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backRaduno Nazionale SAS Lamezia Terme. Platania, 16 maggio 2010 ( Leggi anche il reportage sulla riunione tecnica tenutasi il sabato sera)

Se, dopo il raduno di Perugia, qualcuno pensava di aver visto le peggiori condizioni climatiche per un raduno a primavera inoltrata...si sbagliava. Questo organizzato dalla SAS Lamezia Terme non solo è stato peggio di Perugia, ma sarà difficilmente eguagliabile (almeno si spera). Gli organizzatori, animati da buonissime intenzioni, avevano scelto come logistica una località a meno di 10 km dall'autostrada, ma a 800 metri sul livello del mare. Infatti, si pensava di evitare il possibile problema dei primi caldi (in Calabria il 16 maggio di norma la temperatura è già elevata). Posto quindi fresco, con un bel campo di calcio in erba, la possibilità di alloggiare in bungalow che si affacciavano sul campo per chi arrivasse già il sabato sera, ristorante. Tutto questo sulla carta. Nella realtà le condizioni meteo si sono rivelate allucinanti, peggio di qualsiasi negativa previsione (ed anche peggio di quanto segnalato dai meteorologi): freddo, raffiche di vento, pioggia incessante, grandine.E in quella "bufera infernal che mai non resta" anche operazioni semplici come montare un gazebo o posizionare le frecce segnaletiche si sono rivelate imprese titaniche: più di un'ora per riuscire ad aprire e posizionare il gazebo (più un altra decina di minuti per ancorarlo con una serie di tiranti), posizionamento frecce ripetuto 3 volte nella giornata di sabato e una alle 7 di mattina della domenica, con gli espositori arrivati alle 9 che hanno trovato solo brandelli, difficilmente visibili. Ad un certo punto, dopo la sequenza pioggia scrosciante-grandine-pioggia scrosciante, l'alternativa era tra il sospendere il raduno e mandare tutti a casa o tentare una soluzione di emergenza, facendo tutte le ferme al chiuso, utilizzando un salone vuoto. Si è adottata quest'ultima soluzione che ha comunque permesso di presentare i cani, pur in condizioni logistiche difficili. Del resto, considerando anche la presenza di tre aspiranti allievi giudici che dovevano redigere a loro volta i giudizi scritti e le condizioni invivibili anche sotto il gazebo (ovviamente non bastava la pioggia da sola ma ci si è messo anche un vento forte e fastidiosissimo), non c'erano davvero altre soluzioni. In più la presentazione al chiuso ha permesso misurazioni su terreno rigido e un inusuale test caratteriale per i cani. Già, perchè soggetti con problemi difficilmente sarebbero riusciti ad affrontare una ferma effettuata in luogo chiuso, con presenza di molte persone accalcate (a dire il vero gli organizzatori si erano raccomandati che ad entrare fossero solo cani e conduttori, ma ovviamente non è stato così....). Credo che la sfortuna si sia accanita su questo raduno che ha comunque visto più di ottanta soggetti presentati e l'organizzazione ha fatto quanto possibile, in quelle condizioni. Ovviamente alcune decisioni prese in emergenza hanno sicuramente disorientato gli espositori (ad esempio la sequenza di presentazione delle classi, spesso modificate in corsa in base alle esigenze e ai piccoli momenti in cui la pioggia era meno forte), ma davvero non era facile coordinare il tutto e gli addetti ai lavori, dai soci della sezione organizzatrice (cito Pino Colelli e Francesco Miscimarra, oltre al Presidente Antonio Amendola e tutti i ragazzi della sezione), ai soci calabresi (con Furfaro che si è rimboccato le maniche e ha dato un grande aiuto agli organizzatori), ai giudici (nessuno ha fatto la prima donna e tutti hanno cercato di adattarsi e lavorare con attenzione nonostante le condizioni avverse, affrontando al pioggia al pari degli espositori) , hanno cercato tutti di fare il possibile per alleviare le difficoltà agli espositori. Altrimenti, l'unica soluzione alternativa sarebbe stata quella di sospendere il raduno con l'inconveniente non da poco di non poter avere più il Resposabile Allevamento SV Reihnardt Meyer nella giuria. Davvero un peccato perchè comunque, dalla riunione tecnica del sabato, alla cena sociale, sino alla scelta del campo (che, per inciso, ha retto davvero bene nonostante la pioggia), tutto era stato concertato al meglio (anche per affrontare normali condizioni di tempo non ottimale...ma quello di domenica è stato davvero un clima da girone infernale).
Vi rimando ai prossimi giorni per i commenti della gara e le foto (prima devo inserire ancora giovani e adulti del Raduno SAS Valdinievole). La mia macchina fotografica non so come ha resistito alle intemperie, mentre la telecamera con cui un operatore locale intendeva realizzare il video della manifestazione ha smesso di funzionare credo subito dopo le classi minori, davvero un peccato. Ovviamente le immagini non saranno molte e nemmeno di grandissima qualità, me ne scuso in anticipo.

