back Modifiche ai Regolamenti vigenti e delibere di CDN. Propaganda da miniculpop, leggende metropolitane, preveggenze e cambiamenti concreti.

La nuova gestione SAS ha subito messo mano ai Regolamenti (Allievi giudici, Raduni e Campionati, Prova di Selezione).
Sostanzialmente si è tornati ai regolamenti già esistenti sino al 2007 (vale a dire i regolamenti fatti dal CDN 2000-2007, sempre a guida Musolino)
I cambiamenti, anche rispetto alla gestione verpelliana, non sono poi molti. Ad esempio è una leggenda metropolitana che sia da attribuire a questo CDN l'innovazione di vietare la presentazione da fermo dei cani con l'aiuto del conduttore (l'articolo era stato introdotto nel 2006, mai abrogato e mai rispettato, da nessuna gestione, né da quella che lo aveva promulgato, né da quella che lo aveva fatto proprio).
Il Presidente Musolino, si è premurato di fare un comunicato sul sito ufficiale perchè, cito testualmente, ha “deciso di inaugurare un nuovo modo di spiegare a tutti le motivazioni che sono alla base delle scelte oggetto delle delibere del Consiglio”. Bene, evviva la stagione della trasparenza. Ma lo è veramente? Musolino dice che, per ovvi motivi di brevità, non può certo approfondire tutto, ma si limita a spiegare le delibere che prevede infiammeranno il dibattito tra i soci.

Del resto non ci saremmo certamente aspettati spiegazioni sui provvedimenti disciplinari (troppi e alcuni criticabili nella forma, quanto meno a tenere presente che, per statuto, denuce ed esposti devono essere presentati entro tre mesi da quando sono avvenuti i fatti o da quando se ne è venuti a conoscenza) ed ha ragione Musolino quando ritiene che ai soci non interessino, ad esempio le questioni riguardanti il bilancio SAS (ma noi, che non siamo soci, la domanda ce la siamo posta, viste anche le gravi sospensioni cautelative dall'esercizio dei diritti sociali dei due componenti del collegio sindacale del CDN a guida Verpelli. Se vi interessa leggete l'articolo: Bilancio SAS 2008, desaparecido?)

E nemmeno ci aspettiamo spiegazioni riguardo alle querelle CELEMASCHE – FSA che, a leggere i nomi dei veterinari inseriti nella commissione di allevamento (Piccinini, Asnaghi, Pedrani e Donati, dovrebbero essere tutti veterinari della CELEMASCHE) sembra destinata a tornare di attualità (con il corollario che, se la neo dirigenza ENCI sarà favorevole alla SAS, come potrebbe essere una dirigenza ENCI guidata, di persona o per interposta persona, da Pezzano la cosa non avrà alcuna ripercussione. In caso di una dirigenza ENCI di segno politico opposto o comunque con Vezzoni (capo della FSA), di persona o per interposta persona, tra i consiglieri ENCI, ci potrebbero essere problemi.

Così, atteniamoci agli argomenti su cui il Presidente Musolino si degna di dare spiegazioni. Provate a leggere, se avete voglia e tempo e ritenete interessante farvi un'idea. Cliccando sui vari titoli si aprirà il testo completo.

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Modifica del regolamento di selezione e reintroduzione dell’obbligo di Riselezione

