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Domenica 19 febbraio si è tenuta la riunione con i Presidenti e i Responsabili di settore regionali e sezionali. Alcune indiscrezioni raccolte sulle novità per i soci SAS.
Ben consapevoli del proverbio latino, i dirigenti SAS si guardano bene dal mettere nero su bianco (con delibere di CDN scritte o verbali di Comitato Tecnico o Esecutivo pubblicati) molte delle decisioni che vengono annunciate in questa riunione.
Cominciamo l'elenco con quelle che toccano direttamente le tasche dei soci.
Pare che nessuno, tra i dirigenti SAS presenti alla riunione, abbia pianto (copyright Fornero) però di sacrifici per le sezioni SAS, in questa riunione, il Presidente Musolino sembra ne abbia annunciati più che a sufficienza. La SAS non ha soldi e, per questo motivo, già l' ultima Assemblea aveva deciso un aumento della quota sociale. Prima ancora c'era stata la scelta (abbastanza scellerata per le sezioni) di calmierare le iscrizioni ai raduni ponendo un tetto massimo di 15 euro comprensivi del catalogo.
Queste invece le ultime novità:
questa innovazione era già contenuta in una delibera, ma scritta in modo tale da indorare la pillola. Oggi sul sito ufficiale sono riportate le tabelle con i diritti SAS e ENCI. Scoprite da soli quanto si pagherà per una prova di BH, per un IPO1 o una Selezione. Poi confrontate gli importi richiesti con quelli dello scorso anno.
Le Regioni, almeno fintanto che non ci saranno tempi migliori, non riceveranno più alcun contributo dalla sede centrale. Erano già abituate perché avevano accumulato diversi anni di arretrati da ricevere, però, almeno sulla carta, si potevano illudere che, prima o poi, i soldi dovuti loro dalla SAS centrale sarebbero arrivati. Invece, questa volta, la decisione è presa. Si taglia. Punto.
Lo avevamo previsto nella nota a margine del nostro articolo con gli aggiornamenti sulla delibera 12/01 .Il CDN con una delibera di novembre ha eliminato l'assicurazione stipulata dalla SAS perché, spiegavano ai soci, tanto c'è quella ENCI. Peccato che quella ENCI copra solo le manifestazioni ENCI, vale a dire prove e raduni (e forse nemmeno quelle in modo completo)...ergo, che cosa stabilisce il CDN? Stabilisce (senza delibera però) che saranno le singole sezioni a dover stipulare un'assicurazione. Fantastico. Viviamo circondati da associazioni che stipulano contratti assicurativi vantaggiosi per gli associati forti dei numeri e la SAS cosa fa? Decide di bruciare ogni possibilità di contrattazione. Provate voi a stipulare un'assicurazione per un campo singolo con una trentina di associati oppure con una associazione che conti regioni e sezioni su tutto il territorio nazionale. Certo le regioni più accorte potranno riunire le loro sezioni e stipulare un'assicurazione regionale. Ma la scelta del CDN non è un'assurdità ? Chissà se qualcuno, alla riunione, ha protestato o richiesto chiarimenti.
Il Presidente ha anche specificato che ogni sezione dovrà dotarsi di partita IVA.
Dimenticate, cari soci SAS, la possibilità di scegliere i giudici di alcune prove secondo un criterio di convenienza economica. Perché una prova di brevetto sia valida per adire alla selezione, dovrà essere giudicata solo da alcuni giudici indicati dalla SAS (ne riparliamo dopo, dei magnifici sette che danno il titolo a questo articolo ). Pare inoltre che, in attesa di chiarire la questione con l'ENCI, le selezioni SAS verranno giudicate dai giudici selezionatori tedeschi. Sì, avete capito bene, giudici tedeschi (Kormeister che sono sia giudici di esposizione che giudici di lavoro) riparleremo anche di questo in seguito. Qui vorremmo prendere in considerazione solo la questione “costi”. Quanto costa, ad esempio, per una sezione pugliese, organizzare una selezione giudicata da Gino Mantellini, piuttosto che una con un giudice d'oltralpe? La SAS centrale intende forse coprire i costi aggiuntivi derivati da tale scelta?