Vorrei ringraziare gli organizzatori , in particolar modo Pino Colelli e il Presidente SAS Lamezia Terme Antonio Amendola, che mi hanno ospitato sin dal sabato. Sono tornata a casa con soppressata e 'nduia e un'immagine bellissima di una terra davvero splendida e fatta di persone speciali (anche nei piccoli gesti...un grazie anche a Gino Noto).
Un ringraziamento particolare ad Antonio Amendola e a sua moglie Luana che mi hanno fatto sentire a casa e mi hanno dato una bella salutare lezione su quanto si possa essere grandi nella normalità.

Daniela Dondero, 18 maggio 2010

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inizio raduno...nuvoloni neri all'orizzonte già alla Juniores femmine..................e in Juniores maschi già si scatena il diluvio.....

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.... arriva la grandine...tutti cercano un riparo ........                             Le ferme al chiuso.

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Momenti delle presentazioni da fermo                                                     il pubblico assiste alle ferme

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per chi riteneva che non si dovesse adottare la soluzione delle ferme al chiuso...ecco com'era fuori

La gara. Come già detto gara condizionata dalla pioggia, anche se , a mio parere, non falsata. I due giudici, Noto e Meyer, che hanno effettuato le ferme al chiuso, hanno poi cercato, nei limiti del possibile, di far svolgere la prova in movimento in momenti con un tempo più accettabile. In particolare Meyer che, a differenza di Noto, si è trovato a giudicare cani molti dei quali vedeva per la prima volta, ha comunque "fatto la gara", cosa permessagli anche dal terreno che ha retto bene nonostante la pioggia. Meyer è rimasto molto colpito dal numero comunque alto di adulti maschi che gli sono stati presentati, nonostante il tempo. Mi scuso con i proprietari dei cani perchè le fotografie non solo non sono di grande qualità, ma anche perchè i cani totalmente bagnati non sono certo nelle condizioni ideali per essere fotografati. Però questo era quanto vedeva chiunque osservasse la gara. Confido nell'intelligenza di tutti. Chiunque di noi abbia osservato anche il più bello dei suoi soggetti dopo il bagno, sa che non sono certo queste le immagini per poter valutare realmente le qualità di un cane. Alcuni soggetti poi, al pari degli umani, sono più infastiditi di altri dalla pioggia e finiscono con l'avere degli atteggiamenti da "ma siete tutti matti a farci girare sotto quest'acqua?". Del resto non sono da meno i portatori e i chiamatori, spesso immortalati con l'effetto "pulcino bagnato" ed espressioni che sono tutte un programma.