Questo era un argomento tra i pochi spiegati in modo abbastanza dettagliato anche nel verbale del CDN del 16 gennaio. Ma, si capisce, che, mettere in evidenza le defaiallance della precedente gestione sia un buon gioco politico. Un'unica domanda, letti i documenti allegati. Ma, a fronte della risposta della SV protocollata il 12 settembre 2007 la SAS non ha ulteriormente scritto all'SV? Se la risposta è no, allora davvero l'operato del direttore dell'epoca (e dei direttori che lo hanno sostituito) è quantomeno criticabile.
Due note a margine:
1)La famigerata delibera 73, che Musolino si premura di abolire velocemente, ritornando al vecchio regolamento di selezione, fu proposta dall'allora consigliere Michele Pianelli che, attualmente, è consigliere, coordinatore del responsabile dell'allevamento, componente del comitato esecutivo. E fu votata all'unanimità da tutti i consiglieri presenti, compreso naturalmente l'attuale vicepresidente SAS Venier. Certo che, considerando i nomi presenti nel CDN attuale, stupisce che il Presidente Musolino abbia proposto Pianelli e Venier per ruoli importanti, pur sapendo di quali leggerezze erano stati responsabili.
2)L'SV ai cani di allevamento italiano, figli di genitori selezionati, ha sempre chiesto, per la presentazione alla Siegerschau, la selezione dei genitori, ma non si è mai premurata di controllare se i genitori fossero stati o meno riselezionati a vita e nemmeno se tale selezione fosse posteriore rispetto alla data di nascita del cane.
Max della Loggia dei Mercanti fu proclamato Auslese senza che la nonna fosse selezionata. (a proposito, nel nuovo regolamento di Campionato SAS vi è l'obbligo, per ottenere il titolo di Auslese che non solo siano selezionati i genitori, ma anche i nonni)
L'impressione è che ci sia stato un equivoco nella comunicazione, piuttosto che un reale problema. Luciano Musolino dovrebbe saperlo benissimo e, se così fosse, fingerebbe di non saperlo.

Proroga allievi giudici

Chiarissima e condivisibile anche questa decisione. Noi stessi ricordiamo di averne più volte parlato con dirigenti SAS nel 2007, suggerendo questo tipo di soluzione di “emergenza” per consentire di organizzare i raduni sezionali, linfa vitale per le sezioni (noi avremmo anche un'idea del sezionale non proprio convergente con quella attuale, ad esempio, a nostro avviso sarebbe da proibire la partecipazione al sezionale dei cani titolati).
Quello che Musolino non spiega è il ritorno al vecchio regolamento per allievi giudici. Anzi, leggendo il verbale del CDN del 16 gennaio si legge testualmente “Viene esaminato il Regolamento per Allievi Giudici come proposto dal Comitato, in parziale modifica del Regolamento approvato nel 2006”. Quasi il regolamento approvato nel 2007 (all'unanimità, compresi i consiglieri Pianelli e Venier) non sia nemmeno esistito. Tanto per informazione, se volete farvi un'idea delle differenze, questo è il regolamento appena approvato e questo è quello in vigore sino al 16.01.2010 (purtroppo non abbiamo salvato la pagina con il regolamento per allievi di addestramento che ci pare prevedesse solo un cane preparato e condotto personalmente in tutti e tre i gradi di brevetto). La cosa che più salta all'occhio è la totale dimenticanza (requisito che riguarda tutti i regolamenti ENCI e nessuno dei regolamenti SV, a cui Musolino si è sempre direttamente ispirato) dei requisiti di moralità:
Non essere stato colpito da provvedimenti di sospensione dell'attività cinotecnica, per più di due anni ed in ogni caso sia trascorso almeno un anno dalla scadenza della sanzione;
Non avere pendenze economiche nei confronti dell'Associazione;
Mostrare "idoneità morale" mediante l'esibizione di certificato penale aggiornato;
Non avere subito condanne penali con provvedimento di detenzione;

Nota a margine: con il Regolamento “fantasma” del 2007 sono stati organizzati dei corsi sia per allievi giudici di allevamento, che di addestramento e, per quanto riguarda l'allevamento, si sono tenuti degli esami teorici con due candidati che hanno superato la prova e effettuato già alcuni assistentati. Come si comporterà il nuovo CDN con questi candidati e con coloro che hanno partecipato ai corsi?

