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La Lettera del socio Maurio Anastasi.

Sabato, 5 settembre 2009. Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera inviataci dall'ex Vicepresidente SAS Maurizio Anastasi:

MAURIZIO ANASTASI

Via Mompilieri 108

95030 MASCALUCIA (CT)

Alla SAS

A tutti i soci S.A.S

Al Delegato ENCI

Cari Soci S.A.S,

sento l’esigenza di esternare il mio profondo rammarico per l’incresciosa situazione che si è venuta a creare nella nostra società.

E’ doveroso da parte mia, essendo stato eletto con il Vostro consenso, esporVi  le mie considerazioni per farVi venire a conoscenza delle motivazioni che hanno portato la nostra società a questo momento di impasse e disagio. Siamo stati costretti a dimetterci, nonostante la nostra passione, la voglia di essere utili e produttivi per il buon nome della nostra società, dato che da tempo la minoranza ci rema contro, non consentendo il corretto svolgimento dei vari C.D.N che si sono succeduti e la possibilità di lavorare in modo produttivo. A seguito delle corrette dimissioni di due consiglieri, la cordata De Checchi si è scatenata andando esattamente all’arrembaggio della nostra società. Le loro “grandi” proposte, realizzate in presenza del delegato E.N.C.I, si sono rivelate così impopolari da creare malcontento e disagio a molti soci e consiglieri, arrecando danni economici e problemi di relazioni con i giudici tedeschi che in un primo momento erano stati invitati a giudicare i nostri cani per ben due volte ed avevano dato la loro adesione, non accettando magari altre proposte pervenute in itinere. Questi stessi sono stati, poi, inopinatamente sostituiti nell’ultimo C.D.N senza il nostro voto e senza una motivazione plausibile, situazione inspiegabile che mi costringe a pensare ad interessi non leciti che possono essere entrati in campo. Capirete tutti che non solo molti di noi hanno ricevuto un grave danno economico essendoci sobbarcati delle spese di viaggio, soggiorno ed iscrizione, necessarie per far giudicare i nostri cani, ma anche si è verificato un grave danno d’immagine a livello internazionale e mondiale per la nostra società,che ha perso,così, credibilità e serietà per non aver ottemperato agli impegni presi con i giudici d’oltralpe. Vorrei anche sottolineare altri disagi che sono stati arrecati ai soci ed alla società a causa della sostituzione delle classi di alcuni giudici italiani,creando una situazione non dissimile a quella verificatasi con i colleghi tedeschi.

Tutto ciò lo hanno potuto realizzare grazie ad un’ulteriore scorrettezza accaduta in sede dell’ultimo C.D.N  quando non è stato accolto quanto ratificato dall’assemblea dei soci, indubbiamente sovrana, che ha avuto luogo a Pomezia indetta da noi, regolarmente, con l’avallo della magistratura di Modena. Durante la suddetta assemblea sono state presentate le dimissioni di due consiglieri e la conseguente elezione di altri due componenti per il Consiglio Direttivo Nazionale. I due consiglieri,regolarmente eletti, si sono presentati al C.D.N del 23 Luglio 2009, malgrado non avessero ricevuto la convocazione per lo stesso, e sono stati invitati ripetutamente ed, alla fine, costretti ad abbandonare l’aula dal presidente pro tempore De Checchi con la minaccia di richiedere, in caso di diniego, l’intervento delle forze dell’ordine. Un atteggiamento prevaricatore, scorretto e provocatorio che ha messo in difficoltà e in imbarazzo due professionisti, persone perbene che hanno ritenuto opportuno abbandonare l’aula, pur rilevando l’incongruità del comportamento.

Fatti come questi provocano amarezza, gettano discredito sulla nostra società, arrecano pesanti danni non solo d’immagine ma anche economici e fanno allontanare soci e neofiti, seri ed appassionati, che si mettono in gioco per puro spirito sportivo e competitivo e non per fare i propri interessi personali.

Certi della Vostra comprensione delle motivazioni che ci hanno indotto all’estremo gesto delle dimissioni di gruppo,necessarie e, purtroppo,irrevocabili in un contesto che non consente il corretto e sereno svolgimento dell’attività del C.D.N e fa venir meno la sportività e la correttezza che dovrebbero connotarlo.

Il socio

Maurizio Anastasi

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