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Milano, 30 aprile. L' ENCI invia a tutti i giudici di prove e ai giudici di esposizione abilitati alla razza Pastore Tedesco una lettera che ha per oggetto: Regolamento Aspiranti Allievi Giudici SAS.
Cosa comunica l'ENCI ai giudici? Comunica la deliberazione assunta dal Consiglio Direttivo dell'ENCI in data 31 marzo 2012, dopo aver recepito le indicazioni del Comitato Consultivo degli Esperti del 26 gennaio.
Cosa ha deciso il Consiglio Direttivo ENCI? Ha deliberato, citiamo testualmente, " l' impossibilità di concedere affiancamenti nel corso dell'espletamento della funzione giudicante se non alle persone espressamente e nominativamente autorizzate dall'ENCI"
A leggere questa decisione sembrerebbe proprio che l'ENCI voglia impedire che si svolgano gli assistentati per gli aspiranti allievi giudici SAS. L' ENCI non può proibire alla SAS di formare allievi giudici, non li riconosce, così come non riconosce i sezionali, ma non può vietarli, trattandosi di regolamenti interni alla SAS. Però può proibire che, nell'ambito delle prove di lavoro e dei raduni nazionali (che sono prove ENCI), vengano effettuati assistentati da parte di persone che non sono autorizzate dall'ENCI.
Strana, questa decisione, perchè di allievi giudici la SAS ne ha sempre fatti e l'ENCI non ha mai ritenuto di dire nulla. Anzi, nulla ha avuto da ridire quando il più celebre degli allievi giudici SAS, l'allora responsabile allevamento Luciano Musolino, è diventato giudice SV bypassando i regolamenti.
Cos'è cambiato? Non lo possiamo sapere. La politica ENCI non è cambiata e l'attuale dirigenza SAS ha sempre lo stesso peso e gli stessi, potenti, padrini.
Forse il presidente SAS, dimentico dell'abberrante Statuto che impose ai soci, ultimamente ha preso alcune decisioni in autonomia, quasi la SAS non fosse, nei fatti, totalmente dipendente dall'ENCI: la delibera sull'obbligo di essere soci SAS per partecipare ai Raduni, la scelta dei magnifici sette (per la quale l'ENCI ha ricevuto diverse proteste da soci SAS e ENCI), la questione peloni (con l'atteggiamento ostruzionista di Musolino che ha cercato di evitare la partecipazione dei soggetti a pelo lungo alle esposizioni SAS, in violazione di quanto stabilito con la modifica dello standard da SV e FCI ), la diatriba con la Celemasche - questione non da poco, visto che la Celemasche ha, in una lettera spedita ai propri veterinari, accusato la dirigenza SAS di, citiamo testualmente, "pressioni e ripetute sollecitazioni ad adottare per i cani da pastore tedesco criteri di giudizio più benevoli (per la lettura delle displasie n.d.r.) rispetto a quelli che FCI ed ENCI ci impongono di rispettare". Commentando che "e’ davvero eticamente scorretto e contro il miglioramento zootecnico adottare un giudizio “preferenziale” solo per aumentare il numero dei cani “ufficialmente esenti” e la relativa compravendita degli stessi !!".
Sulla questione Celemasche la SAS, nell'ultimo CDN, ha dato mandato all'avvocato Prastaro "di agire nei confronti della Celemasche per la diffamazione perpetrata con la missiva diretta ai veterinari". Vedremo come si concluderà la vicenda.
Sulla questione "peloni" l'ENCI sembra aver sostenuto le argomentazioni (invero da mirror climbling) del presidente SAS e ha appena effettuato un incontro obbligatorio per tutti gli esperti giudici di esposizione abilitati a giudicare il pastore tedesco sulla questione che ha avuto come relatori proprio Luciano Musolino e Clemens Lux.
Sui "magnifici sette" tutto tace.
