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backtorna a SAS e dintorni. Gli scritti del 2004 sul nuovo Statuto SAS.

L'analisi puntuale fatta da Leandro Falaschetti, il 13 maggio 2004, dello Statuto proposto dalla dirigenza SAS.

Io vorrei riportare nei particolari i motivi della mia posizione nei confronti delle variazioni allo statuto.
Questo per far comprendere che, qualora si dovessero ripresentare sostanzialmente uguali, non esisterebbe alcuna differenza nella mia posizione.
Posso garantirvi che non ci sono altri motivi, al di fuori dello statuto, che mi hanno fatto prendere una tale decisione.
Reputo infatti più importante la Sas, negli uomini e nei programmi, per la razza, rispetto all’Enci che ne dovrebbe assumere di fatto le redini.
Purtroppo la confusione ingenerata dal blocco dei raduni e gare in genere, ha spostato il problema dal significato reale delle variazioni proposte, spingendo anche psicologicamente a vedere il lavoro fermo come cosa più importante rispetto all’autonomia, seppure parziale, della quale personalmente ritengo la Sas più che degna.
Perdonate se sarò prolisso, ma cercherò di dire punto per punto cosa delle variazioni reputo negative e cosa positive.

Nell’Art. 1 (L’Associazione ha sede in Modena ovvero in altra località approvata dall’Assemblea dei Soci.)
Non vedo la necessità di tale cambiamento visto che, se ve ne fosse la necessità, si potrebbe proporre al momento utile, tale spostamento.
(Ma questo temo sia collegato al discorso deleghe e voto postale. Ma ne parlerò più avanti.)

Art. 2 b) e’ associata all’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (E.N.C.I.) del quale osserva lo Statuto, i regolamenti e le delibere, assolvendo scrupolosamente gli incarichi che le saranno da esso delegati, sotto l’indirizzo, vigilanza, controllo e potere di sanzione e sostituzione dell’Enci medesimo. Può, altresì, associarsi ad ogni altro ente nazionale ed internazionale avente scopi analoghi a quelli della SAS, a condizione che non siano posti in essere atti contrari a disposizioni statutarie, regolamentari e deliberative dell’ Enci;
Il precedente diceva:
b) può associarsi all'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (E.N.C.I.) e ad ogni altro Ente Nazionale, estero o internazionale avente scopi sociali analoghi a quelli della SAS o ad essi conferenti, dei quali osserverà le norme e le direttive, risolvendo scrupolosamente gli incarichi che le saranno da esso delegati;
Vedete bene che da può associarsi a è associata si cambia di non poco, nella variazione la stessa esistenza della Sas viene subordinata all’essere associata all’ENCI che potrà interferire anche sui rapporti con altre associazioni. Infatti il PUO’ è ritornato per le altre associazioni.
Così di fatto l’Enci prende il pieno controllo sulla Sas invece di averne uno di supervisione nei parametri del suo statuto.
In pratica l’Enci ci obbliga a condizionare la nostra esistenza all’essere associati ad essa.
Questo perché loro nello statuto ammettono l’esistenza di associazioni da essa non riconosciute, non potendo disconoscere il loro statuto chiede a noi di legarci da soli.
Ad ulteriore riprova riporto l’aggiunta al punto e) nella cui ultima frase è chiaro l’impianto generale delle variazioni richieste: A tale fine fornisce periodicamente all’ENCI una relazione sulla situazione della razza unitamente agli obiettivi di selezione che intende perseguire ed ai risultati ottenuti.
E’ espressamente fatto divieto alla S.A.S. di svolgere attività diverse da quelle previste dagli artt. 1 e 2 ad eccezione di quelle direttamente connesse e comunque finalizzate al raggiungimento dello scopo sociale.


L’ Art 11) L'Assemblea Generale è composta dai Soci in regola con il versamento della quota sociale per l'anno in corso. In piena attuazione dei principi di uguaglianza e democraticità associativa, ogni socio ha diritto ad un voto. Il socio può farsi rappresentare in Assemblea da altro socio mediante delega scritta. Ogni socio può essere portatore di non più di due deleghe. Non è ammesso il voto per posta.
Questo articolo è condivisibilissimo, ma ha in se probabilmente la motivazione del, (a mio avviso), tentativo di spostamento della sede di voto.
Anche questo lo spiegherò poi, quando in sintesi riporterò gli articoli che presi singolarmente sono più che buoni, ma insieme disegnano un quadro statutario che personalmente non condivido.


Nell’articolo 13 è stato portato da 40 a 20 i giorni di preavviso ai soci per la convocazione dell’assemblea, in pratica si è diminuito il tempo di consultazione periferica e di analisi in preparazione dell’assemblea stessa.
Inoltre vedete voi cosa manca, riporto prima l’articolo vigente e poi l’articolo variato:
L'Assemblea si riunisce in via ordinaria almeno una volta all'anno in Modena entro la fine del mese di giugno per l’approvazione del rendiconto economico e finanziario dell’anno precedente.
In via straordinaria può essere convocata sempre in Modena in qualsiasi altra data, allorché lo ritenga necessario il Consiglio oppure quando ne sia fatta domanda scritta al Presidente da parte del Collegio Sindacale o da almeno un terzo dei Soci aventi diritto al voto.
La convocazione è annunciata dal Presidente con l'invio per posta ai Soci degli inviti a parteciparvi, i quali debbono essere spediti almeno 40 giorni prima di quello fissato per la convocazione. Negli inviti debbono essere indicati la data, la località e l'ora della riunione, nonché l'ordine del giorno da trattare.
L'Assemblea è valida in prima convocazione allorché risulta presente, di persona o per delega, almeno la metà più uno dei Soci.
Trascorsa un'ora da quella indicata nell'invito, l'Assemblea è valida in seconda convocazione, qualunque sia il numero dei Soci presenti