Classe Juniores femmine. Floriano Noto è stato forse l'unico giudice ad aver avuto una classe giudicata non sotto la pioggia. Dieci le femmine presentate, tutte con la massima qualifica. Una classe come sempre difficile da valutare, dove a volte giocano anche fattori come la preparazione o le momentanee condizioni di sviluppo e dove la classifica potrebbe anche, in tempi brevi, subire modifiche. Meritatamente al primo posto, per la correttezza della taglia e la tenuta di gara, Lady dell'Isola dei Baroni, una figlia di Pakros Ulmental con Bessy degli Arvali (Pablo degli Arvali-Nando della Valcuvia). Un soggetto con buona testa, espressiva e femminile, buona costruzione generale. Al secondo posto Anita, una figlia di Furbo degli Achei per Tessy di Casa Paone (nipote di Nero Nobachtal e di Apoll Ornis Bohemia). Un soggetto con un'immagine d'insieme molto piacevole, con focature marcate, testa espressiva, costruzione nel tipo paterno, con qualche limite nell'assetto anteriore, validi sono i profili, gli angoli posteriori sono accentuati ma con coscia forte e muscolosa. In questa circostanza ha pagato una certa inesperienza e mancanza di preparazione al ring. Al terzo posto Hayka di Casa Paone, una figlia di Itan di Catacium (Dux de Cuatro Flores) per una figlia di Ursus degli Achei. Un soggetto di media robustezza, con buona testa di ancora buone proporzioni con bella maschera scura, telaio di ampio respiro con raggi ossei lunghi, specie nel posteriore, corretti i profili. Al quarto posto Xodi dell'Isolotto, figlia di Puj di Sarmano, presentato in classe lavoro a questo raduno (è un figlio di Sarko di Casa Mary), la madre Genny dell'Isolotto, potrebbe essere l'ottava Auslese SAS 2006, figlia di Marko della Valcuvia (il database dell'ENCI non riporta ancora i dati di questa cucciolata e questo è il motivo del condizionale); un soggetto grande, con valida testa, femminile ed espressiva, buona costruzione generale, probabilmente penalizzata per un posteriore al momento non correttissimo. Al quinto posto un soggetto di affisso tedesco, Gavina Huhnegrab, di cui il catalogo non riporta i genitori. Spero di non sbagliarmi a pensare che si tratti di una figlia di Yako van Noort (Vegas) per Kressi Huhnegrab (Zamp Thermodos). Nell'insieme un soggetto valido, con piacevole immagine d'insieme, testa espressiva e femminile, buoni angoli anteriori, accentuati quelli posteriori, validi i profili.

