12 dicembre 2009.
Assemblea dei soci per il rinnovo del Consiglio Direttivo Nazionale SAS.
Quinta puntata: Programmi elettorali e candidati.
Abbiamo ricevuto la richiesta di pubblicare un programma elettorale da parte di Antonella Niccolini. Siamo particolarmente lieti che abbia sposato in toto il programma per il CDN da noi proposto su questo sito. Tuttavia, vista l'esistenza di diverse liste elettorali, riteniamo sia corretto concedere lo stesso spazio anche alle altre compagini elettorali che intendessero presentarsi alla prossime votazioni del 12 dicembre. L'unica condizione posta alla Niccolini e che porremo a tutti quelli che volessero utilizzare questo sito per la loro propaganda elettorale, è quella di indicare il programma, i nomi dei candidati e di fornire la risposta a 5 nostre domande.
Chi volesse contattarci può farlo o telefonicamente o inviando una mail a info@canepastoretedesco.info
Daniela Dondero e Leandro Falaschetti, 20 novembre 2009
La Proposta elettorale di Antonella Niccolini. (inviata alla redazione il 17.11.2009)
Scagli la prima pietra chi è senza peccato.
Abbiamo, nel tempo, perso di vista il vero obiettivo della storia di questo viaggio che ci accomuna, abbiamo perso la passione, la motivazione vera, la sportività.
L'ambiente, ormai saturo di contorsionisti del sistema, ci sta portando fuori da tutti i canoni.
Non riesco più a vedere negli occhi della maggior parte dei soci quella luce di passione che dovrebbe rappresentarci.
Il business ha trasformato tutto in una grande Bufala e il mondo SAS è pieno di avvoltoi che tutto fanno tranne il bene della razza.
I soci sono stati lasciati soli per troppo tempo creando delle grandi lacune.
Abbiamo allevatori che non conoscono lo standard e i relativi difetti da squalifica,
abbiamo giudici che si comportano come esseri supremi,
abbiamo organismi fatti da ragnatele così intricate che oggi, per farsi ascoltare, dobbiamo quasi ricorrere alla magistratura.
La SAS, che dovrebbe essere l'organo ufficiale divulgatore e preposto a tutelare la razza, è stata governata da chi si è preoccupato di occultare, a pro di taluni, i veri problemi.
La violazione delle regole, un tempo limitata a casi sporadici e comunque fatta con la cognizione di “commettere un reato” (di cui ci si doveva vergognare e che si doveva nascondere), è diventata così frequente da sembrare la normalità. Nessuno si scandalizza, nessuno si indigna. Nemmeno quei pochi che fanno le cose in regola.
E' ora di dire basta, per il bene del nostro pastore tedesco.
Nessuno di noi è innocente. Chi ha fatto brevetti e selezioni, chi ha assistito senza parlare.
Ma si può, si deve, seriamente, voltare pagina.
Si scherzava, non molto tempo fa, tra amici soci SAS, sulla possibilità di fare una lista di sole donne. In realtà è stato già abbastanza difficile trovare 12 nomi di persone serie e non corrotte.
Ma vorrei farvi notare che, per una donna, avere una posizione di rilievo in SAS può essere molto impegnativo e difficile.
Però, da quello scherzo iniziale, è maturata in me la consapevolezza che lamentarsi delle cose senza fare nulla non serve.
Ho letto su questo sito un programma per il CDN. Un programma di quelli che, a leggerlo, si dice: bellissimo, ma irrealizzabile. Invece trovo che sia un programma serio e facile a farsi.
Purchè ci siano persone disposte a lavorare per la SAS e il pastore tedesco e non per i propri interessi. Per una che vive di cani, sposare questo programma potrebbe sembrare strano e non adatto agli addetti ai lavori, ma il mio pensiero è: vendete pure i cani in tutto il mondo, purchè vendiate un prodotto DOC, salvaguardando l'apposizione del marchio SAS.
