informazioni per il neofita, commenti, risultati e fotografie di raduni,Campionati e prove Ud,notizie SAS,storia,approfondimenti

Editoriale.

giocattoliIl giocattolo .

Il mondo espositivo ed agonistico è, per chi vi prende parte, una sorta di droga. Una specie di ingranaggio in cui si entra, non si riesce ad uscire e all'interno del quale le prospettive sono spesso distorte. I cani finiscono per contare sempre meno, vengono venduti se non ottengono risultati, vengono sfruttati per ricevere gratificazioni personali od economiche. La razza che amiamo e per la quale sosteniamo di mettere in moto tutta la macchina espositiva ed agonistica passa sempre di più in secondo piano. Se le regole da rispettare impediscono la partecipazione dei nostri cani, si cerca di bypassarle, truccando le carte, con buona pace della cinofilia e della zootecnia.

Ieri ci è arrivata, per tramite del giudice Piero Alquati, una lettera da Rex (Referente del comitato del benessere del cane da pastore tedesco). La pubblichiamo volentieri, insieme alla risposta del nostro Pippo, nella sezione Satyricon. Non crediamo che la soluzione sia quella di buttare, con l'acqua sporca, anche il bambino. Se il mondo delle esposizioni (ed anche quello delle prove) è malato, la cura non può essere quella di rinunciare alle regole selettive, perchè non sarebbe una cura, ma una distruzione ulteriore di una razza un tempo splendida ed oggi, a causa nostra, in declino. Dovremmo riprenderci con forza quella passione che animava (che anima?) i giudici, gli allevatori, i selezionatori, gli appassionati, e lavare via tutti i compromessi, le deroghe alle regole, gli aggiustamenti. Il mondo SAS è oggi un teatro dell'assurdo. Un caro amico dice sempre: "non si può essere un po' incinte. O si è incinte o non lo si è." La SAS invece è il luogo dell' essere un po' incinte. Dove tutti sanno e nessuno parla, dove la deroga è divenuta così usuale da essere scambiata per regola, dove vengono additati come "stravaganti" o folli coloro che si comportano in modo normale.

La politica ne è specchio puntuale, con l'aggravante dell'avere in mano il potere decisionale. I vertici si sono nutriti ed hanno alimentato questa situazione e quei (pochi) politici animati da buone intenzioni, si sono smarriti negli ingranaggi, esaltati dai riconoscimenti al potere, incapaci di agire senza cedere alle tentazioni di utilizzare il potere per accrescere il proprio prestigio o promuovere i propri interessi.Provare a districarsi nelle ultime beghe politiche è entrare in un labirinto. Il sentire comune dei soci è quello di chiamarsene fuori.
Eppure la politica ci riguarda.
Riguarda anche noi che, su questa rivista, proviamo a fare informazione.
Intanto vi lasciamo alcuni dati. Qualche piccolo spunto di riflessione. E magari un riassunto di un CDN fantasma, quello del 29 aprile, mai pubblicato, che i politici sembrano aver dimenticato e che i soci non conoscono.

Poi ci sono le lettere arrivate dai giudici italiani Salvatore Capetti e Michele D'Alvano, che ci hanno chiesto di pubblicarle. Altri spunti di riflessione, sulle persone perbene, con grande passione per la razza....e sul loro essere un po' incinte.

Nel frattempo continuiamo a pubblicare anche i reportage con i commenti e le foto dei raduni, compresi quelli tedeschi. L'ultimo in ordine di tempo è il raduno di Aprilia, a cui seguirà la LG Saarland (Merzig, 16 agosto).

Vi forniremo anche alcune indicazioni utili per la Siegerschau di Ulm (il bollino per la zona a traffico limitato, la pianta dello stadio, se riusciamo con i tempi, qualche previsione basata sui raduni della stagione).

Continuiamo anche noi, in una strana schizofrenia, a mantenere la nostra passione, nonostante tutto. Ma non vorremmo che, come purtroppo accade spesso, la paura di dover rinunciare al giocattolo che ci piace tanto, ci faccia adottare la strategia del "siamo un po' incinte".

Uno dei problemi del mondo del pastore tedesco attuale è che le persone con un minimo di serietà, onestà, buonsenso o si sono allontanate da questo mondo o, se non lo hanno fatto, è stato solo perchè sono totalmente e irrimediabilmente drogati dalla passione per il pastore tedesco. E l'essere drogati non permette di agire con grande lucidità, se l'essere lucidi (ed onesti e dotati di buon senso) comporta il rischio di non venir più chiamati a giudicare, di non poter partecipare alle gare, di essere tagliati fuori. Così , persa un bel po' di cultura (cinofila e non), aumentati il disincanto e l'assuefazione al "così fan tutti", irrimedibilmente deformate le lenti con cui quelli che stanno all'interno vedono se stessi e il mondo cinofilo, moltiplicati gli interessi economici e di mercato, cresciuti in modo esponenziale i parvenu della cinofilia, i cui valori non hanno nulla a che fare con l'amore per il pastore tedesco, ma solo con il bisogno di soddisfare proprie ambizioni e frustrazioni personali, le strade per uscire dalla crisi appaiono sempre più nebulose e lontane, lastricate di buoni propositi che si infrangono irrimediabilmente al contatto con il reale.

Esistono soluzioni possibili e praticabili? Una volta qualcuno mi disse: "se si è percorsa una strada in un senso, allora è possibile anche ripercorrerla a ritroso". Anche se si è distrutta la strada, se si sono abbattuti ponti e passi.
Si può ricostruire.
Basta volerlo fare.

Daniela Dondero, 24 agosto 2009

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