Classe Juniores maschi . Dieci i soggetti presentati, in una classe che ha visto alcuni momenti di pioggia torrenziale, rendendo i cani davvero inguardabili. L'ultimo dei cani presentati viene giudicato insufficiente, mi pare di aver capito per problemi della dentatura. Al primo posto un soggetto di affisso tedesco ma di proprietà calabrese, Scirocco v. Haus Schwerzel, un figlio di Arex Wilhelmswarte per Quina Haus Schwerzel (Idol Holtkamper Hof-Pakros). Un soggetto con una piacevole immagine d'insieme che certo avrebbe assai ben figurato in un contesto climatico diverso. Scirocco è un cane nel tipo paterno, anche se meno allungato, di taglia nello standard, con testa espressiva, impronta maschia, buona costruzione generale, mi è sembrato anche tonico e volenteroso in ring. Al secondo posto Leo dell'Isola dei Baroni , fratello di cucciolata della vincitrice in classe juniores femmine. Anche Leo è un soggetto in taglia, con meno classe rispetto alla sorella, buona la testa con bella espressione, costruzione generale buona con posteriore piuttosto accentuato e la linea superiore lievemente arcuata. Al terzo posto Fanto dell'Alta Costa, un soggetto che ha guadagnato un paio di posizioni in movimento. Figlio di Arak de la Ferme Malgre l'Au (Zamp) per la sorella di cucciolata di Pablo degli Arvali. Il fratello di cucciolata Fedor, partito in terza posizione, ottiene poi il quarto posto. Si tratta di due soggetti grandi, di media robustezza, Fanto con una testa meno mascolina rispetto al fratello Fedor che somiglia un po' di più alla linea della madre (anche nell'uscita di collo che potrebbe essere leggermente più lungo). Entrambi hanno arti lunghi, angoli anteriori con omero che potrebbe essere meglio inclinato, posteriore accentuato. In movimento Fanto ha saputo distendersi meglio e dimostrare un maggiore equilibrio. Al quinto posto Nik di Cariddi, un figlio di Natan Veracruz (Waiko per l'Auslese Anika Herdersfarm). La mamma, Viona Haus Zygadto (Tor di Casa Nobili) è la stessa mamma di Aikor di Cariddi. Anche Nik mi è sembrato un soggetto in taglia, di media robustezza, con buona testa e impronta. Forse un tantino in sovrappeso, ma si tratta di valutazioni difficili (un soggetto con pelo abbondante così bagnato può anche trarre in inganno). Al sesto posto Waiko dell'Isolotto, un figlio di Roy Terrae Lupiae che avevo già visto a Perugia. Waiko è un soggetto grande, di media robustezza, con telaio di ampio respiro, buona testa con bella espressione, costruzione equilibrata, il metacarpo potrebbe essere leggermente più flesso. Partito in quarta posizione, ha poi perso in movimento per una certa mancanza di dinamicità (e perchè visibilmente infastidito dalla pioggia). Piccola curiosità. Nelle classifiche ufficiali troverete inserito, all'ottavo posto, Roy del Reventino. In realtà si trattava del fratello di cucciolata Roman, ma il portatore ha erroneamente infilato il pettorale di Roy, ugualmente iscritto ma non presentato alla gara. Ringrazio il proprietario di Roy, Carlo Prastaro, per la tempestiva segnalazione.

Classe Cucciolone femmine. Sette i soggetti in ring, tutte con la massima qualifica. Al primo posto una cagna che ha vinto la classe cucciolone al Raduno SAS Valdinievole, Luna Hohenloher Bergen , che anche in questa occasione ha dimostrato una buona tenuta in ring. Al secondo posto Arlett della Valle del Seveso, una figlia dell'Auslese SAS Ferro hohen Zeile per una figlia di Xadro Bad Boll. Un soggetto grande, di media robustezza, leggermente allungata, con testa espressiva e femminile, colori marcati, piacevole immagine d'insieme. Al terzo posto America di Casa Arcaro, una figlia di Geck di Casa Nobili, un soggetto di buona robustezza, con una piacevole immagine d'insieme, che mi è sembrato un po' carico di torace e con il collo un filo corto. Al quarto posto Sara dello'Isolotto, una figlia di Fanto dell'Alto Pino (Nando della Valcuvia per Fenia di Casa Cacozza, fratello di cucciolata dell'Auslese SV Fendi), un soggetto grande, di media robustezza, con testa espressiva e movimento dinamico. Mi è parsa eccessivamente penalizzata nella partenza (a meno di problemi nelle correttezze che, francamente, non ho avuto modo di osservare) Desy di Valguarnera, una figlia di Roy Terrae Lupiae grande, con una testa ben cesellata ed espressiva, immagine d'insieme molto piacevole, validi profili, che ha poi terminato la gara in quinta posizione.

Cuccioloni maschi. Sette i soggetti presentati, tutti con la massima qualifica, per questa classe vinta da Atos (di Gibilmanna) , soggetto già visto al Raduno di Vimercate . Atos, nipote di Mardock con la madre in consanguineità Lex-Luno dell'Isola dei Baroni, anche a questo raduno si è distinto nelle fasi in movimento. Al secondo posto Ruben Veracruz, anche per questo soggetto mancavano a catalogo i dati dei genitori, ma si tratta di un figlio di Vegas per una figlia di Aiko goldenen Zweig. Un soggetto grande, di media robustezza, abbastanza nel tipo materno eccezion fatta per i colori molto più marcati. Al terzo posto un futuribile figlio di Nando Gollerweiher, Dan Delori. La madre, Polin Delori, è una figlia di Quai Thermodos, già madre, con Arro, di Kelli Delori. Un soggetto con valida impronta maschia, da apprezzare anche per la taglia nello standard. Le orecchie sono leggermente convergenti, la costruzione generale è equilibrata. Al quarto posto Irok di Camporeale, un figlio del Sieger Hero che ha guadagnato una posizione in movimento. Soggetto grande, ancora un po' acerbo, con testa espressiva, molto dinamico in movimento. Presentato in condizioni di forma non ottimali.

