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questa è la traduzione del Reportage pubblicato dal mensile di cinofilia WUFF che esce in Germania e in Austria e ha sia una versione cartacea che una online (qui il link all'articolo originale) .Addirittura la foto del Reportage è l'attuale immagine di copertina della pagina Facebook della Rivista. Il titolo dell' articolo è "La mercificazione del pastore tedesco. Tra allevamento e commercio, profitti e provvigioni." (traduzione effettuata dalla Redazione, ci scusiamo per gli eventuali errori)
Raramente il caso di un cane venduto come una merce da cui tutte le persone coinvolte hanno tratto profitto è stato così ben documentato come questo.
Questo è il caso del cane da pastore tedesco Toni Rieser Perle, venduto dal suo allevatore in Cina per la cifra di 150.000 euro.
Questo è il caso di un giudice SV che da questo inizialmente prende il 50% del prezzo pagato dal compratore come provvigione e dichiara che tra i giudici SV è prassi comune incassare soldi come provvigioni per la compravendita dei cani.
Questo è il caso di una Associazione, l'SV, i cui stessi vertici dovrebbero riconoscere che il Pastore tedesco non è più l'interesse centrale dell'associazione.
Un caso isolato o un consuetudine ormai consolidata nell'associazione? Ormai esiste soltanto per incassare?
Toni von der Rieser Perle, un pastore tedesco, è nato il 1.10.2008 in un allevamento dell' Alta Baviera. Il suo allevatore è Jurgen S. da trent'anni uno dei cosiddetti “piccoli” allevatori SV. Non dispone di alcun contatto influente, non è mai stato in Cina o Giappone dove da molti anni si importano cani per grandi cifre. Forse Jurgen S. lo sogna di fare almeno una volta grossi affari. Così come a volte ascolta dai colleghi dell'associazione accada sempre a determinati allevamenti.
Quasi sempre, si dice, ci sono “grossi allevatori”, allevatori “di grande nome”,i cui cani ottengono sempre piazzamenti di rilievo nelle esposizioni e acquisiscono così un alto valore finanziario. Sì, con la vendita dei pastori tedeschi in Cina si possono realmente fare molti soldi, questo è quanto si dice sempre. Però probabilmente, quando Jurgen S. porta il suo Toni ad allenarsi al campo della sezione, non sta pensando a tutto ciò. Non ancora.
Pochi giorni prima che Toni compia un anno, il 20 settembre 2009, Jurgen S. lo presenta per la prima volta. Una piccola esposizione organizzata dalla sezione Wilkau-Haßlau, in Sassonia. Una sezione che conta solo poche decine di soci. La concorrenza per Toni non è molta, nella classe cuccioloni ci sono solo 3 cani. Tutti e tre ottengo il giudizio MP che significa molto promettente. Un freddo inverno avvolge la campagna bavarese. Non appena l'ultima neve si scioglie, il 7 marzo 2010, Jurgen S. ripresenta Toni, questa volta all'esposizione della sezione Kehl, nel Baden-Württemberg. Toni si classifica primo tra i 4 cani presentati nella classe giovanissimi, ottenendo il MB 1 (che significa che è il migliore tra i Molto Buono dei maschi)- E si continua, una settimana dopo, a Wintersdorf, Toni è il secondo tra i 5 maschi presentati nella classe giovanissimi che ottengono il molto buono. Sempre con gli MB: nelle successive due esposizioni a Schleswig e Monaco nel maggio 2010 ottiene due volte il MB1 con il giudice Bernd W. Si profila un'ottima carriera espositiva.
Un giudice diviene co-proprietario.
Nell'aprile 2011, nella vita di Toni e del suo allevatore entra inaspettatamente un giudice SV Ansgar K.
K. è interessato a Toni, vuole il 50% del cane in comproprietà e la ottiene per 3000 euro (più tardi la restituirà nuovamente). Da dove mai ha ricevuto il suggerimento? Ad ogni modo K da questo momento prende in mano il destino del cane. Lui ha ottimi contatti con Josephine K una socia SV di Taiwan. Lei acquista pastori tedeschi per poi rivenderli in Cina, insomma è una commerciante di cani. Il contatto dà i suoi frutti: Angar K rivende Toni a Josephine K per la cifra di 150.000 euro, il contratto viene firmato il 29 luglio 2010. Da quella somma Ansgar K trattiene per sé 70.000 euro. Ne riparleremo più avanti.