Ora quello proposto:
L'Assemblea si riunisce in via ordinaria almeno una volta all'anno entro la fine del mese di giugno per l’approvazione del rendiconto economico e finanziario dell’anno precedente.
In via straordinaria può essere convocata in qualsiasi altra data, allorché lo ritenga necessario il Consiglio oppure quando ne sia fatta domanda scritta al Presidente da parte del Collegio Sindacale o da almeno un terzo dei Soci aventi diritto al voto.
La convocazione è annunciata dal Presidente con l'invio per posta ai Soci degli inviti a parteciparvi, i quali debbono essere spediti almeno 20 giorni prima di quello fissato per la convocazione. Negli inviti debbono essere indicati la data, la località e l'ora della riunione, nonché l'ordine del giorno da trattare.
L'Assemblea è valida in prima convocazione allorché risulta presente, di persona o per delega, almeno la metà più uno dei Soci.
Trascorsa un'ora da quella indicata nell'invito, l'Assemblea è valida in seconda convocazione, qualunque sia il numero dei Soci presenti


Art. 16
Il Consiglio Direttivo ha il compito di attuare gli scopi statutari in armonia con le deliberazioni dell'Assemblea Generale dei Soci; fra l'altro, in via indicativa, è responsabile dell'amministrazione sociale, approva e sottopone all'Assemblea i rendiconti operativi, economici e finanziari, predispone entro il 30 novembre di ogni anno il bilancio preventivo per l'annata successiva; decide sulle domande di ammissione di nuovi Soci, indice e patrocina manifestazioni, sovrintende al lavoro degli uffici qualora questi siano stati costituiti e ne assume, nomina e licenzia il personale, stabilendone le mansioni e le remunerazioni, Delibera, altresì, i regolamenti interni dell’Associazione, ivi compresi quelli previsti all’art. 27 del presente Statuto.
Questa aggiunta sinceramente non l’ho capita, per cui non so come pronunciarmi.

Anche l’Art. 19, dopo l’aggiunta conferma che l’operazione era di rendere subordinata la Sas all’Enci.
Il Presidente assicura la piena collaborazione all’ENCI da parte dell’Associazione ed in particolare ha l’onere :
- di dare riscontro, di norma entro quindici giorni, alle richieste di informazioni e chiarimenti avanzate dall’ENCI;
- di comunicare all’ENCI le variazioni all’elenco dei Soci, le variazioni delle cariche sociali, nonché ogni altra informazione di rilievo circa l’attività associativa, trasmettendo altresì gli atti adottati dall’Associazione in merito alla disciplina e organizzazione delle attività zootecniche al fine di ottenerne la ratifica dall’ENCI


Art. 31 L’Associazione SAS riconosce il potere di indirizzo, di vigilanza, di controllo e di sanzione in capo all’ENCI, ed in particolare il potere di nominare un Commissario straordinario o ad acta nonché di adottare ogni altro provvedimento necessario in ambito associativo, secondo quanto previsto dallo Statuto Sociale dell’ENCI nonché nel Regolamento di Attuazione del medesimo.
Attualmente è invece:
Nella sua qualità di socio collettivo dell’ENCI la SAS gli riconosce compiti di tutela e vigilanza tra i quali, in caso di documentato irregolare funzionamento di nominare un Commissario ad acta o di sciogliere gli organi sociali e nominare un commissario straordinario il cui mandato non può avere durata superiore a mesi sei, come previsto dall’art. 28 dello Statuto ENCI.Le norme relative ai rapporti tra SAS ed ENCI saranno, comunque, disciplinate ai sensi dell’art. 21 dell’attuale Statuto sociale ENCI.
Come si vede sono sparite sia la denominazione “Socio collettivo” sia il riferimento all’Art 28 dello statuto Enci.

Per concludere riprendo e spiego la mia posizione antitetica a quei cambiamenti che, presi singolarmente sono auspicabili, ma che, con cancellazioni varie, hanno dato un quadro per me non accettabile.

In altre parole sono convinto che sia giusto diminuire le deleghe, anzi io personalmente le abolirei, ma se contemporaneamente si toglie la facoltà del voto per posta, riveste una importanza strategica la sede di assemblea e di votazione.
Infatti essa è stata opportunamente tolta nella nuova stesura.

Io pensavo si dovesse parlare di queste cose quando ho iniziato il dibattito, ma così non è stato e ho letto di tutto, ora se qualcuno mi può spiegare perché si debba anteporre le necessità dei singoli, per quanto sacrosante esse siano restano di valenza minima, alla autonomia che ci si chiede tanto gentilmente di perdere?
Non dimentichiamo che la stesura pratica delle variazioni, quella che appare sul sito ufficiale, è fatta sì da un avvocato, ma nella pratica uomo all’interno dell’Enci. (l'avvocato Clemente Grosso n.d.r.)

Questi sono e restano i motivi che mi hanno spinto a non votare, e se verrà reiterato tale statuto e portato a nuove votazioni, mi troverà ancora contrario.

Leandro Falaschetti, 13 maggio 2004