sciroccoLe fotografie di Juniores e Cuccioloni.

Classe Giovanissime femmine. 12 i soggetti presentati in questa classe. 10 ottengono la massima qualifica, una il buono, una l'insufficiente per aver segnato lo sparo, una viene ritirata durante il giudizio senza giustificazione e non qualificata. Al primo posto Britti Huhnegrab, un soggetto noto, già visto in diversi raduni (terza a Vimercate, terza a Perugia), che in questo raduno si è espressa con un movimento ben bilanciato e dinamico. Da apprezzare, in un mondo dove un commento su un cane spesso viene visto come un reato di lesa maestà, la sportività, l'ironia e la capacità di dare il giusto valore alle cose dei proprietari di Britti. Al secondo posto ancora una cagna conosciuta, Bera di Casa Paone, figlia di Aro di Cariddi (Dux) eccessivamente penalizzata da Bosl a Perugia. Al terzo posto Farah di Cariddi, una figlia di Nando Gollerweiher di media robustezza, con una piacevole immagine d'insieme, buona testa, buona costruzione generale. La madre dovrebbe essere una figlia di Ugo della Valcuvia. Al quarto posto un'altra figlia di Aro di Cariddi, Brenda di Cariddi, un valido soggetto, probabilmente penalizzato perchè un pochino grande. Una curiosità: la mamma di Brenda è una figlia di Eros della Cerza, quindi la cagna presenta una consanguineità 3-3- su Kevin Murrtal (che a dire il vero non si vede molto nel fenotipo di Brenda). Al quinto posto Queen di Ca' de' Pace, una figlia di Tarus dei Monti della Laga (Zamp), sorella di cucciolata di Quendi, di recente vista a Perugia. Le ricordo entrambe al Campionato Giovani 2009, sesta e terza in classe baby.

Classe Giovanissimi maschi. Sette i soggetti presentati al giudizio di Reinhardt Meyer, che ottengono tutti la massima qualifica. Al primo posto un soggetto interessante, che vedevo per la prima volta, Zico delle Cinque Ville. Figlio di Unzo v. Noort (Negus) per una sorella di cucciolata di Tor di Casa Nobili, Zico è un soggetto con taglia nello standard, di media robustezza, con testa robusta con valida impronta maschia e bella espressione, buoni angoli anteriori, posteriore con raggi ossei lunghi, corrette proporzioni, la groppa potrebbe essere leggermente più lunga e meglio posizionata. Si è espresso con un movimento equilibrato e dinamico, che gli ha consentito (a mio avviso giustamente) di guadagnare la posizione di testa dopo una partenza al secondo posto). Complimenti al giovane (anche se non più juniores ) Flaviano Messina per la conduzione (27.05.2010 puntualizzazione: sono soci juniores i ragazzi sino ai 18 anni ma, per la partecipazione al Torneo Giovani e al Campionato Giovani, sono considerati come juniores i ragazzi sino ai 21 anni di età, pertanto Flaviano Messina rientra in questa categoria). Al secondo posto il vicesieger degli juniores al Campionato SAS 2009, Carlos dell'Alto Pino, figlio di Roy Terrae Lupiae per la sorella di cucciolata della Vicesiegerin SV Pania, Peggy dell'Alto Pino. Carlos è un soggetto grande, di media robustezza,con testa molto buona con valida impronta, arti lunghi con una buona costruzione generale. Restano le riserve già espresse al Campionato sulle correttezze anteriori e sulla robustezza ossea degli arti. Al terzo posto un soggetto noto, Ilko de Casa do Bento, vero stakanovista dei ring quest'anno (presentato a Vimercate, a Perugia e a Valdinievole). Un cane con valida costruzione generale, da cui ci si aspetterebbero recuperi nella fase in movimento, ma che in ring non si esprime mai al meglio delle sue possibilità. Al quarto posto Haro del Monte Saraceno, un figlio di Hannibal Stieglerhof con buona testa di bella espressione, che è sembrato (forse anche per un assetto anteriore non ottimale che gli fa assumere una posizione "impennata") abbastanza grande, di media robustezza, con costruzione equilibrata, corretto, probabile motivo, quello della correttezza, per cui è stato preferito ad altri soggetti. La mamma è una figlia di Mardok della Valle del Lujo.