Piazzamento garantito alla Siegerschau tra più di 200 cani!
150.000 euro sono davvero una grossa somma per un cane così giovane. Ma la cifra non è l'unica cosa notevole del contratto di vendita stipulato da Ansgar K Forse ancor più interessante è il fatto che, al punto 11 del contratto, il venditore garantisce un preciso piazzamento alla Siegerschau per Toni. La Siegerschau SV , la più grande e importante esposizione mondiale del cane da pastore tedesco nel 2010 si terrà a Norimberga dal 2 al 5 settembre. L'allevatore garantisce che Toni sarà nei primi tre classificati (1 MB -3 MB ) Il contratto stabilisce anche che se il cane dovesse piazzarsi quarto o quinto ci sarà uno “sconto” di 20.000 euro sul prezzo pattuito. Nella classe di Toni (la giovani maschi) gareggeranno più di 200 cani. Sorprendente come possa essere garantito un piazzamento tra il primo e quinto posto su oltre 200 (!) cinque settimane prima della gara.
Il giudice della classe di Toni sarà Bern W. Conosce bene Toni avendolo giudicato due mesi prima per due volte classificandolo al primo posto. E Bern W conosce anche Ansgar K il co-proprietario di Toni. Nell'ambiente SV si vocifera che i due dovrebbero essere amici e anche colleghi. Se Toni nell'imminente Siegerschau non si classificasse tra il primo e il quinto posto, come stabilito dal contratto, Ansgar K e l'allevatore dovrebbero restituire il denaro già incassato.
Il 3 settembre, il primo giorno della Siegerschau, la garanzia che la mediatrice aveva dato viene rispettata. Toni, come recita il contratto di vendita siglato da Josephine K, ottiene il terzo posto.
Il contratto di vendita stabilisce il destino di Toni
Quello che ora dovrà accadere a Toni è chiaramente indicato nel contratto di vendita stipulato tra allevatore e la mediatrice. Al punto 4 è stabilito che Toni dovrà rimanere soltanto per una decina di giorni in Cina per essere presentato alla Siegerschau cinese (8. - 10.10.2010). Jurgen S.dovrebbe accompagnare Toni in questo viaggio (crf il punto 5 del contratto) e ritornare in aereo con il cane in Germania. In seguito lui avrebbe allenato il cane per le prove di difesa e, alla fine, lo avrebbe presentato alla Siegerschau 2011. Dopo di che Josephine K potrà entro due settimane portar via Toni definitivamente dalla Germania. Tutto ciò che dovrà accadere a Toni durante il periodo di permanenza in Germania successivo alla sua vendita e gli eventuali proventi che ne deriveranno all'allevatore (e alla mediatrice) è stabilito nel contratto. Punto 7: “le parti divideranno al 50% i proventi delle monte del cane effettuate in Germania”.
Toni deve essere operato
Toni deve dunque andare in Cina per la Siegerschau che si svolgerà tra un mese. Ma Toni che, evidentemente, non è un cane al top della salute, visto che già in giugno era stato in pessime condizioni, si ammala nuovamente. Questa volta sono le tonsille. Adesso non se ne può parlare di trasportalo in Cina. Il 24 settembre 2010 Toni viene operato nella clinica veterinaria di Würzburg dal dottor Thevis . Dopo di che dovrà assumere i consueti antibiotici post-operatori e, come dimostra la ricetta medica, anche delle pastiglie Pankrex500. Che Toni abbia anche una malattia del pancreas? Infine, il veterinario, dott Thevis, rilascia un certificato in cui si dice che Toni non sarà operativo per 4 settimane, in buona sostanza si tratta di un certificato di malattia. Toni sta davvero male e sarà così anche per le settimane seguenti.
Cresce la pressione sull'allevatore.
Ma le 4 settimane di riposo, prescritte dal medico, non si possono aspettare. Il tempo passa, la mediatrice preme per portare il cane al nuovo proprietario, il cinese L., a cui lei ha venduto il cane già da molto tempo. Sta diventando impaziente e pare eserciti pressioni su Ansgar K perchè solleciti l'allevatore. Josephine k è “molto arrabbiata” e “insiste sul fatto che il contratto venga rispettato e il cane si rechi in Cina per partecipare alla Siegerschau”, scrive Ansgard K in una mail e avverte Jurgen S e la moglie che “si rischia così che Josephine non accetti proprio e sicuramente anche il proprietario cinese”. Jurgen S percepisce queste parole come una minaccia?