Pare si sia anche parlato dei famosi corsi di formazione per i responsabili sezionali che non abbiano sufficienti requisiti per ricoprire il loro ruolo (ricordate i famosi corsi di formazione di cui Musolino parlò nell'intervista rilasciata a questo sito a giugno 2010?) . Questi corsi, se mai si faranno, saranno facoltativi e gratuiti, obbligatori e gratuiti, facoltativi e a pagamento oppure obbligatori e a pagamento?
Sul sito SAS la pubblicazione delle date e località delle riunioni riguardava solo i Presidenti e Responsabili regionali. Le convocazioni per i Presidenti e Responsabili sezionali sono state inviate per mail giovedì (in allegato una convocazione che portava la data del 1 febbraio). Ovvio che molti, specie quelli del centro-nord, con un preavviso minimo, non abbiano potuto partecipare.
Pare che il Presidente Musolino stia facendo un po' di confusione riguardo ai rapporti tra SAS e ENCI. Ricordate l'epoca dell'approvazione del nuovo Statuto, quando si ripeteva “siamo soggetti all'ENCI, è l'ENCI che ci obbliga a cambiare il nostro Statuto SAS e non possiamo non farlo?” Infatti lo Statuto fu cambiato, legando la SAS in un rapporto veramente e profondamente subordinato all'ENCI. Ne abbiamo scritto e riscritto all'epoca, ma in pochi sembravano capire la reale portata di tali decisioni. Musolino allora fu il principale artefice dell' “inchino” all'ENCI. Quando non si raggiunse il quorum per la votazione fu lui a bloccare anche le manifestazioni che avrebbero potuto svolgersi ( i sezionali e anche un Walter Gorrieri con i giudici SV già pronti a salire sull'aereo) per dare una sonora lezione ai soci “rei” di non aver seguito le indicazioni della dirigenza. Fu sempre lui a fissare la data della nuova votazione al 18 gennaio, abbassando così il quorum da raggiungere. Insomma, fece di tutto per consegnare la SAS nella mani dell'ENCI. Se non avete voglia di rileggervi quanto scritto allora, forse potrà esservi utile questo piccolo promemoria sulle differenze tra i vecchio e nuovo statuto
Tradotto, oggi siamo in tutto e per tutto soggetti alle decisioni ENCI.
Sulla questione delle sospensioni dei soci SAS l'articolo 18 del regolamento manifestazioni enci è chiaro, così come è anche ovvio che la recente delibera del CDN sull'obbligo di essere soci per partecipare alle manifestazioni SAS fosse improponibile. Infatti, tra le cose comunicate in questa riunione pare vi sia stato anche l'annuncio di nuove tariffe differenziate per soci SAS e non soci SAS (ergo, i non soci SAS possono partecipare).
Come la pensavamo noi sulla decisione dell'SV di modificare lo Standard riammettendo il pastore tedesco a pelo lungo lo avevamo scritto in tempi non sospetti (Assemblea generale SV del 2009).. Pare che il Presidente SAS la pensi come noi. Peccato però che, dopo che la FCI ha accettato e sancito le modifiche allo standard e sono cominciate le esposizioni con le classi per i pastori tedeschi a pelo lungo, la SAS altro non possa fare che adeguarsi a tali decisioni. Invece Musolino si inventa un escamotage, pare raccontando ai presenti alla riunione che in SAS non verranno giudicati pastori tedeschi a pelo lungo privi di tale dicitura sul pedigree. Sembra vi sia stata anche una disquisizione sul fatto che debba essere un giudice a stabilire che un cane appartenga alla varietà a pelo lungo. Però occorre sottolineare come, ad oggi, si siano disputate molte esposizioni, compresa la mondiale FCI, nelle quali i pastori tedeschi a pelo lungo (senza la precisazione sul pedigree) hanno gareggiato. Insomma, anche per i peloni la SAS sembra fare come per la questione “partecipazione dei non soci”: noi SAS vorremmo che fosse così e così diciamo ai soci che si deve fare, infischiandocene dei regolamenti. Peccato che i regolamenti FCI e ENCI non possano essere ignorati dalla SAS.
