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Ordinanza del Tribunale di Modena depositata il 18.10.2010.

SAS e dintorni. Tutto da rifare.

Ieri presso la Cancelleria del Tribunale di Modena è stata depositata un'ordinanza che determina uno sconvolgimento nell'attuale ordinamento societario.
Sul sito SAS, ad agosto , veniva riportata (non pubblicata integralmente, come potete vedere cliccano qui, ,ma notiziando la decisione) l'ordinanza con cui il magistrato Riccardo Di Pasquale rigettava l'istanza di sospensione delle delibere dell'Assemblea dei soci del 12.12.2009. Sembrava, il ricorso dei 61 soci sulla non validità dell'Assemblea di Pomezia, una questione definitivamente chiusa.
Invece i ricorrenti hanno fatto un'ulteriore, estremo, tentativo, previsto dal nostro ordinamento giudiziario, proponendo un reclamo avverso la decisione del magistrato Di Pasquale, al Collegio del Tribunale di Modena.
Per chiarire, se si propone un'istanza cautelare e il magistrato la rigetta (come accaduto con l'Ordinanza del 9 agosto) i ricorrenti possono ancora "appellarsi" chiedendo un definitivo pronunciamento al Collegio dello stesso Tribunale nel quale è stata emessa l'Ordinanza con esito a loro sfavorevole. Di norma il reclamo non viene nemmeno consigliato dai legali perchè è molto raro che il Collegio del Tribunale contraddica l'operato del proprio magistrato.
Invece, in questa occasione, il Collegio si è espresso a favore dei ricorrenti, sospendendo le delibere assunte dall'Assemblea dei soci tenutasi a Pomezia il 12.12.2009. Tradotto: l'elezione del CDN viene sospesa, come se non avesse avuto luogo e, di conseguenza, non dovrebbero avere validità alcuna anche tutte le deliberazioni assunte da questo consiglio direttivo. Avete capito bene, è come se non ci fossero mai state le votazioni di Pomezia, pertanto non c'è più un CDN e la situazione politica della SAS torna quella antecedente il 12.12.2009, con il CDN decaduto e i 4 consiglieri rimasti in carica con l'impossibilità di deliberare e il solo compito di portare la SAS a nuove votazioni.

Perchè il Collegio del Tribunale ha assunto questa decisione? Verrebbe da dire: noi lo avevamo detto e scritto a chiare lettere. Gli articoli, sul diritto al voto dei nuovi soci 2009, sono dei primi di dicembre e li potete leggere a questo link. Sembrerebbe che il Collegio, contrariamente a quanto espresso da Di Pasquale, abbia chiaramente letto l'assurdità della decisione di non far votare i nuovi soci 2009 e, sulla base di questa decisione, abbia ritenuto di sospendere le delibere assembleari. Tradotto: l'assemblea di Pomezia è viziata dal fatto di non aver permesso il voto ai 1186 nuovi soci approvati l'8 maggio 2009, soci che invece parrebbe, come già a noi era sembrato chiaro all'epoca, ne avessero pieno diritto.
Questa Ordinanza non è un giudizio nel merito. Il giudizio di merito dovrà essere pronunciato (sempre da Di Pasquale) con i tempi della magistratura ordinaria (c'è chi ipotizza 2011, chi addirittura il 2013) Questa Ordinanza stabilisce solo che, cautelativamente, viene sospeso quanto deciso dall'Assemblea dei soci 2009. Ma quest'Ordinanza non è più appellabile, quindi la decisione sulla sospensione dell'Assemblea di Pomezia è definitiva.

Cosa succederà ora in SAS? Si fanno diverse ipotesi. Al momento ci riserviamo di capire quali potrebbero essere le decisioni, anche in relazione a tutto quanto deliberato da gennaio 2010 ad oggi che, stante l'attuale decisione del Tribunale di Modena, è da considerarsi in sospeso al pari del CDN. Il che significa, tanto per fare alcuni esempi pratici, che l'attuale direttore non dovrebbe più essere considerato tale, che gli organismi periferici eletti nel 2010 con il nuovo ROP non dovrebbero considerarsi validi, che i nuovi soci approvati da questo CDN non dovrebbero essere soci ...e via discorrendo.

Su chi abbia oggi diritto ad occuparsi delle questioni societarie, pare non vi siano molti dubbi che si tratti degli ormai famosi "4 consiglieri rimasti in carica" (Pianelli, Venier, Zironi e D'Alonzo) che però sono anche i responsabili della decisione di non far votare i nuovi soci (vedi i nostri articoli di dicembre che riportano i link in merito) . Pertanto soluzione logica potrebbe essere quella di indire velocemente nuove elezioni.

Altro scenario possibile (anche se piuttosto improbabile per i tempi tecnici della magistratura) sarebbe quello di una SAS commissariata (da chi e come non è chiaro) che attenda il giudizio di merito del magistrato Di Pasquale. Ma è ragionevole pensare che Di Pasquale, dopo la decisione del Collegio del Tribunale, possa esprimersi convalidando l'Assemblea di Pomezia? A noi sembra di no.

Nel frattempo, TIM, Telecom, Vodafone, Wind e tutte le compagnie telefoniche ringraziano. Ricomincia la campagna elettorale. I caporali sono già al lavoro.

Noi di Da Hecktor a Rex cercheremo, come al solito, di tenervi informati.

Daniela Dondero e Leandro Falaschetti, 19 ottobre 2010.