Lo stesso Toni probabilmente risente dello stress del suo allevatore e la sua salute non migliora. E Jurgen S. si oppone in tutti i modi (si difende con le mani e con i piedi) al trasferimento in Cina. Si rivolge persino all'autorità veterinaria del distretto di Donau-Rees e chiede se un cane malato possa essere trasportato in aereo in Cina. La risposta chiara, che riceve per posta il 16 settembre 2010, è: “no”. Il responsabile del dipartimento veterinario fa riferimento anche alla legge sulla protezione animali e riassume: “quindi, è vietato il trasporto di un animale malato”.
Ma il tempo stringe, Josephine K e Ansgar K vogliono che il cane sia mandato in Cina al più presto. Ansgar K non vuole nemmeno riconoscere il “certificato di malattia” dopo l'operazione di tonsille, definisce la decisione del veterinario come “assolutamente errata ” e dice di aver avuto molti cani sottoposti a questo tipo di operazione e che tutti dopo una settimana sono tornati in grado di lavorare. La pressione aumenta sino a quando l'allevatore Jurgen S non riesce più a sopportarla e cede. Si incontrano giovedì 30 settembre nel parcheggio dell'area di servizio „Ellwanger Berge" sull'autostrada A7. Jurgen S a malincuore consegna il malato Toni a Ansgar K che lo porta a casa sua. Non c'è da stupirsi, l'accordo con la mediatrice si è concluso, il prezzo stabilito pagato, le provvigioni pagate anche quelle, Toni semplicemente non è più suo.
“Comunque, ora Toni va in Cina”.
Poichè il povero cane è realmente malato, lo riconosce ora anche Ansgar K che due giorni dopo,in una mail, scrive come sia rimasto “colpito” dallo stato di salute del cane e come “se ne stia rannicchiato”. Ha già telefonato 10 volte a Josephine K, le scrive di essere deluso del fatto che l'allevatore gli abbia nascosto la condizione di Toni e non lo abbia informato e, ancora: “comunque, Toni al massimo lunedì sarà in Cina”. Questo lunedì, il 4 ottobre 2010, a soli 10 giorni dall'intervento.
Non sarà il lunedì ma il martedì il giorno in cui Ansgar K porta Toni all'aereoporto di Francoforte. Dopo verrà spedito con un volo a lunga percorrenza per Hong Kong e arriverà il giorno seguente, dopo 11 ore di volo. La mediatrice conferma l'arrivo di Toni. In una mail all'allevatore di Toni lei si lamenta anche delle pessime condizioni di salute del cane, questa è la prova che Toni è stato effettivamente trasportato mentre era malato. Il giovane cane dell'Alta Baviera è ora in Cina. Non tornerà più in Germania, anche se il contratto di vendita stabilisce diversamente. Ma il motivo per cui l'allevatore Jurgen S non ha preteso il rispetto del contratto e quindi il ritorno di Toni in Germania, non lo dirà alla redazione di Wuff. Anche se non sarebbe stato comunque possibile, perchè la mediatrice aveva venduto Toni da molto tempo al signor L, un cinese. Però perchè l'allevatore tace? Perchè almeno non denuncia la mediatrice all'SV e chiede aiuto? Infine, Josephine K può contare su ottimi contatti in SV. Jurgen S tace perchè gli è stato promesso un altro affare come ricompensa? C'entra qualcosa il fatto che la madre di Toni, Oduscha Rieser Perle, sia stata venduta in Cina a giugno 2012? Ora la cagna verrà sfruttata ancora per le cucciolate. Un altro triste destino in estremo oriente per un pastore tedesco, dicono gli amanti dei cani. Ma si dice anche, il denaro governa il mondo.
L'intermediario non è più il co-proprietario di Toni. Perchè?