Nota a margine ma non troppo: a nessuno è venuto in mente che, se la SAS ritiene che, senza la dicitura a pelo lungo, il pelone non possa essere riconosciuto come tale, parimenti senza quella dicitura il giudice non potrebbe essere in grado di penalizzare un pastore tedesco apparentemente a pelo lungo che venga presentato in una classe di soggetti a pelo corto? Se la regola fosse sensata, dovrebbe valere in un senso come nell'altro.
Anche in questo caso un bel po' di confusione. Ne avevamo già parlato in occasione della sospensione delle selezioni previste per dicembre 2011. In quell'articolo ci chiedevamo come avrebbero risolto la questione posta dall'ENCI che, ricordiamo, prevede, per le prove attitudinali come la Selezione o lo ZTP, che il giudice debba essere un esperto giudice di prove e non più un giudice formatore di esposizioni. Il rottweiler club, dopo aver posticipato uno ZTP (poi regolamente svolto a dicembre) ha risolto il problema affiancando al giudice di esposizione un giudice di prove. La SAS, invece, cosa sceglie? In attesa di capire meglio come districarsi nella vicenda, per uniformarsi alla selezione WUSV che prevede che la selezione sia giudicata da un solo giudice, la SAS ha deciso di chiamare a giudicare le nostre selezioni i Kormeister tedeschi, che sono sia giudici di allevamento che giudici di lavoro. In verità solo alcuni dei giudici selezionatori SV sono anche giudici di prove: Rudiger Mai, Gunther Schwedes, Hans Peter Rieker, Helmut Konig, Peter Arth e Johann Mayer. Più i due giudici non selezionatori Hohmann e Maibuchen che sono giudici di esposizione e di prove.
Ma voi, cari lettori, lo sapevate che la Real Ceppa (l'equivalente spagnolo della nostra SAS) non ha più il riconoscimento della Real Societad Canina (equivalente spagnolo del nostro ENCI) ma ha invece il riconoscimento della WUSV? Lo sapevate che, in seguito a questa e a analoghe vicende, la FCI ha dovuto affrontare la questione e ha stabilito, tanto per cominciare, che i giudici WUSV per poter giudicare devono avere l'autorizzazione del Kennel Club nazionale? Lo sapevate che la WUSV ha modificato il proprio statuto? Lo sapevate che i rapporti tra WUSV e FCI sono, a dire poco, piuttosto tesi? E pensare che la SAS avrebbe potuto fare come la Real Ceppa (che si stampa anche i propri pedigree, riconosciuti WUSV e, a breve, si farà i propri giudici WUSV) ...ma abbiamo il famoso Statuto.....
Della questione si vociferava già da un po'. Pare che Musolino volesse dare un giro di vite alla questione “brevetti”. Non funzionando l'idea di mandare degli osservatori, una soluzione possibile pare sia parsa quella di indicare dei giudici “doc” da segnalare alle sezioni SAS. Pare che Musolino, a questa riunione, abbia spiegato le decisioni prese (non abbiamo capito se dal comitato tecnico, di sicuro non inserite tra le delibere del CDN e nemmeno trascritte nel regolamento di selezione nuovo), dicendo che il numero di cani che superano la prova di IPO1 al primo tentativo (circa il 98%) è quanto meno “sospetto” e che occorrerà, da parte della SAS, effettuare maggiori controlli.
Per questo verranno indicati 7 giudici. Solo il brevetto giudicato da questi sette “eletti” verrà accettato per accedere alla prova di selezione.
Ora, a parte il non insignificante particolare che tale obbligo non è scritto da nessuna parte, con quale criterio la SAS indica solo 7 tra i giudici di prove?
Li sceglie forse tra quelli che, risultati alla mano, non hanno percentuali di cani che superano la prova così alte?
Oppure li sceglie perchè hanno effettuato degli stage o dei particolari corsi di aggiornamento?