Modifica dei Regolamenti di Campionato e Raduni

Musolino illustra alcune modifiche. Le condividiamo in toto, anzi ne abbiamo anche scritto in più occasioni anche sulle pagine di questa rivista (assurdità dei titoli di Promessa e Speranza, scarso rilievo zootecnico delle classi Juniores e Cuccioloni, abolizione della classe Baby, chiarezza sui requisiti per il titolo di Auslese). Qualche perplessità sulla decisione di far girare in contemporanea le classi minori, in quanto il rischio concreto è che il piccolo espositore si trovi in difficoltà a presentare più soggetti e gli sia del tutto preclusa la possibilità di usufruire di un presentatore blasonato.
Sui regolamenti perfettamente corretto l'aver precisato sostituendo il termine “riproduttori” con il termine “stalloni” che chiarisce in modo definitivo che il requisito di avere al momento dell'accoppiamento il primo brevetto, DNA, esenzione displasie, qualifica di MB in esposizione, riguarda solo i padri e non le madri. Si sono dimenticati invece di sostituire il termine “iscritti” al gruppo di riproduzione con “presentati” nel gruppo di riproduzione.
Altrettanto corretto l'aver chiarito come devono essere considerati i cani in classe lavoro che falliscono la prova caratteriale.
Ma....c'è un piccolissimo ma.
Cosa si è dimenticato di dire il Presidente, rispetto alle modifiche operate sul regolamento di campionato e dei raduni?
I due regolamenti, quello dei raduni in vigore dal 2006 e quello di Campionato con le varie modifiche effettuate dai vari CDN, sono stati riuniti in un'unico documento.
In questa unificazione sono spariti alcuni articoli o parti di articoli dal regolamento di Campionato, mentre è stato esteso a tutti i raduni SAS un articolo precedentemente riferito al solo Campionato. Vediamoli nel dettaglio perchè appaiono piuttosto interessanti:
a) Sparisce una precisazione precedentemente inserita nell'articolo 1 del vecchio regolamento del Campionato di Allevamento. Esattamente si tratta di questa frase: "Le eventuali cessioni ad altro proprietario saranno considerate valide solo se vidimate dai competenti organismi della nazione di appartenenza del nuovo proprietario."
Certo, può trattarsi di una banale dimenticanza.
Però occorre ricordare, a chi non lo sapesse, che l' Sv non vidima i passaggi di proprietà sul pedigree come fa l'ENCI. A comprovare i passaggi di proprietà, non sono le semplici firme sul pedigree, bensì gli Eigentumwechsel (passaggi di proprietà), moduli in cui il vecchio proprietario dichiara a chi ha ceduto il cane. Tali passaggi di proprietà sono obbligatori e devono essere inviati all'SV che li inserisce nella propria banca dati. L'SV non comunica all'ENCI gli Eigentumwechsel, per cui può accadere che un cane italiano risulti per l'ENCI di proprietà italiana, mentre per l'SV sia di proprietà tedesca. Qualche volta questa discrepanza è stata utilizzata per cambiare a proprio uso e consumo la reale proprietà di un cane. E questo Luciano lo sa perfettamente.
b) Scompare l'articolo 15 del Regolamento di Campionato. Ecco cosa stabiliva l'articolo 15:
“Le classi lavoro saranno sempre giudicate da Giudici Selezionatori“.
Dimenticanza anche questa o precisa scelta? Di certo, al momento attuale temiamo (e ce ne dispiace) che l'attuale presidente non abbia alcuna intenzione di giudicare le classi lavoro, trovando, come nel precedente settenato, molto più produttivo dare direttive che mettersi personalmente in gioco. Però, nel caso volesse farlo, non essendo selezionatore, con l'articolo 15 in vigore non avrebbe potuto .
Piccola nota: Il regolamento per diventare selezionatori prevede che l'aspirante giudice abbia giudicato, nei tre anni precedenti la domanda, almeno tre raduni SAS l'anno. Musolino ha giudicato due raduni nel 2007 (Sas del Sannio e Sas Bergamo), due nel 2008 (Sas Pisa e Sas Veretium) e uno nel 2009 (SAS Regione Calabria).
Oddio, anche il regolamento per diventare selezionatori, Bricchi docet (vedi delibera del CDN a guida Verpelli che ha modificato le modalità riguardanti il numero di assistentati), si può sempre modificare.
c) Questo invece l'articolo, presente nel regolamento di Campionato, esteso anche ai raduni:
"Sono ammessi alla manifestazione soltanto i cani riportati all'interno del catalogo che:
1.2.2 Siano cani di razza Pastore Tedesco di cui i proprietari risultino soci SAS per l'anno in corso, o soci d'altra associazione affiliata alla WUSV.

