Torna a seminario Diegel<<< |
|
Seminario di Gunther Diegel. Criteri di giudizio dei regolamenti WUSV e IPO.
Il 17 e 18 gennaio 2009, la SAS Bassa Atesina ha organizzato un interessante seminario con Gunther Diegel, responsabile dell'addestramento tedesco e mondiale. Diegel, prima ancora di essere un giudice di fama internazionale è stato un conduttore in grado di vincere, con il suo Okar von Kartago, la BSP, il campionato di addestramento in Germania, uno degli appuntamenti sicuramente più importanti e prestigiosi dell'Ud per quanto riguarda il cane da pastore tedesco . Il seminario ha avuto parti più strettamente "tecniche" legate all'applicazione dei criteri di giudizio nelle tre sezioni (pista, obbedienza, difesa) e nello specifico dei singoli esercizi per ogni sezione e un'ampia relazione introduttiva sui criteri generali.
Diegel ha sottolineato l'importanza dell'addestramento, parte integrante della versatilità della razza del pastore tedesco. In quest'ottica lo sport "UD" riveste un fondamentale ruolo anche culturale e i giudici (tutti i giudici, siano essi di allevamento o di prove), sono i primi responsabili del mantenimento e della tutela dello scopo primario dell'associazione di razza: l'allevamento di un cane da utilità secondo i criteri dello standard. L'associazione e, in particolar modo, i responsabili di settore, hanno il dovere di istruire al meglio i propri giudici e di mantenerli costantemente aggiornati, attraverso incontri e seminari. Il giudice deve essere competente, imparziale, incorruttibile e necessita di una formazione sia teorica che pratica, oltre che di grande esperienza. Deve riconoscere l'indole del singolo soggetto, sapere discernere le influenze ambientali, essere al corrente delle teorie sul comportamento e su tutto quanto concerne le tecniche di addestramento. Il giudice ha una grandissima responsabilità nei confronti della razza di cui deve essere, nello svolgimento delle sue mansioni, sempre consapevole.
Il giudice di prove, particolarmente il giudice selezionatore, non deve mai dimenticare che il suo lavoro influenza e indirizza l'allevamento. Importante per un giudice è sapere valutare le doti innate rispetto a quanto viene costruito con l'addestramento, anche se Diegel non manca di sottolineare come le prime esperienze di vita e le influenze ambientali (prime 12-16 settimane) siano fondamentali e si fondano con la predisposizione innata. Perciò allevatori e conduttori devono essere consapevoli dell'importanza di una corretta impostazione sin dai primi momenti di vita del cucciolo.
Diegel sottolinea anche come sia importante osservare i principi etici per la tutela e il rispetto degli animali, tuttavia evidenzia come, dovendo fare i conti con le caratteristiche dei cani, compresi diffidenza ed aggressività, ci si debba scontrare spesso con l'opinione pubblica. Premettendo che un addestramento fatto esclusivamente in evitamento e con una continua attività di costrizione non è tollerabile ("nell'interesse degli animali, del nostro sport e dell'opinione pubblica" ), Diegel tuttavia sottolinea come sia del tutto insensato volere fare credere che un addestramento senza costrizione porti a risultati rilevanti nelle prove. " Per un sensato e corretto addestramento bisogna prima usare le doti naturali ed istintive del cane per poi fissare l’ esercizio attraverso una costrizione individuale e dosata." Il cane deve sempre dimostrare piacere nel lavoro e un grande affiatamento con il proprio conduttore. Un addestramento che bilanci correttamente le doti naturali e la costrizione porta ad avere un cane sicuro e che lavora con gioia.
Per quanto attiene al comportamento del giudice in gara, un buon giudice non può e non deve essere un datore di punteggi, che commenti principalmente gli errori commessi, ma deve in primo luogo assegnare la qualifica e deve anche essere capace di sottolineare tanto i pregi quanto i difetti, cercando di dare indicazioni chiare al conduttore perchè possa migliorare il suo lavoro. La capacità di dare indicazioni deve venire al giudice non da mere conoscenze teoriche, ma dal proprio lavoro praticato con successo.
Diegel passa poi ad analizzare nello specifico quali siano i criteri di giudizio da adottare, dividendo la sua esposizione per le varie sezioni delle prove. Un accenno viene fatto anche alla prova di indifferenza, che precede ogni tipo di valutazione. Diegel, pur chiarendo che cani con un comportamento insicuro e pauroso, così come cani mordaci e nervosi devono essere esclusi. Tuttavia sottolinea come il solo "avvertimento" dato dal cane sotto forma di ringhio di fronte ad una azione "invasiva" del giudice (come il controllo dell'orecchio per il tatuaggio) non sia da penalizzare. Diegel sottolinea tra l'altro come nelle prove IPO non sia previsto toccare il cane nell'indifferenza e precisa come la valutazione dell'indifferenza prosegua per tutta la durata della prova e che è buona norma per il giudice seguire con particolare attenzione quei soggetti che già nella prova di indifferenza si siano mostrati al limite.
Per quanto riguarda gli aiuti dati dai conduttori al cane, Diegel osserva come sia compito del giudice saper valutare correttamente se si tratti di aiuti non determinanti e verificare quando questi siano involontari e dovuti alla tensione del conduttore e quando invece si tratti di aiuti dati scientemente e determinanti per l'esecuzione dell'esercizio. Pare di capire che inviti i giudici a valutare con attenzione il grado di professionalità del conduttore, invitando ad una maggiore tolleranza di fronte e conduttori inesperti alle loro prime esperienze, quando questo tipo di aiuti non vadano a modificare sostanzialmente l'esecuzione dell'esercizio.
Criteri di giudizio:
Sezione A . Pista
Sezione B. Obbedienza
Sezione C. Difesa.
In evidenza:
Diegel segnala alcuni possibili cambi al regolamento che dovrebbero avvenire per il prossimo anno 2010:L'abbassamento del punteggio inerente la tenuta di pista, oggi di 80 punti, che permette ad un cane che non segnali neppure un oggetto, di ottenere la qualifica di Buono.
L'introduzione del comando : "TRASPORT" in sostituzione del "Fuss"; nell'accompagnamento da dietro, in modo tale che l'attenzione del cane sia correttamente concentrata sul figurante e non sul conduttore.
Possibili modifiche riguardanti i lanciati, vista la crescente preoccupazione per la salute dei cani, che spesso si infortunano in questa fase (su questo punto pare di capire tra le righe che Diegel non sia così propenso ad effettuare cambiamenti, come ad esempio l'abolizione delle bastonate o simili...la sua soluzione è l'impiego di figuranti validi, tecnicamente ed atleticamente preparati.)
|
|
|