La commerciante e socia SV Josephine K paga 150.000 euro all'allevatore di Toni . Comprovato dalla ricevuta dell'importo del 29 luglio 2010. E' pervenuto al giudice SV Ansgar K che ha permesso l'affare, il 50% del prezzo d'acquisto in qualità di co-proprietario del cane? No, non del tutto. Perchè Ansgar K non è più il co-proprietario di Toni. Tre settimane prima della firma del contratto di vendita ha restituito la cifra pagata per la comproprietà con un bonifico di 3000 euro.
Perchè improvvisamente Ansgar K rinuncia a 75.000 euro, così vicino ad ottenerli? La base Sv avrebbe speculato, ipotizzando un pessimo scenario, se il giudice SV Bern W avesse giudicato con un piazzamento alto alla Siegerschau un cane al 50% di proprietà dell'amico e collega Ansgar K. E' esattamente proprio il cosidetto “Hochrichten” di cani da parte di giudici che si conoscono bene tra di loro e sono anche amici . Questa pratica è stata anche criticata dalla rivista “Stern” (numero 5/2012): “Si conoscono e dividono l'interesse che i cani valutati con alti piazzamenti in modo da ottenere prezzi migliori” Comunque, al momento della Siegerschau Ansgar K non possiede più alcuna quota di Toni. Così non ha tratto alcun guadagno dalla vendita di Toni?
70.000 euro di provvigione
Anche se Ansgar K non è più il coproprietario di Toni, si può trovare sulla ricevuta dei 150.000 euro datata 29 luglio 2010 in aggiunta, sotto la firma di Jurgen S, una nota manoscritta : “Ansgar K (nome abbrevviato ndr) riceve 70.000 euro dalla somma” e sotto la sua firma. Che questa somma sia una provvigione per la mediazione della vendita lo si ricava da atti giudiziari successivi. In ogni caso la quota della provvigione, poco meno del 50% del prezzo di vendita totale, che K aveva ricevuto, sarebbe stata proprio la cifra che avrebbe potuto ricevere fosse stato il co-proprietario. “saltare è come tuffarsi” dicono in Baviera e anche “il denaro non ha colore”. Ma ora che Ansgar K ha ricevuto quasi la metà del prezzo di vendita di Toni come provvigione l'allevatore Jurgen S sembra pentirsi. Intenta una causa contro Ansgar K presso il tribunale regionale di Trier chiedendo “un risarcimento per danni morali”. Ma se Ansgar K abbia o meno incassato circa il 50% come provvigione sulla vendita di 150.000 euro non viene stabilito dalla legge perchè le parti si contraddicono: davanti al tribunale di Trier (secondo la testimonianza degli avvocati dell'allevatore) Ansgar K dichiara che è vero che provvigioni del 25, 30 o 40% sono normali ma che poi lui ha restituito 35.000, metà della sua provvigione, all'allevatore, accontentandosi di poco meno del 23%. K ha poi negato davanti al tribunale della SV di aver indicato come usuali provvigioni del 40% dinnanzi al tribunale regionale di Trier. Lui aveva semplicemente parlato di provvigioni del 25%. Perchè allora avesse preteso originariamente una provvigione di quasi il 50%, non è stato chiarito.
Battaglia legale di Ansgar K contro l'SV.
Il tema delle provvigioni nella compravendita di pastori tedeschi da parte dei giudici è stata affrontato un anno dopo anche dal tribunale regionale di Ausburg .Un socio SV belga, Jan Demeyer, avendo scoperto il fatto lo ha portato a conoscenza dell'SV. I funzionari non hanno sicuramente sottovalutato queste informazioni. Questo non è affatto un peccato veniale, dice il Tesoriere Peter T. in una lettera al Consiglio Direttivo e sembra essere inorridito: “sino ad oggi non mi è noto nulla di paragonabile” Lo scopritore Jan Demeyer aveva sicuramente fatto un ottimo lavoro e rivelato all'SV un caso che avrebbe potuto rivelarsi non un episodio isolato. E' intervenuta l'SV?