Così, partendo da quel programma e dalle semplici idee per migliorare la SAS che mi venivano in mente, ho provato a buttare giù una lista e a contattare alcune persone. Tutti mi hanno ascoltata, tutti hanno condiviso le mie idee (regole chiare e valide per tutti). Qualcuno mi ha detto che era una battaglia persa, altri che “sì ma....”, qualcuno mi ha ricordato che, in SAS, “tutti vogliono le regole, ma fuori dalla loro porta”. Alla fine qualcuno ci ha creduto e ha deciso di affiancarmi in questa “follia”.
La nostra lista sarà ai più una lista di nomi sconosciuti, non per niente l'abbiamo chiamata: “POVERI, MA BELLI”.
La nostra forza sta nel non avere altre ambizioni se non quella di dimostrare che esiste una SAS che vuole le regole, il rispetto e la tutela del pastore tedesco.
Una SAS che vuole dire basta ai trucchi, ai sistemi clientelari, alla politica della peggior specie.
Ho sempre ritenuto che l'errore umano possa e debba avere una seconda chance, ma che le manipolazioni, i sotterfugi, i soprusi debbano aver fine.
Tutti coloro che, sino ad oggi, sono riusciti ad entrare nella rosa dei consiglieri, una volta raggiunta la poltrona, si sono troppo spesso dimenticati di avere mai tenuto un guinzaglio in mano, ammesso anche che lo abbiano tenuto.
Per questo nasce (forse) questa lista. Una lista che non chiederà deleghe, che non cercherà di raccogliere sostenitori per poi confluire nelle liste dei potenti. Noi, ai potenti, poniamo le nostre condizioni e il nostro programma. E con le nostre idee guarderemo in faccia i soci SAS in assemblea e, alla fine, conteremo quanti di loro saranno capaci di credere ancora in una SAS davvero diversa da quella di oggi.
Queste sono, in ordine alfabetico, le persone che io, ad oggi, ho contattato:
Amendola Antonio presidente di sezione, espositore, proprietario di soggetti di rilievo. Segni particolari: una tenacia ed una capacità di opporsi ai potenti non comune. Aver fatto personalmente il primo brevetto di Wafa con il giudice Carnicella.
Amistani Luciano: responsabile dell'addestramento del Trentino Alto Adige. Figurante ufficiale SAS. Segni particolari: rappresenta una regione che incarna il vero spirito associativo. Ha l'intelligenza di capire che le lavorazioni si devono adeguare al cane, aprendosi anche a nuovi metodi di addestramento.
Bessega Mariarosa: presidente SAS Montichiari. Conoscitrice sia del settore addestramento che di quello dell'allevamento. Segni particolari: anteporre alla voglia di apparire il lavoro concreto.
Buttò Gianni: Ex-presidente SAS Bassa Friulana. Segni particolari: straordinarie doti organizzative, rispetto dei regolamenti, una corretta visione di come dovrebbe funzionare il mondo SAS.
Chessa Gianni: addestratore cinofilo riconosciuto dall'ENCI, collabora attivamente con l'università di Sassari nei progetti di Pet Teraphy. Attualmente responsabile addestramento della sezione SAS Sassari, ha ricoperto anche il ruolo di Presidente Regionale della Sardegna. Segni particolari: aver condotto con ottimi risultati un soggetto di linee da bellezza in numerose gare di terzo brevetto
Chicchiricchi Pasquale: allevatore con affisso di Poggio Morello, è riuscito sin dalle prime cucciolate ad ottenere importanti risultati. Segni particolari: una visione completa del cane, settore lavoro compreso.
Del Borgo Lino: un'istituzione nelle organizzazioni delle manifestazioni SAS. Segni particolari: un uomo di grande buonsenso. Dote quanto mai rara nel mondo SAS.
Ferraro Vincenzo: allevatore con affisso di Shebiza. Proprietario dell'indimenticato Yen dell'Onda di Rial. Segni particolari: Grande appassionato e conoscitore della razza.
Galastri Stefano: allevatore con affisso vom Webachtal. Segni particolari: grandissimo esperto di informatica e gestione aziendale. Intelligenza e capacità organizzative.
