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Corso Conduttori SAS Cubulteria. Alvignano, 3 luglio 2010
Chissà se c'è un nesso tra l'antica citta sannita di Cubulteria e questa giovanissima sezione SAS Cubulteria.
Certo è che mettere su in questo comune del casertano con 5000 abitanti una sezione dedicata ai cani non deve essere facile. Un po' come combattere le guerre puniche schierandosi con Annibale invece che con Quinto Fabio Massimo. In questa terra parlare di cani e di cinofilia non è così consueto, reperire le sponsorizzazioni per un raduno è un'impresa, così come trovare un alto numero di soci, specie disposti a lavorare. La SAS Cubulteria nasce dall'impegno e dalla passione di poche persone: il Presidente Gaetano Falcone, il figlio Michele oggi Responsabile Regionale del settore giovanile SAS Campania Nord, il Responsabile dell'Addestramento Lello Donnarumma. Senza dimenticare le donne di famiglia, sempre presenti ed instancabili lavoratrici.
Dicevo che gestire una sezione in queste zone non è una cosa facile, se poi la vigilia del raduno sezionale si decide di organizzare un corso per giovani conduttori, si rasenta lo stadio cinofollico detto "tra Don Chisciotte e Tom Cruise". Perchè dei corsi per i giovani importa pochino a tutti. Invece, questa volta, la missione impossibile viene portata a termine, con una prevedibile rimessa economica, ma con la soddisfazione di aver organizzato una gran bella giornata di cinofilia.
Io sono arrivata in aereo il sabato mattina, con lo chaffeur d'eccezione Lello Donnarumma, che, gentilissimo, mi ha portato da Capodichino ad Alvignano (più di un'ora di macchina). Purtroppo l'ora e mezza di ritardo del volo mi ha fatto perdere la relazione tenuta da Vittorio Maestroni. Quando arrivo trovo una sezione molto ben curata (le bandiere, i fiori, le tavole di Gorrieri appese alla rete), la presenza di un operatore munito di telecamera che girerà il servizio dei due giorni di manifestazione per Pet-mania TV. Al mio arrivo trovo molte persone, , con un'apprezzabile presenza bipartisan, come deve essere quando vi sono iniziative dedicate ai giovani. Ci sono il Presidente Regionale Antonio Petti, il consigliere nazionale Giuseppe Parziale, l'ex Presidente del Collegio Sindacale Giuseppe Salerno.
E ci sono i ragazzi, come sempre pieni di entusiasmo, soprattutto i più piccoli. Davvero tante le ragazze e per chi , come la sottoscritta, ricorda di essere stata, una decina di anni fa, l'unica presenza femminile ad alcune cene pre raduni in queste zone, la cosa non può che fare piacere. Il clima è sereno. Non ho sentito un solo commento sui cani presenti (i vari : "a chi è figlio?", "tiene un omerino tanto", "si vede che se la fa sotto"....che si sentono nei raduni e nelle occasioni di ritrovo degli adulti). Ai ragazzi interessava provare a cimentarsi con i cani e ascoltare i relatori. Questi relatori (Rino Maestroni, Franco Gaudiano, Nello Sole) sono riusciti a non annoiare i ragazzi e insieme a provare a dare loro importanti consigli. Certo erano relatori che potevano permettersi di ricordare che il conduttore deve avere rispetto per il cane, per gli altri concorrenti e per il giudice. Se lo potevano permettere forti dell'autorevolezza di chi non rientra nella categoria (putroppo vasta ) del "fate ciò che dico, non fate ciò che faccio".