In pratica si estende l'obbligo di tesseramento alla SAS anche per partecipare ai Raduni.
Senza entrare nel merito del provvedimento, vorremmo far notare un piccolo particolare non insignificante.
I raduni SAS sono raduni ENCI. Ed è paradossale che un socio ENCI non possa partecipare ad un raduno organizzato sì dalla SAS e riservato ai pastori tedeschi, ma che è, a tutti gli effetti, un raduno ENCI.
Occorre poi dire che l'ENCI stesso permette la partecipazione, alle gare ENCI, anche ai non soci. I non soci devono pagare una quota d'iscrizione più alta di quella che pagano i soci.
Non credo che l'ENCI possa , se legge con attenzione, accettare questo passo dell'attuale regolamento dei raduni SAS.
Piccola nota: ma, con lo Statuto SAS vigente, non è forse vero che tutti i regolamenti, devono essere sottoposti all'approvazione dell'ENCI?

Località di svolgimento del Campionato di Allevamento a Bagnolo in Piano

E' un po' strana la spiegazione data dal Presidente riguardo alla scelta della località in cui avrà luogo il Campionato di Allevamento 2010.
Nel verbale del CDN del 21 dicembre si legge:
"Il Presidente propone di fissare le date del Campionato Nazionale di Allevamento e di Addestramento.
Propone la data del 24, 25 e 26 settembre 2010 per il Campionato di Allevamento e la data del 8, 9 e 10 ottobre 2010 per il Campionato di Addestramento, e che i luoghi vengano proposti dai responsabili Allevamento e Addestramento.
Il Consiglio all’unanimità
Delibera n. 15/12-09:
di fissare la data del Campionato Nazionale di Allevamento per il 24, 25 e 26 settembre 2010 ed la data del Campionato Nazionale di Addestramento per l’8, 9 e 10 ottobre 2010, dando mandato ai responsabili di Allevamento e Addestramento di ricercare la sede idonea.
"
Quindi, a quanto capiamo noi, i due responsabili avevano il compito di adoperarsi per trovare la località del campionato. Dopo di che ci saremo aspettati, nel successivo verbale, le eventuali proposte dei due responsabili. Invece, nel verbale del CDN del 16, si legge:
"Il Presidente illustra le disponibilità pervenute per l’organizzazione del Campionato Di Allevamento.
Il CDN, dopo ampia discussione, all’unanimità
Delibera n. 11/01-10:
Di organizzare il Campionato sociale di Allevamento nella Regione Emilia Romagna in località Bagnolo in Piano, con responsabilità organizzativa della Sede Centrale che si avvarrà della collaborazione della Regione".

Oggi, sul sito SAS, il Presidente scrive: "considerato che nessuna richiesta è pervenuta".
Ora, è un po' assurdo che pervenissero, a gennaio, delle richieste, specie dopo aver letto del mandato dato ai due responsabili di settore.
Premesso che anche la Regione Emilia Romagna non è stata contatta da nessuno, la scelta della località è una questione di lana caprina. Forse Musolino avrebbe potuto essere più chiaro. In fondo i soci SAS sono sufficientemente pragmatici da capire che la disponibilità di un impianto sportivo, per quanto forse un po' piccolo per la manifestazione, ma comunque già testato, a COSTO ZERO, sia assolutamente da prendere in considerazione. Nel 2006 il socio Roberto Scartani (allevatore con affisso delle Terre Matildiche) si prodigò con le autorità di Bagnolo per ottenere la struttura praticamente a costi irrisori, tanto che quel bilancio di campionato registrò una voce di attivo piuttosto importante, anche grazie al risparmio effettuato sull'affitto della struttura, oltre che per l'onestà degli organizzatori. Questa è la vera e reale motivazione della scelta di Bagnolo. Una motivazione prevalentemente economica. Inoltre organizzare un campionato non è cosa da poco e ci vogliono tempi lunghi. Tuttavia noi avremmo fortemente apprezzato si fossero premiati i soci del sud, scegliendo una località a loro più vicina, anche se con costi più alti. Ma per farlo occorreva tra l'altro non avere la smania, per ragioni politiche, di voler dare un segnale di efficienza a tutti i costi.

