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SAS e Dintorni

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Assemblea ordinaria dei soci SAS del 25 giugno 2011.

Finalmente pubblicato, sul sito ufficiale SAS, il verbale dell'Assemblea ordinaria dei soci SAS tenutasi il 25 giugno 2011, assemblea prevista per statuto per l'approvazione del bilancio dell'anno precedente, con all'ordine del giorno anche la modifica della quota sociale e con una non prevista delibera riguardante la gestione economica dei conti della SAS Centrale e delle Regioni.

La tentazione di inserire anche questo articolo, dopo quello sulle classi Juniores e Cuccioloni al Campionato, nella rubrica Satyricon era piuttosto forte, perchè il verbale, se non riguardasse questioni vitali per la sopravvivenza stessa dell'associazione e degli organismi periferici, sarebbe abbastanza comico. A cominciare dal numero di soci presenti, credo minimo storico mai toccato da una gestione SAS. 26 i soci presenti di persona in Assemblea (i 6 citati di persona nel verbale, vale a dire Luciano Musolino, Carlo Prastaro, Rossana Costa, Carmela Antodaro, Maurizio Cimò e Massimo Bucchicchio, immaginiamo presente anche il presidente del collegio sindacale Gaudiano, più altri 19 soci 19 ). 50 i soci presenti per delega (ovvio 25 X 2) per un totale di 76 votanti su 4.845 aventi diritto al voto.
76 su 4845, vale a dire lo 0,16%. Un dato a dir poco preoccupante che la dice lunga sul menefreghismo dei soci e anche sul clima da "tanto contro questa dirigenza non si può fare nulla".
votare
Così, nel più totale silenzio, passano, oltre al bilancio, la modifica della quota sociale che passa a 60 euro per i soci ordinari e a 25 euro per i soci juniores. Un solo voto contrario e nessun astenuto. Non vi è traccia, in questo verbale, dell'idea di una "tessera famiglia" che consentisse ai nuclei famigliari di associare i restanti componenti ad una cifra inferiore rispetto a quella del capofamiglia, idea di cui pare si fosse discusso in CDN per fare "digerire" ai soci l'aumento. Forse idea non necessaria, tanto i soci SAS, di questi tempi e in clima da precampionato, digeriscono qualcunque cosa.

Così ai soci SAS toccherà digerire anche la proposta di ricapitalizzazione avanzata dal socio Massimo Bucchicchio (componente del collegio sindacale). Cosa dice, in sintesi, Buchicchio? I conti SAS piangono , sono rimasti solo 1.171 euro di capitale netto, ovviamente non sufficienti ad affrontare la gestione economica della SAS. Che fare?
Due le proposte:
-una sottoscrizione tra i soci per raccogliere fondi
-utilizzare le risorse che, citiamo testualmente, negli anni precedenti erano stati destinati alle iniziative delle Regioni SAS e mai utilizzate. Ora, ci piacerebbe capire se quel "mai utilizzate" significhi che le Regioni non ne hanno fatto richiesta o piuttosto che non sono ancora state distribuite alle Regioni medesime. In questo secondo caso appare ovvio che le Regioni possano aver anticipato, di tasca propria, i fondi per le varie iniziative, contando sul pagamento delle quote da parte della SAS. Pagamento rispetto al quale la Sede Centrale è in ritardo di un paio d'anni almeno (anzi, più probabilmente è dal 2008 che le Regioni non ricevono contributi dalla sede centrale). Sono forse questi pagamenti che non verranno più corrisposti? E, nel caso, la SAS provvederà a pagare gli arretrati e smetterà di finanziare le Regioni a partire dalla data della delibera (secondo semestre 2011)? Oppure salteranno, insieme ai pagamenti da giugno 2011 anche tutti gli arretrati? Ovviamente sempre che abbiamo compreso correttamente e che si stia parlando degli usuali fondi per le Regioni e non di finanziamenti straordinari.
Comunque lo 0,16 % dei soci (un astenuto e tutti gli altri favorevoli) decide che la soluzione migliore sia quella di "ricapitalizzare la società con le risorse che negli anni precedenti erano state destinate al finanziamente delle iniziative delle Regioni e mai utilizzate" .

piccola nota a margine, a memoria. La proposta del sindaco Massimo Buchicchio non era all'ordine del giorno e l'ordine del giorno non prevedeva, stante il verbale appena pubblicato, le "varie ed eventuali". Ci pare di ricordare che, in precedenti assemblee (più di una), a fronte di alcuni soci che chiedevano la messa al voto di una proposta, questa sia stata rifiutata adducendo come scusa che non era all'ordine del giorno o che non era di competenza dell'assemblea.

I soci SAS, sempre pronti a lamentarsi e a imputare colpe alle dirigenze, leggendo i numeri di quest'assemblea, dovranno stare zitti e, come i presenti, limitarsi ad applaudire, come nel miglior spettacolo di varietà.

applausi

Daniela Dondero e Leandro Falaschetti, 4 agosto 2011

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