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L'ultimo decennio del XX secolo ha visto dividersi equamente il compito di indirizzare la razza, attraverso lo strumento dell'attribuzione del titolo di Auslese nella classe lavoro maschi, tra i due giudici Hermann Martin e Peter Messler. Hermann ha giudicato, infatti, per i primi 5 anni, mentre Messler per gli ultimi 5. Come sempre, in Germania, ogni cambiamento avviene in modo graduale e senza sconvolgimenti di sorta, pertanto anche il cambio al vertice della Presidenza SV viene preparato con cura e Hermann, non a caso, giudicando nel 1994, anno che può essere considerato quello dell'ideale "passaggio del testimone", inserisce tra gli Auslese diversi soggetti giudicati da Messler, l'anno precedente, nella punta della classe giovani. Analizzando le scelte dei presidenti SV, di Hermann soprattutto, si evidenzia come nulla venga lasciato alla casualità e come, soprattutto, ogni attribuzione del titolo di Auslese, ed anche ogni singolo spostamento nel novero dei cani titolati, tenga conto, non solo delle qualità morfologiche del soggetto, ma, ed in modo predominante, delle sue capacità riproduttive e del suo essere portatore di pregi, o di una linea di sangue, particolarmente importante in quel determinato momento della storia della razza. Gli anni novanta vedono così la proclamazione di 35 nuovi Auslese (34 che ottengono il titolo, più l'Auslese "virtuale" Eros Luisenstrasse), alcuni dei quali destinati a segnare l'evoluzione e la storia del pastore tedesco di oggi.
Tags: Hermann Martin, Peter Messler, Eros Luisenstrasse |
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