Dall'SV Zeitung aprile 2008
In quest'ultimo numero della rivista SV ci sono una serie di interviste agli uomini che controllano le posizioni chiave dell'SV: il direttore Clement Lux, il responsabile dell'allevamento Reinhardt Meyer, il responsabile dell'addestramento Guenther Diegel, il tesoriere Horst Peter Tacke. A tutti l'intervistatore, il responsabile dell'ufficio stampa dell'SV, Heiko Grube, chiede, per i rispettivi settori di competenza, un bilancio dello scorso anno, quali siano le difficoltà da affrontare per il 2008, quali siano i problemi da discutere, gli aspetti positivi e negativi.
Riportiamo qui alcuni degli stralci più significativi delle interviste effettuate ai due responsabili del settore allevamento e addestramento.
Intervista a Reinhardt Meyer
Meyer sottolinea di avere nel suo discorso di insediamento (un'altra intervista riportata sempre dall'SV Zeitung) già affrontato quelle da lui considerate le principali problematiche, anche se con la consapevolezza che non sarebbe certo stato sufficiente un solo anno per risolverle.
Uno dei problemi principali dell'allevamento è quello della taglia dei nostri cani. Problema già sollevato da Meyer nella riunione della Commissione allevamento del 2004 e poi riproposto sin dall'inizio del suo mandato con la richiesta ai giudici di misurare i soggetti presentati nelle gare nelle classi giovanissimi, giovani e adulti chiedendo che venissero posizionati indietro i cani troppo grandi. In questo modo a Meyer sono stati mandati, non come prima in forma anonima, i dati di un numero considerevole di cani conosciuti, in modo da potere avere uno sguardo d'insieme e realistico sul problema taglia dei cani presentati in gara. Meyer ha presentato questi dati alla conferenza tenutasi a dicembre 2007, in un'analisi che prendeva in considerazione i riproduttori che avessero presentato un gruppo di riproduzione alla Siegerschau. Quest'analisi ha evidenziato come il problema taglia sia sicuramente presente nell'allevamento. Probabilmente ciò è dovuto anche al fatto che non vi sia stata reale applicazione da parte dei giudici di quanto stabilito dalle decisioni della commissione di allevamento. Fortunatamente questo modo di agire ha avuto fine in una buona parte del corpo giudicante e Meyer si augura che per il 2008 siano ancora di più i giudici a tener conto di queste indicazioni e gli espositori, per il 2008, dovranno accettare tali criteri.
Meyer chiarisce anche di voler tutelare le caratteristiche caratteriali della media dei nostri pt come cani da lavoro. Consapevole che una parte dei nosti pt non riesce più con giudizi "normali", a superare senza problemi le prove di lavoro, ci si deve prefiggere un criterio risoluto per un'adeguata selezione e la Siegerschau rappresenta la migliore occasione per dare delle indicazioni in merito. Meyer ricorda come già quest'anno abbia chiamato in ring i soggetti che hanno eseguito le miglior prove di difesa in base alle indicazioni dategli dal giudice degli attacchi proprio per fornire un'indicazione su quei soggetti con le migliori doti caratteriali tra gli Auslese e gli eccellenti di punta. Meyer è convinto che gli allevatori debbano avere indicazioni precise su come i soggetti in gara abbiano superato la prova di difesa, in modo da potersi orientare al meglio nella scelta degli accoppiamenti. In quest'ottica Meyer auspica che i giudici di selezione forniscano maggiori indicazioni relative al carattere e dall'inizio del 2008 tutti i giudici e i selezionatori devono fornire indicazioni e proposte in merito a come migliorare i giudizi di selezione.
Un'altra innovazione effettuata quest'anno è stata quella di consentire ai chiamatori della classe lavoro l'ingresso nello stadio, una decisione molto apprezzata dagli espositori e che non ha creato, come temevano in molti alcun caos. E, oltre a questo la decisione di imporre negli spareggi una distanza tra i concorrenti e il fatto di far cominciare gli spareggi al trotto dalla fine, in modo da consentire a quei soggetti che si distinguessero in movimento di recuperare più posizioni rispetto al passato.
Meyer passa poi ad analizzare i miglioramenti e le innovazioni da portare avanti nel 2008. Cominciando dal fatto di considerare centrale il problema della salute della razza, come ha già detto sia nel suo commento in ring alla fine della classe lavoro, sia scritto sulla rivista. E' imperativo avere riguardo al miglioramento della salute della razza impiegando rigidi criteri selettivi, considerando che questi cani devono essere i soggetti raccomandati per l'allevamento.
Alla domanda su cosa si possa essere ottimisti e su cosa ci sia invece da preocupparsi per quanto riguarda lo sport con i cani, Meyer risponde testualmente:
"Con il termine Hundesport dobbiamo considerare le attività con i nostri cani e precisamente in tutti i campi in cui ci li impieghiamo nella società E' per me importante sottolineare come il pastore tedesco sia un cane poliedrico (Universaltalent) e non un cane da impiegare come specialista in una sola prefissata attività. Mi rende perplesso il fatto che abbiamo ancora purtroppo due settori ("zwei Lager") e sembra essere difficile colmare il gap che si è creato negli anni . Il mio tentativo è quello di far capire che il pastore tedesco è un cane da lavoro, che possiede davvero capacità universali e può essere impiegato in svariati settori della nostra società. Mi sta particolarmente a cuore che avvenga nuovamente un serio riavvicinamento tra allevatori e sportivi del settore allevamento e del settore addestramento. Non possimo più ignorare che nelle linee da lavoro debbano esserci miglioramenti per quanto riguarda l'anatomia. Ma ciò vale ugualmente anche per le linee da esposizione, per quanto concerne il carattere. Noi abbiamo bisogno di pastori tedeschi che rappresentino totalmente lo standard sia per la loro anatomia quanto per le basi caratteriali e che di consenguenza possano come in passato essere addestrati da un nostro normale socio Sv e in modo piacevole.
Ci sarebbero ancora molte cose da dire su ciò che devono fare i nostri allevatori ed appassionati, ma io sono fermamente convinto che siamo sulla strada giusta e sono ottimista per il futuro della nostra razza e anche dello sport con i nostri cani. "
Dall'ìntervista a Guenther Diegel (responsabile addestramento)
Ci sono alcuni passi dell'intervista al responsabile dell'addestramento molto interessanti.
Diegel afferma:"L'addestramento lo scorso anno è stato positivamente indirizzato verso una filosofia dell'addestramento a vantaggio dei nostri cani per quanto concerne il benessere e il rispetto degli animali.(i termini utilizzati sono Tierschutz dove Tier significa animale e Schutz protezione, e Tierethik) Questi concetti (Tierschutz e Tierethik) devono essere tenuti in considerazione nei criteri di giudizio."
"Non è un fattore da sottovalutare una generale stanchezza della società a cui si può far fronte , come abbiamo già parlato, occupandosi dei giovani. Non si devono ignorare l'egocentrismo (Ego-Denken) di ogni agonista e il conflitto che ciò porta nei rapporti umani . Il nostro comportamento all'interno di una associazione deve esclusivamente orientarsi a fare l'interesse e il bene dei nostri cani. Sono ottimista sul fatto che si percepisce la volontà da parte dei nosti associati di tirare fuori dai loro cani in modo adeguato la loro attitudine al lavoro e le loro doti caratteriali mediante un addestramento accurato, improntato al rispetto del benessere psico fisico degli animali. (sorgfaeltigen, tierschutzgerechten und tierethikgerechten Ausbildung)
Questo tipo di addestramento evidenzierà una grande armonia, quella splendida armonia che è sempre esistita tra uomo e cane. "
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