato accento partenopeo, del conduttore è stato: "no...è che comunque non si doveva alzare". Bellissimo anche il commento, sempre di Pasquale, sugli errori in pista. "abbiamo sbagliato alla fine perchè c'era un canalone. Il problema è stato che...in Campania i canaloni non ci stanno...."
La giornata di domenica. La pioggia rovina il programma ma non del tutto.
L'organizzazione aveva previsto e pubblicizzato anche su giornali locali, un bel programma nella giornata conclusiva di questo Campionato, che prevedeva una dimostrazione di Obedience, uno spettacolo di ragazzi che si sarebbero esibiti nel free style (dogdance) a ritmo di musica rap, un breve raduno in cui il giudice Luciano Musolino avrebbe valutato l'aspetto morfologico dei partecipanti, una sfilata di alcuni soggetti Auslese di allevamento toscano. Purtroppo il maltempo ha impedito l'esibizione dei ragazzi e ridotto di molto la cornice di pubblico sugli spalti. Per quanto riguarda la dimostrazione di Obedience, il Responsabile del settore, il giudice Anaela Tuzzi, ha illustrato gli esercizi della classe 3, avvalendosi della collaborazione di due binomi con, ovviamente, dei pastori tedeschi, che già partecipano a gare in quella classe. Sinceramente si tratta di una disciplina che dovrebbe far riflettere, vista la perfezione richiesta e soprattutto la mancanza di ripetitività degli esercizi che costringono il cane a "ragionare", sul fatto che si ottengano risultati precisi esclusivamente con metodi non coercitivi. Con l'occasione ricordo a tutti i lettori che il Campionato italiano SAS di Obedience si svolgerà quest'anno presso la SAS Monterosa (Borgosesia) il 30 e 31 ottobre
Il giudizio morfologico. Chi conosca Luciano Musolino sa che non è un grande amante dei grigi, nemmeno di quelli di linee da esposizione. L'organizzazione aveva invece previsto, dato il prestigio di avere come giudice il Presidente SAS, di organizzare un vero e proprio mini raduno. Credo che Musolino sperasse nella pioggia per evitarlo ma, per la serie il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, il tempo si è fatto un po' meno inclemente e Musolino non ha potuto sottrarsi del tutto. Così tutti i partecipanti (quasi tutti, perchè forse qualcuno era già partito) hanno sfilato nello stadio in ordine....di classe di concorso ...vale a dire davanti gli IPO1, poi gli IPO2 e in coda gli IPO3, rendendo il compito del giudice ancora più arduo non avendo neppure una suddivisione per sesso (e il dimorfismo di qualche soggetto non è che fosse così spiccato). Musolino se l'è cavata giudicando come all'ENCI, estrapolando i soggetti migliori e scegliendo tra questi i primi tre maschi e le prime tre femmine, poi premiate sul podio. Che ci crediate o no (ma ho testimoni) alla domanda: "chi potrebbe vincere?" rivoltami prima della prova, ho risposto: "Musolino non penso farà vincere un grigio, ma a me è piaciuto molto il cane della ragazza veneta (Challanger condotto da Visentin n.d.r.), non tanto come morfologia, perchè, ad esempio, Rocky (Omer condotto da Abbagnale n.d.r.), è meglio, quanto per la vitalità e il carattere dimostrato in obbedienza. Poi mi è piaciuto anche il cane di Nappi (Arro di Casa Nappi condotto da Raffaele Nappi n.d.r.)". Ora, premesso che Arro di Casa Nappi non ha partecipato al giudizio morfologico, il vincitore, tra i maschi, è stato proprio Challenger, con Omer secondo e terzo Narro dei Profeti. E Musolino, al microfono, ha così commentato (non è una trascrizione testuale, ma il senso era esattamente questo): "Molti si aspetteranno che io faccia vincere un nero focato, tuttavia questo è un Campionato di addestramento, inoltre le direttive mondiali sono indirizzate a recuperare la funzionalità del nostro pastore tedesco, pertanto il vincitore oggi è questo cane che morfologicamente è meno bello del secondo, ma che ho visto anche sabato nella prova in obbedienza, e mi è piaciuto molto come temperamento. Quindi oggi scelgo un cane che sia prima di tutto funzionale e pieno di vitalità."
Considerando che avevo la sera prima finito di scrivere un commento sulla funzionalità nell'articolo sul raduno di Castelvetro.....non sarà mica che Musolino mi legge nel pensiero?...non so, nel caso, chi di noi due dovrebbe preoccuparsi di più : -)
Nelle femmine, invece, vittoria di Fea una femmina nera allevata da Mauro Frison e figlia di Frieder, che si avvale anche del passato da bellezzaro del conduttore Umberto Giova che la lancia al trotto passando davanti al giudice, al secondo posto Hirma di Oroval, una grigia figlia di Falko di Oroval (Orry di Oroval) per Gipsy di Oroval (Eros Lissdorferland) e al terzo Quina dello Zio, ancora una grigia figlia di Clipper Galan Nalag .
Al termine, quando ormai al microfono erano già stati fatti i saluti di rito, la sfilata di tre soggetti di allevamento toscano che hanno ottenuto il titolo di Auslese: Isa dei Profeti, Nora del Giarizzo e Guia dei Colli di Uzzano. Da notare le ottime condizioni di forma delle veterane Isa e Nora.
Daniela Dondero, 5 maggio 2010
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