O ancora stabilisce un criterio di scelta che abbia una qualche parvenza logica, fosse anche un mero criterio geografico?
A sentire i nomi non sembrerebbe proprio.
Chi sono i magnifici sette che, come i samurai di Kurosawa che ispirarono Sergio Leone (errata corrige: John Sturges, non Sergio Leone), arriveranno a fare pulizia, liberando il popolo SAS dal giogo delle Prüfungmanipulationen ?
Questi i nomi, fatti pubblicamente dal Presidente (noi li abbiamo messi in ordine alfabetico, lui non lo sappiamo):
Domenico Carnicella, Agatino Corvaia, Clemente Grosso, Silvia Marocchi, Enzo Monaco, Daniele Peres, Ezio Guerrino Roman.
Può la SAS “suggerire” alle sezioni di chiamare per le prove UD dei cani che vogliano fare la selezione (il che implica anche i soggetti da lavoro) solo questi 7 giudici, escludendo tutti gli altri?
L'ENCI può accettare che i suoi esperti giudici siano divisi in serie A (prescelti, non si sa bene perchè, dalla SAS) e serie B?
E gli esperti giudici “esclusi” possono accettare di esserlo per quelle che pare siano state le motivazioni esposte dal Presidente (vale a dire una maggiore trasparenza nelle prove di brevetto)?
I soci SAS possono accettare di non poter iscrivere il proprio cane alla prova di selezione a meno che il brevetto non sia fatto da uno di questi giudici senza che la cosa sia ufficialmente riportata nel regolamento di selezione?
In una associazione normale una decisione del genere avrebbe portato una sollevazione (dei soci e anche dei giudici). In una associazione normale, dove valga prima di ogni altra cosa il rispetto delle regole per tutti.
Questa storia dei giudici “eletti” tutto sommato non è nuova. Di nuovo c'è il fatto di averne reso partecipi i soci in modo così palese. Diciamo che una volta, sapendo di essere fuori regola, ci si preoccupava di occultare le liste di prescrizione. Oggi le liste si rendono pubbliche.
Nota a margine. Non abbiamo volutamente analizzato i nomi dei “magnifici sette” anche perché l'analisi sposterebbe l'attenzione dalla legittimità della decisione comunicata (ma non comunicata), ufficiale ma non scritta, al giudizio dei singoli.. Verba volant scripta manent.
Ci riserviamo di sentire ulteriori testimonianze oltre alle diverse già ascoltate, sulle affermazioni di Luciano Musolino in merito alle derive dallo standard di razza. Se avesse veramente detto che la tendenza al molossoide è da considerare ben più grave di problemi come le accessive angolazioni del posteriore saremmo d'accordo con lui in linea teorica (le derive dal tipo costituzionale sono più gravi di un difetto anatomico) ma non potremmo condividere la sua opinione considerando l'allevamento italiano e mondiale. Tradotto: un problema è tanto più da stigmatizzare quanto più è diffuso (e il povero Eros è più un'eccezione che non la norma nel panorama degli stalloni italiani). Ma siccome non abbiamo sentito personalmente tali affermazioni preferiamo invece sottolineare una cosa di cui avremmo sperato si parlasse ma temiamo non sia avvenuto.
Chissà, infatti, se il responsabile allevamento ha accennato ai problemi di salute della razza.
Le domande in merito a noi sorgono spontanee:
fa più danni alla razza un riproduttore con un'incidenza della displasia ai gomiti ben più alta della media o un cane che tenda al dolicomorfo o al brachimorfo ma sano?
Quanto si allontana dagli scopi statutari una dirigenza che conceda il titolo o sponsorizzi soggetti pur essendo perfettamente a conoscenza che discendano da cani displasici, che abbiano una riproduzione catastrofica per quanto riguarda la displasia nei figli o che, addirittura, siano essi stessi displasici?
Quando, come promesso, ai soci SAS verrà concesso l'accesso alla banca dati della Celemasche?
Quando i controlli dei cani titolati e dei riproduttori più utilizzati verranno resi pubblici e non saranno solo dei meri ricontrolli di identità?