Nello Sole ha spiegato ai ragazzi come piazzare il cane, permettendo a ciascuno di loro di provare, con la sua supervisione, a sistemare il cane in posa. Per la fase in movimento, ha spiegato come tenere il guinzaglio, come evitare che il cane vada in ambio, come occorra sempre fare attenzione al cane, anche in questo caso seguendo passo passo i ragazzi che provavano a mettere in pratica le spiegazioni teoriche. Le espressioni felici dei ragazzi quando riuscivano a mettere il cane in posizione o mentre conducevano i cani riconciliavano con il mondo SAS. Franco Gaudiano ha poi spiegato a quegli stessi ragazzi che un'esposizione non è una semplice "gara", ma una valutazione zootecnica e che il giudice, in un'esposizione, valuta l'aderenza allo standard del cane che gli stiamo presentando. Gaudiano ha introdotto l'argomento facendo domande ai ragazzi, in modo da manterere l'attenzione e farli interagire con lui , rendendo la "lezione" molto interessante. Certo la totale mancanza di conoscenza dello standard di razza da parte non tanto dei ragazzi più giovani, quanto dei più grandi , molti dei quali sono ormai una presenza fissa nei ring delle esposizioni, ha lasciato Gaudiano (e non solo lui) abbastanza perplesso. In realtà l'impressione è stata che non solo i ragazzi quasi ventenni , ma anche molti degli adulti presenti, non sapessero rispondere quando veniva loro chiesto, ad esempio, quali siano i difetti degli appiombi, quali siano i lati del "rettangolo" in cui il pastore tedesco è iscritto, quale sia la differenza tra prognato ed enognato o cosa si intenda per pregi assoluti e pregi relativi. Per citare una celebre scena di un film di Carlo Verdone: "Almeno le basi!" . La sensazione è stata che di questi corsi ci sia un gran bisogno, per tutti e non solo per i ragazzi. C'è da chiedersi come possano gli espositori (conduttori e proprietari) lamentarsi durante le gare con i giudici per i piazzamenti quando poi , messi di fronte ad un cane, non sanno descriverne le varie regioni e non conoscono lo standard di razza. Tra le tante raccomandazioni fatte ai ragazzi in questa giornata (la correttezza, il rispetto per il cane, per i giudici, per gli altri concorrenti) ne è stata fatta una molto condivisibile. Franco Gaudiano ha ricordato ai ragazzi che, in cinofilia, non esiste il : "mi piace così". Esiste uno standard che stabilisce come debba essere un cane, pertanto non può prevalere il gusto personale o l'apprezzamento estetico se il cane non rientra nei parametri stabiliti. Ad esempio un pastore tedesco troppo grande è un cane fuori standard e deve essere penalizzato anche se "piace". Assolutamente condivisibile, peccato che sia un po' difficile sfuggire alla regola del "mi piace così" se intanto non si conosce lo standard e quindi non si sa come debba essere costruito il pastore tedesco, poi se nei ring si vedono piazzati o vincenti soggetti con difetti da squalifica (il carattere e la taglia in primis) o con costruzioni che non rispecchino quanto richiesto dallo standard.
Occorre anche interrogarsi sul motivo per cui le persone che si sono avvicinate alla SAS quando erano ancora vivi gli insegnamenti di Gorrieri, anche si si tratta di persone prive di titoli di studio, siano in grado di rispondere a domande sullo standard di razza ben più complicate di quelle fatte in occasione di questo corso, mentre persone più giovani, spesso laureate o laureande, restino a bocca aperta non dico quando si chiede loro cosa sia l'osso pisiforme o il diastema, ma semplicemente quali siano i difetti degli appiombi visti di profilo. Forse perchè, in questi anni, la SAS si è esclusivamente dedicata alle gare, senza fare alcun tipo di informazione e formazione per i soci? Forse perchè, se lo scopo è quello di ottenere il risultato, per questo fine conta di più capire chi sia il giudice del Campionato e quali presentatori possano avere "gli agganci giusti" piuttosto che tentare di leggere e comprendere "Il cane si muove" ? Mi ha fatto molto piacere che ai ragazzi, in questa giornata, siano stati dati degli insegnamenti giusti: dovete prima di tutto conoscere il cane, dovete rispettare il giudice, mantenere le distanze, non coprire, comportarvi correttamente. Ma quali esempi hanno poi di fronte, ogni domenica, quegli stessi ragazzi?
L'allievo giudice Maestroni lo ha sottolineato, ricordando ai ragazzi di non seguire i cattivi esempi e di prendere ispirazione dai conduttori come i due relatori di questo corso e non da altri conduttori, anche se blasonati.
Forse più ragazzi si riusciranno a formare con simili insegnamenti, più speranze ci potranno essere perchè la SAS provi a risalire dopo aver toccato il fondo invece di continuare a scavare.
Però, se coloro che credono fermamente in questi insegnamenti hanno perso la capacità di indignarsi quando questi insegnamenti vengono platealmente disattesi o vanno a braccetto con chi di questi insegnamenti si prende gioco, allora sarà molto difficile cambiare le cose.
Nel frattempo, guardate che belle le immagini di questa giornata:
Daniela Dondero, 20 luglio 2010
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