In ogni caso, Consiglio Direttivo SV ora reagisce, anche se con un po' di ritardo. Il 23.11.2011 dispone la sospensione provvisoria di Ansgar K dalla carica di giudice e di responsabile regionale dell'allevamento. Ma Ansgar K si oppone. Subito presenta una domanda di ingiunzione per annullare la decisione SV al tribunale distrettuale di Ausburg. Ma la corte respinge la sua richiesta il 13.02.2012. La sospensione immediata dalla carica è legittima, dice il giudice, perchè Ansgar K è venuto meno ai suoi doveri verso l'SV. K si era infatti impegnato a “non percepire alcun introito dalla sua attività con i cani” e aveva inoltre come “giudice di allevamento un ruolo esemplare”- Così l'ufficio principale SV informa Ansgar K il 27.04.2012 della decisione della rimozione dalla sua carica di giudice SV. A causa di una attività remunerata nell'ambito del pastore tedesco da parte di un giudice sono state lese gravemente l'integrità e la reputazione dell'associazione si legge nella motivazione della sentenza della corte dell'associazione. L'SV persegue esclusivamente finalità non a scopo di lucro nel campo della promozione dell'allevamento e dello sport con il cane.
Ma Ansgar K non si rassegna. Per un qualche motivo è ovviamente per lui di estrema importanza poter continuare a giudicare pastori tedeschi. Egli sottolinea anche davanti al tribunale SV che tra i giudici SV è ampiamente diffusa la pratica di percepire compensi nelle attività con cani. Per questo Ansgar K si sente trattato in modo iniquo. Per questo, pochi giorni dopo, il 7.05.2012, richiede al tribunale distrettuale di Ausburg, di annullare la decisione dell'SV e di concedergli di tornare a giudicare. La motivazione: il processo d'appello presso il tribunale ovest non si è ancora concluso. E il giudice risponde rapidamente. Già il 22.05.2012 l'istanza riguardo tale questione viene discussa e viene constatato che K “può pienamente esercitare i suoi diritti di socio” K può quindi anche continuare ad esercitare la sua carica di giudice SV, perchè il processo interno agli organi disciplinari SV non è ancora definitivo. Infine, viene pubblicato sul sito web ufficiale dell'SV questa informazione da parte della sede centrale: “Importanti informazioni! A causa di un provvedimento della corte d'appello di Monaco dell'11.07.2012 l'SV deve nuovamente inserire il signor Ansgar K nella lista dei giudici sino alla conclusione definitiva del procedimento in corso” (n.d.r. Il cognome è stato abbreviato) La controversia continua, sarà interessante.
Come sta Toni oggi?
L'allevatore di Toni non rilascia più dichiarazioni riguardanti la vendita di Toni, come ha precisato la moglie a domanda di WUFF. La sua lapidaria risposta alla domanda su come stesse oggi Toni in estremo oriente è stata: “Toni sta bene”. A parte questo, a casa dell'allevatore hanno le bocche cucite. Allo stesso modo non parla l'associazione cinese analoga all'SV, la CSV. Tuttavia, l'esperto belga di pastori tedeschi, Jan Demeyer ha rintracciato Toni nel database della CSV. Toni è già stato ampiamente utilizzato per le monte. Con una ricerca Demeyer riscontra che sono stati sino ad ora registrati dalla CSV 267 cuccioli frutto di monte cinesi che si ricavano dalle denuncie di monta di Toni. Così il giovane pastore tedesco dell'alta Baviera rende con una remunerazione di capitale di 200.000 euro al suo proprietario cinese il prezzo che ha dovuto pagare alla commerciante di Taiwan.
Anche le esposizioni cinesi a cui Toni è stato presentato sino ad oggi si possono trovare in Internet. Da quando è in Cina Toni è stato presentato la prima volta il 4-12-2010, poi sei volte nel 2011 e ,infine, due volte quest'anno. Queste ultime due volte (il 18.02 e il 28.04.2012) Toni risulta avere ottenuto il giudizio di EZ che significa “ritirato con giustificazione” (Entschuldigt Zurückgezogen). Questo giudizio viene assegnato a un cane quando, partecipando alla manifestazione, improvvisamente non si sente bene. Toni dunque dall'inizio di quest'anno è nuovamente malato- Un cane malato in Cina...
Che ne sarà di Toni se continuerà ad essere malato e/o quando la sua carriera come stallone sarà terminata e questo in un paese che si sa quale sensibilità cinofila possieda, nessuno vuole pensarlo.Che pellicce di cane provenienti dalla Cina si trovino in prodotti di pellicceria di negozi di moda europea, è noto. La seguente dichiarazione è di un sito internet che critica le importazioni di pastori tedeschi in Cina, ….e afferma: “così gli allevatori ambiziosi possono essere certi che i loro cani ritornino in Germania!” Macabro, ma non privo di fondamento.
