31 maggio 2011. Riceviamo una commovente lettera inviataci dalla madre di un bimbo autistico che racconta il suo felice incontro con il mondo del Pastore Tedesco. La pubblichiamo perchè riteniamo abbia una valenza generale,che trascende il caso specifico. Il nostro amato pastore tedesco può essere un cane straordinario, a dispetto di quanto a volte raccontano le cronache. Solo una corretta selezione caratteriale permette di conservare quelle caratteristiche originarie di grande equilibrio che rendono unico questo cane. Per questo allevatori e appassionati hanno il dovere di adoperarsi perchè il carattere del pastore tedesco non venga snaturato e messo in secondo piano dagli interessi agonistici. Non ci stancheremo mai di scriverlo.
Siamo una famiglia di Trieste, io e mio marito abbiamo quattro figli di cui uno piccolo di neanche due anni e mezzo. All'inizio di quest'anno gli è stata diagnosticata una gravissima disfunzione del sistema neurologico. Il nostro bambino è autistico. Di autismo si parla poco e se ne sa ancora meno: è un handicap grave e molto invalidante. Ma gli autistici non si “vedono”, non hanno connotatiti fisici a distinguerli dagli altri bambini, anzi sono in genere molto belli. La disfunzione è INCURABILE, è a livello genetico. L'unica forma di intervento per aiutare questi cuccioli meravigliosi è un intervento educativo cognitivo comportamentale.
La cosa che turba fortemente gli autistici è l'espressione delle emozioni: ne provano tantissime (esattamente come noi e forse più) ma non le sanno gestire e ne hanno paura al punto da chiudersi al resto del mondo. Questo genera continue crisi di rabbia ed insoddisfazioni enormi di vita. L'intera esistenza di questi disabili è segnata da enormi drammi emotivi ed immense sofferenze intime inespresse.
Io, mio marito e gli altri nostri figli combattiamo tutti i giorni per aiutare il nostro cucciolo a trovare un modo per dar sfogo a queste espressioni del suo piccolo animo. Le proviamo tutte! Di recente il nostro bambino ha dimostrato interesse per i cani. Ci siamo subito attivati per capire se la cosa fosse positiva e potesse aiutarlo: la sua bravissima neuropsichiatra infantile si è detta favorevole e così è partita la ricerca di un animale adatto alla sua sindrome e compatibile con la sua età. Non doveva essere un cucciolo ma nemmeno un cane vecchio. Giovedì scorso abbiamo trovato in un sito internet un'offerta di cucciolona femmina di pastore tedesco ed abbiamo subito fatto l'ennesima telefonata. Ci ha risposto un uomo che ci ha invitati a vedere l'animale il pomeriggio stesso a Prosecco. Al nostro arrivo ci siamo resi conto di essere in un allevamento ( Allevamento Alpe Adria di Prosecco) e ci è sorto il dubbio che il cane potesse essere in vendita. Da subito abbiamo spiegato le nostre esigenze, il motivo per cui volevamo un cane ed il grande ed imprescindibile bisogno che l'animale fosse equilibrato, mansueto e paziente ( i bambini autistici non riescono facilmente a capire cosa genera il loro modo di interagire). Il titolare dell'allevamento Rino Maestroni ci ha temporaneamente messi al sicuro in un recito ed ha aperto l'enorme gabbia di Erika. Ci si è presentato un cane stupendo! Bellissimo e di evidente alta genealogia selezionata! Sembrava un cane delle pubblicità: un muso perfetto, testa e corpo di un campione di gare!!! Il nostro bambino si è subito emozionato ed ha gioito in modo evidente! Il mio cuore si apriva ed il dramma di un'eventuale spesa imprevista faceva capolino. Erika correva e saltava felice ed esuberante ma una volta avvicinatasi al nostro tesoro si è subito adeguata alla sua portata, lo annusava, lo seguiva amorevolmente e lo leccava con dolcezza. Il quadro che ci si è offerto era davvero commovente ed i due cuccioli insieme hanno toccato il cuore di noi presenti. Poi il bambino ha detto “KA!!” ed io, con il cuore stretto in una morsa emotiva, ho spiegato a Rino che i bambini autistici non riescono a parlare! Per me quella semplice sillaba ha significato la speranza.
Ho detto a Rino che la cucciolona ci interessava e gli ho chiesto se potevamo fare una prova di qualche giorno. Lui si è detto disponibile e con un enorme sorriso di comprensione ed autentico sentimento ha accarezzato entrambi i cuccioli. Ci ha prestato un guinzaglio e dato un enorme sacco di cibo. Quando gli chiesto a quanto vendeva il cane (perchè mi era ormai chiaro che ci trovavamo in un posto in cui tanta professionalità, competenza e impegnato lavoro di selezione aveva un costo non risibile) Rino ha sorriso e con un candore e dolcezza incredibile ha detto “ Per il vostro bambino questo ed altro, non voglio neanche un centesimo, Erika è per il suo sorriso”.
Volevamo condividere con tutti voi questo incommensurabile gesto d'amore che ci è giunto da quest'uomo dal cuore davvero grande e che con questi sentimenti non può che allevare animali stupendi da tutti i punti di vista. Grazie Rino e grazie all'Allevamento Alpe Adria.
Cristina Piva e famiglia