L'ENCI riconosce due centrali di lettura, perchè non utilizzarle entrambe per controlli incrociati in modo da garantire una maggiore trasparenza? Non avrebbe una logica che i ricontrolli venissero fatti dalla centrale che non ha effettuato la lastra ufficiale?
No, non saranno i soci a poter iscrivere i propri cani. I soci iscriveranno i cani in modo tradizionale. Le sezioni organizzatrici saranno dotate di una password che permetterà loro di inserire direttamente i dati sul sito SAS. La password scadrà il lunedì o il martedì precedente il raduno, in modo tale che non sarà più possibile iscrivere cani in ritardo. In questo modo gli organizzatori saranno svincolati dalla responsabilità delle mancate iscrizioni fuori termine (tradotto non dovranno sopportare le telefonate da “tipregotipregomenesonodimenticato”, “tiiscrivodiecicaninonvorraimicanonprendermeli”, “innomedellanostraamicizia, perifavorichetihofatto, ecc ecc ecc)
Era ora. Qualche dubbio sulla reale trasparenza di tutti i passaggi di questa iniziativa ma ci riserviamo di informaci meglio sulle modalità previste.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo, una mail inviataci da Stefano Galastri, ex Responsabile Marketing della SAS e factotum del nuovo sito, sul tema delle iscrizioni per via telematica.
Poichè nel vostro articolo parlate di sistema di iscrizione ai raduni, affidato alle sezioni con password che scade e non al socio singolo con sistema di prenotazione che non permette l'iscrizione entro i termini, devo precisare che quanto da me ideato, progettato e fatto realizzare alla società di software del sito su cui si raccolgono le iscrizioni (sas-italia.com) prevedeva, per mio personale controllo diretto alla consegna del lavoro, quanto segue:
- ai soci veniva dato automaticamente accesso alle iscrizioni di cani, mediante username e password emessa automaticamente per coloro che erano in regola con il versamento della quota sociale
- poichè anche i NON SOCI SAS posono partecipare e quindi iscrivere cani, veniva prevista la possibilità di registrarsi sul sito sas
- ogni socio o utente registrato (quest'ultimo per essere attivo doveva avere il consenso degli amministratori del sistema, quindi paperino o paperoga non avrebbero potuto iscriversi per manifesta mancanza dei requisiti di affidabilità) poteva indicare LOI o SZ o microchip ecc e avrebbe potuto iscrivere i suoi cani (non quelli di altri) ai raduni, prove di lavoro ecc.
Se adesso, come sembra, l'utente sezione compilerà la lista degli iscritti con password che scadrà il lunedì (nel mio sistema era l'amministratore che decideva quando chiudere le iscrizioni: non c'è motivo di imporre il lunedì se stampo i cataloghi mercoledì) siamo di fronte ad una modifica del software che io non ho ideato o previsto.
Quanto sopra per precisare che la mia idea era stata ben diversa e che il software che sta dietro al sito web era più "democratico" di quanto viene ora annunciato. In poche parole: non vorrei che i soci associassero a questa procedura annunciata il mio nome o la mia faccia.
Per me il socio (sas, enci, sv, ecc) poteva iscrivere i cani in autonomia ed era sottoposto solo al controllo formale del possesso/gestione di un cane, e del fatto che il cane fosse dotato di tutti i titoli necessari che risultassero da database (se vuoi iscriverti alla selezione devi avere un brevetto di lavoro il quale deve risultare a database, ecc).
Stefano Galastri
Ovviamente sollecitiamo i nostri lettori , specie se presenti alla riunione, a mandarci le loro opinioni o le loro testimonianze. Saremmo lieti di pubblicarle. La mail di riferimento è redazione@canepastoretedesco.info
Ricordiamo ai soci SAS del centro-sud che per loro la riunione sarà domenica prossima. Magari potremmo scoprire di aver compreso male alcune cose riferiteci oppure i soci del sud potrebbero mostrare una maggiore intraprendenza e fare qualche domanda in più
Daniela Dondero e Leandro Falschetti, 22 febbraio 2012