Conclusione della storia di Toni?
Per riassumere i punti principali, i personaggi, gli eventi, le circostanze.
1- Un “piccolo” allevatore che inaspettatamente si vede davanti una grossa somma di denaro (chi può dargli torto?) e vuole “mettere fieno in cascina” prima con la vendita di Toni poi anche con il 50% delle monte. In seguito anche la mamma di Toni finirà in Cina...e sicuramente non gratis...
2-Un giudice SV con “eccellenti contatti” che fa incontrare l'allevatore con una commerciante di cani e incassa per questo una grossa provvigione. E dichiara che le transazioni commerciali nelle compravendite di cani da parte dei giudici SV sono molto diffuse.
3- un contratto di vendita nel quale viene garantito un piazzamento nei primi cinque classificati su ben 200 cani, in una Siegerschau SV che si svolgerà dopo alcune settimane!
4-una commerciante di cani di Taiwan che compra in Germania e rivende in Cina. E che è socia SV.
5- un povero cane,Toni, che per le persone menzionate è ridotto a merce di scambio, un investimento, provvigioni incluse.
6- e , infine, una associazione, l'SV dove è possibile che accada tutto ciò e che ha agito solo dopo la denuncia di un socio straniero, il belga esperto di pastori tedeschi Jan Demeyer. Che poi questo socio abbia attualmente in corso un procedimento disciplinare SV contro di lui, è un altro tema...
Cosa dice ancora l'SV?
Questo caso suscita molti interrogativi. Mostra realmente il quadro morale di una associazione? o sono solo pochi quelli che approfittano delle loro cariche all'interno dell'associazione o delle strutture societarie per loro profitto personale? Quest' episodio è un caso isolato? Oppure è l'attuale struttura societaria a permettere (promuovere) realmente simili abusi? Cosa si potrebbe fare per evitare episodi del genere in futuro? L'SV ha bisogno di una riforma fondamentale? Naturalmente abbiamo contattato l'SV nell'ambito di questa nostra inchiesta e abbiamo posto domande. Tra l'altro, dal momento in cui finisce l'allevamento hobbystico e inizia quello professionale, se il commerciare cani è incompatibile con l'essere socio SV, cosa si pensa delle provvigioni su acquisti di cani, quale posizione si prende per le numerose attuali accuse di nepotismo , se molti giudici sono in realtà solo “degli affaristi” che “si aiutano l'un l'altro per mettere fieno in cascina”, allora, come ci ha dichiarato un alto funzionario SV, “si minano le basi stesse dell'associazione”. Le risposte dell'SV le troverete nel prossimo numero di Wuff.
Note legali- Per tutte le persone nominate in questo articolo vale, sino all'esito dei procedimenti in corso, la presunzione di innocenza.
Nel prossimo numero di Wuff vi anticipiamo che potrete trovare un ulteriore reportage e un dettagliato rendiconto dell'interessante discussione con l'SV. Anche le vostre opinioni saranno ben accette (redaktion@wuff.eu)! Se temete ritorsioni personali vi assicuriamo l'anonimato verso l'esterno sulla base del segreto di redazione a cui siamo tenuti legalmente, il vostro nome o i vostri dati non verranno pubblicati. Tuttavia non verranno prese in considerazione lettere che giungano anonime alla redazione.
Fonti.
Per l'indagine molto corposa di questo reportage sono state utilizzate le seguenti fonti. Alcuni dei nostri informatori che hanno richiesto sulla base del segreto di stampa di restare anonimi temendo possibili ritorsioni personali, non vengono ovviamente nominati in questo elenco.
•Rivista Stern, numero 5/2012
• ARD-Film „Pflegefall Deutscher Schäferhund“ (online anche su YouTube)
• www.bloggen.be/hd/
• www.schaeferhunden.eu (banca dati con pedigree e risultati dei pastori tedeschi.)
• www.csvclub.org (sito web della associazione cinese che tutela il pastore tedesco)
• Atti dei tribunali di Trier und Augsburg e del Tribunale SV Ovest
• Forum di discussione vari
• Siti Web di Allevatori o Associazioni
• Scambi di mail personali tra i protagonisti.
Pubblicato sull'ultimo numero della Rivista mensile WUFF e su Wuff online.