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tornaRiproduttori tedeschi. Linee da esposizione (Zuchtlinie)

  • III Linea Quanto Wienerau
    III b Quando Arminius

  • Zamb Wienerau

    • Nero Hirschel-Odin Hirschel-Bax Luisenstrasse- Pakros Ulmental
    • Vegas du Haut Mansard
      Arex von der Wilhelmswarte
      Banderas du Domaine du Parc
      Noell vom Suentelstein
      Playboy von der Jahnhöhe
      Sultan von der Jahnhöhe
      Wegas vom Fichtenschlag

    • Vegas "uber alles". Ben sei suoi figli diretti figurano nei bollettini del 2010 con un numero di monte elevato. Manca il neo Auslese Bojan v. Pendler, ma solo perchè, a causa di un incidente al pene occorsogli durante una monta, non può coprire. Vegas non è praticamente presente, se non con poche monte, perchè il cane, trovandosi in Italia ed essendo di proprietà italiana, non ha alcun obbligo di registrare le cagne coperte, ad eccezione di quelle tedesche. Per questo motivo troverete, a fondo pagina, una tabella con le cucciolate provenienti da questo stallone denunciate all'ENCI. A dire il vero nel bollettino n° 3 Vegas risultava intestato a Wilfried Benitz, ma questi sono i misteri delle intestazioni dei pedigree, in barba ai regolamenti sulla registrazione dei passaggi di proprietà (vedi anche Ober della Valcuvia, intestato ad un tedesco per la Germania, di proprietà italiana per l'ENCI). Ai posteri. Quello che è certo è che, dal momento del suo rientro in Italia, Vegas abbia fatto un numero di monte davvero impressionante. Il proprietario di Vegas che, quando il cane si trovava in Germania, era molto attento ed oculato nel selezionare le cagne con cui coprire, una volta terminata la carriera del cane raggiungendo il massimo dei traguardi possibili (due volte Sieger in Germania, Sieger in Italia e in Spagna) ha deciso di concederlo praticamente a chiunque ne faccia richiesta, purchè disposto a pagare la cifra stabilita (peraltro davvero alta, quasi il doppio di quanto costi un Auslese tedesco). Non so cosa potrà significare questa massiccia presenza di Vegas nei futuri pedigree italiani. Come tutti i cani si tratta di un soggetto con pregi e difetti, da utilizzare con cagne adatte. Tra i pregi la classe, le taglie nello standard, le teste ben cesellate ed espressive, spesso (se supportato anche dalle linee femminili) un bell'assetto anteriore. Tra i difetti il posteriore troppo angolato, talvolta le orecchie poco solide e/o posizionate larghe, una certa mancanza di tempra. Purtroppo alcuni di questi difetti sono già presenti anche in altre linee molto utilizzate, per cui occorrerà fare una certa attenzione a che la ricerca del "pezzo da novanta" non procuri troppi danni.
      Definizione che mi piace molto e che dovrebbe far riflettere: "Il cane da esposizione: è il soggetto maggiormente ricercato dagli allevatori, visto come un'Araba Fenice che, quando sorge dall'immaginifico rogo attivato da migliaia di accoppiamenti, lascia tutti estasiati. Le ceneri dei resti degli accoppiamenti senza frutti vengono sparse sulla testa di una schiera infinita di incauti e sprovveduti acquirenti." (Piero Alquati. Parliamo della selezione di razza. Work Dogs n°35, 1994)
      Nota a margine, ma non troppo: quanto incide l'influenza della linea Jango Furstenberg (presente nella linea materna) nella riproduzione di Vegas?
    • Qualche considerazione sui figli di Vegas:
    • Arex, a mio parere il più probabile candidato (attacchi permettendo) ad un piazzamento di rilievo a Norimberga, è il meno "vegas" tra questi soggetti (e quello che a me, anatomicamente, piace di più) . Allungato, con un profilo superiore rettilineo, posteriore molto ben angolato ma non eccessivo. Una bella fusione della linea Vegas con quella materna (Nero Nobachtal). In riproduzione al momento si è visto troppo poco per poter dare giudizi sensati, i primi figli sono da poco passati in giovanissimi, la maggior parte è ancora in classe cuccioloni. La sensazione è che riproduca caratteristiche specifiche, più vicine a lui che al padre Vegas.
    • Banderas ha dato soggetti quasi tutti con teste molto belle ed espressive, con pregevoli maschere scure. Qualche riserva sulla costruzione dove, se non accompagnato dalle linee materne, tende a riprodurre i difetti di questa linea ( con posteriori al limite e groppe sfuggenti) con anteriori spesso non convincenti.
    • I due Jahnhohe, Playboy e Sultan hanno fenotipi che risentono dell'influsso delle linee materne (entrambi i cani sono nipoti del V7 Timo Jahnhohe) , linee che potrebbero anche influenzare la loro riproduzione. Non ho visto nulla, tranne un paio di figli. Troppo pochi anche per cominciare a parlare.
    • Noell. Figlio dell'Auslese Celine Suentelstein. Non ho visto nessun figlio. Più utilizzato alla fine del 2009 dopo il buon V12 di Ulm che in seguito.
    • L'incognita Wegas Fichtenschlag. Le linee materne Fichtenschlag sono quasi sempre una garanzia. In questo caso la madre di Wegas, l'Auslese Tiana, è la sorella di cucciolata della madre del neo Auslese Remo. Nella prospettiva di un utilizzo in riproduzione la sensazione che mi ha dato Wegas è stata quella che potrebbe essere adatto per conferire classe ed eleganza a cagne grezze, robuste, che vadano a compensare certe sue "leziosità". Però non ho più rivisto il cane dalla Siegerschau dello scorso anno e non so quanto possa essere maturato.