Sulla questione "partecipazione ai non soci" la SAS ha fatto repentina marcia indietro, inserendo una differenza di prezzo per l'iscrizione ai raduni tra soci SAS e non soci SAS (quindi di fatto annullando la precedente delibera, anche se non lo hanno scritto a chiare lettere).
Ma per quale motivo l'ENCI si è accanita sulla questione aspiranti allievi giudici, invece che su alcune di queste vicende?
Leggiamo, nell'ultimo verbale del CDN SAS, questo passaggio: Il Presidente inizia la riunione facendo presente che è un momento storico in cui la SAS deve
affrontare diverse sfide anche per cambiare la società e farla diventare un modello in Italia ed all’estero. In tal senso, prima di esaminare tutti gli argomenti all’O.d.g., chiede al CDN la massima coesione e la massima unità di intenti per far fronte alle importanti questioni che la SAS dovrà affrontare e per fare quel salto qualitativo che da tempo auspica e che è stato molte volte oggetto di propositi del CDN. Di norma sembrerebbe semplicemente un richiamo a modernizzare la società (nel verbale c'è anche un riferimento alla ricerca di una nuova sede e a una riorganizzazione degli uffici)...ma se fosse invece un richiamo al vecchio progetto (precedente però l'approvazione dello sciagurato Statuto) di avvicinare la SAS alla WUSV? Musolino fece tutti i regolamenti, compreso quello per gli aspiranti allievi giudici, traducendo alla lettera i regolamenti SV. L'intento era quello di portare gli allievi giudici ad avere tutti i requisiti richiesti per divenire giudice SV. Oggi la situazione, con le modifiche dello statuto WUSV, sarebbe ancora più semplice da realizzare. Lo Statuto WUSV prevede la possibilità di creare giudici WUSV per tutte le società specializzate che fanno parte della Welt Union. Inoltre la WUSV ha annullato il precedente regolamento che prevedeva l'obbligo di riconoscimento del proprio Kennel Club Nazionale per essere accettati nella Welt Union. La Real Ceppa (associazione di tutela del pastore tedesco in Spagna) non ha più, da tempo, il riconoscimento della RSCE (Real Societad Canina Espagna, l'equivalente del nostro ENCI) e si stampa da sola i suoi pedigree...ebbene, la Real Ceppa è riconosciuta dalla WUSV (sì, avete letto bene). Una storia interessante, che stiamo seguendo da diverso tempo e a cui dedicheremo un altro articolo prossimamente.
Proponibile quanto fatto dagli spagnoli nella realtą italiana?
Con lo statuto voluto da Musolino, da noi avversato in molteplici scritti raccolti a questo link , la realtà spagnola non è possibile in SAS. Ogni variazione dello statuto deve passare il vaglio dell'Enci, pena la possibile configurazione di una situazione quale quella dell'art 24 che farebbe sciogliere l'associazione con quanto ne conseguirebbe.
Per spiegarci, la lettera b dell’art.2 dice chiaramente che una finalità statutaria sarà quella di associarsi all’ENCI. Anche se si usa la parola “si propone”, in realtà il peso del suo significato si chiarifica quando, trattandosi di altri Enti, viene usata la frase "Può altresì associarsi". Anche se può sembrare una questione di lana caprina, non lo è affatto. Il disattendere un compito statutario può configurare una “causa forza maggiore” che stranamente è stata introdotta nell’art. 24 come possibile causa per lo scioglimento della società il cui patrimonio verrebbe devoluto ad altra Associazione con finalità analoghe.
Per ora, quello che sappiamo è che non si potranno più tenere assistentati. Non sappiamo invece come reagirà la SAS. L' ENCI, nel comunicato ai giudici, ha anche scritto, piuttosto piccata, che il "Regolamento per aspiranti allievi giudici SAS" , approvato il 16 gennaio 2010 dal CDN SAS, "non è mai stato comunicato prima d'ora all'ENCI nè mai dall'Ente approvato anche solo come presa d'atto". Vedremo gli sviluppi della vicenda. Vi terremo informati.
Daniela Dondero e Leandro Falaschetti, 2 giugno 2012.