Landolfi Giulio: figurante ufficiale SAS, responsabile settore addestramento sia sezionale che regionale. Segni particolari: aver creato un buon gruppo di lavoro in sezione, con diversi giovani. Disponibile alle “contaminazioni” tra i due settori, addestramento e allevamento.
Maestroni Vittorio: allevatore con affisso Alpe Adria, con cui ha ottenuto importanti successi. Allievo giudice SAS. Ha ricoperto la carica di consigliere nazionale, di responsabile nazionale del settore giovanile, ha fatto parte del comitato tecnico.Segni particolari: attenzione ai regolamenti, equilibrio, contatti con il mondo dell'agility.
Vandelli Rita: appassionata del settore lavoro, conduttrice sia ai Campionati Nati e Allevati che al Campionato SAS di Addestramento. Medico veterinario. Segni particolari: anche lei un socio lavoratore. La si vede spessissimo nel suo ruolo professionale a diverse manifestazioni SAS, sempre disponibile e gentile con tutti.
Come spiegavo prima, non tutti hanno dato la loro adesione, alcuni mi hanno risposto che ci penseranno, alcuni hanno detto subito di no.
Quindi dovrò cercare ancora. Mi piacerebbe trovare qualcuno anche da regioni che in questa mia lista non sono rappresentate, come la Puglia o la Sicilia.
Chi fosse interessato ad una lista che sicuramente non avrà chance di vincere ma vuole essere un segnale forte e concreto che esiste una volontà dei soci di riprendersi la SAS può contattarmi a questo indirizzo mail: turboland@email.it. “La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta.”(T.Adorno)
A breve vi farò sapere anche i nomi dei componenti del Comitato Tecnico, dei Responsabili di settore e delle altre cariche (Presidente Collegio Probiviri, Sindaci, Giudice Istruttore )
"Solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di cambiare il mondo, possono cambiarlo davvero." ( Anonimo)
Antonella Niccolini, socio SAS dal 1979.
Le 5 domande della Redazione di Da Hecktor a Rex:
1)Quale sarà la prima cosa che farete, se verrete eletti?
2)Come affronterete la “questione morale”?
3)Come affronterete il problema concatenato Statuto e rapporti ENCI ?
4)Come farete a reperire i fondi per attuare il vostro programma?
5)Ammesso che l'Enci lo permetta, una volta modificati i criteri di votazione, considerereste concluso il vostro mandato o continuereste fino al completamento del programma?
Le risposte (inviate alla redazione il 20.11.2009)
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Creare un tavolo di discussione con l'ENCI per una variazione dello Statuto sociale.
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Fermo restando che nessuno può scagliare la prima pietra riteniamo sia possibile, tramite controlli e con l'aiuto della parte sana della SAS, intraprendere un percorso che renda conveniente stare nelle regole e penalizzante starne fuori.
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Sviluppando e approfondendo il dibattito con l'ENCI iniziato per la revisione dello Statuto.
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Il nostro programma non ha bisogno di fondi particolari. La riorganizzazione degli uffici, con il miglioramento dei supporti telematici porterà, a parità di costo, la possibilità di emettere un domani un pedigree sociale. La riorganizzazione delle sezioni e il maggior impatto mediatico della SAS porterà maggiori entrate date dall'incremento del numero dei tesserati e minori costi per i soci i quali, anche per i brevetti, potranno trovare in sezione le professionalità a costi quasi zero. Unico costo reale una tantum verrebbe ad essere quello delle videocamere obbligatorie nelle selezioni che saranno date in gestione alle regioni.
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Io credo che sia giusto, se si crede in un programma, fare tutto il possibile per realizzarlo al meglio. Cambiare il sistema di voto è fondamentale, ma è anche importante cambiare la mentalità del popolo SAS. Abbiamo tante idee per migliorare e riportare la SAS al suo compito principale, quindi credo sarebbe corretto continuare sino alla fine del mandato.
Antonella Niccolini. |