Ultima ora. Il rinnovo dei consigli sezionali e regionali, ovvero "il vecchio lupo perde il pelo ma non il vizio"

Leggiamo oggi (2 febbraio) sul sito SAS il comunicato, a firma del Direttore Roman, alle sezioni e regioni SAS. In questo comunicato si avvisa che i CdS (Consigli di Sezione) rimarranno in carica sino a tutto il 16.02.2010 e dovranno essere rinnovati entro e non oltre il 31.03.2010, mentre i CdR (Consigli Direttivi Regionali) resteranno in carica sino al 31.03.2010 e dovranno essere ricomposti entro e non oltre il 15.04.2010. Non viene data, in merito, alcuna spiegazione ai soci (con buona pace della tanto auspicata trasparenza). Nelle recenti riunioni con i responsabili è stato detto che i rinnovi dei consigli degli organismi periferici si devono fare “per adeguare la scadenza dei consigli sezionali e regionali a quello nazionale”.
Ora, ma non è una decisione arbitraria, considerando che gli organismi periferici, se regolamente eletti, hanno una loro naturale scadenza stabilita dall'attuale ROP (Regolamento Organismi Periferici)? O forse l'attuale CDN ha modificato anche questo regolamento, senza farne sapere nulla ai soci o meglio senza deliberarlo? (Nel Comunicato di Roman si cita un articolo 61 che, nel ROP in vigore attualmente, non esiste e si parla di "nuovo" Regolamento degli Organismi Periferici)
Ma, soprattutto, com'è possibile che siano state prese decisioni riguardanti lo scioglimento dei consigli direttivi degli organismi periferici SENZA DELIBERA di CDN? Eppure, nei due verbali pubblicati non vi è alcun accenno alla questione. Anche la suddivisione delle Regioni (Campania, Emilia Romagna, Sicilia, Lombardia) riunificate con la gestione Verpelli e con i Consigli Direttivi regolarmente eletti nel 2009, da chi è stata decisa? Dal CDN non sembrerebbe proprio e il Direttore non ha certo il potere di farlo. In questo CDN c'è la nuova figura del Responsabile dei rapporti sociali e organismi
periferici, questa non avrebbe dovuto essere questione di sua competenza? Tutta la vicenda ricorda un po' il cambio di calendario delle prove di selezione operato dal neoinsediato consiglio di Verpelli, per il quale fu necessaria una delibera Presidenziale. Forse anche Musolino si avvarrà di una delibera presidenziale per giustificare la pubblicazione di un comunicato del Direttore contenente questioni mai deliberate dal CDN?
Tornando nel merito della questione poi, come si adegua un CDN eletto ed insediatosi nel 2009 se si fanno votazioni degli organismi periferici nel 2010? Non vorremmo, visti i precedenti di questa dirigenza, che poi, con qualche strano escamotage, anche questa volta si riuscisse nell'impresa di organizzare 4 Campionati invece dei canonici 3 (o quantomeno di deciderne località e giurie).
Certo, se, come detto in campagna elettorale, ci sarà da parte di questa dirigenza, la proposta di una modifica statutaria per cambiare il sistema di voto, istituendo il voto regionale, il controllo politico degli organismi periferici potrebbe avere una valenza importante.
E' anche abbastanza ovvio che, in questo momento, con una dirigenza a guida Musolino, i soci SAS, in caso di votazioni sia nelle sezioni che, soprattutto, nelle regioni, potrebbero essere maggiormente orientati a scegliere dei rappresentati in accordo o almeno neutrali rispetto al governo centrale, piutttosto che scegliere degli oppositori politici.
Tutto questo ammesso e non concesso che non intervengano decisioni della magistratura che rimandino la SAS a nuove votazioni (la questione ricorsi sembrerebbe, anche per ammissione della stessa dirigenza in carica, ancora aperta)

Ma tanto, ai soci SAS, così come non interessava la vicenda Statuto, poco importa delle questioni di principio, delle violazioni ai regolamenti e delle strumentalizzazioni a fini politici.

Il 12 ci sarà un CDN per decidere la giuria, che è una delle cose che più paiono scuotere i soci.


L'importante, poi, è poter dire che, almeno, questa volta, i treni arrivano in orario.

Daniela Dondero e Leandro Falaschetti, 1/2 febbraio 2010