Classe Giovani femmine. 7 i soggetti presentati, che ottengono tutti la massima qualifica. Al primo posto Dinga della Genia Osca , la figlia di Ghildo terza sempre con Noto a Valdinievole Partita in seconda posizione, Dinga ha recuperato sin dalle prime battute delle fasi in movimento, anche se a questo raduno è apparsa meno dinamica e fluida in movimento rispetto a Valdinievole. Al secondo posto, ma partita in prima posizione, Rosy , figlia di Jambo del Rianico (Quanko del Miglio d'Oro) per una figlia di Don di Casa Nobili (quindi con una consanguineità 3-2 su Don ). Rosy è un soggetto con una piacevole immagine d'insieme, leggermente allungata, con testa espressiva e femminile che è sembrata poco preparata al ring. Al terzo posto una cagna conosciuta, Qualy degli Achei, figlia di Negus con l'Auslese SAS Fenia Gens Pontina, già vista al raduno di Perugia. Quarta Uma della Val d' Itria, una figlia di Arro per una figlia di Sirio dell'Alto Pino. Un soggetto grande, di media robustezza, con buona costruzione generale. Partita in terza posizione anche perchè più corretta nella taglia rispetto a Qualy ha poi perso una posizione in movimento più per merito della diretta concorrente, molto ben preparata al ring, che per demeriti propri. Al quinto posto Ulme dell'Alto Pino, sorella di cucciolata di Ussi e Uwo, figlia di Quenn Loher Weg per Pania.

Classe Giovani maschi . Solo 4 i soggetti presentati in giovani maschi a Reinhardt Meyer. Al primo posto Uwo dell'Alto Pino, Speranza SAS al Campionato 2009. Soggetto nel tipo del padre Quenn Loher Weg, di taglia corretta, con testa molto bella, robusta ed espressiva, con valida impronta. Buona la costruzione generale. Mi ha sinceramente un po' stupito che, per un breve momento della gara, Meyer lo abbia messo al secondo posto. Secondo Gerry Val Ciro, figlio di Xaro dei Monti della Laga, vincitore della classe giovani anche a Perugia e intorno al decimo posto dopo le Speranze al Campionato. Al terzo posto Warius v.Kaditzer Land, figlio di Arak de la Ferme Malgre l'Au (Zamp) per una figlia di Idol Holtkamper Hof. Un soggetto grande, di media robustezza, con arti lunghi, buona testa , validi i profili. Partito in quarta posizione ha poi giustamente recuperato in movimento su Teo della Macchia Verde. Teo è il sesto della classe cuccioloni del Campionato SAS 2009, nipote di Hill Farbenspiel per Iris della Macchia Verde (Nando Valcuvia).

dingaLe fotografie delle classi Giovanissimi e Giovani

Classe Lavoro femmine. Due soli soggetti presentati. Al primo posto, meritatamente, Patty dei Cimmeri alla sua terza uscita stagionale dopo Vimercate e Perugia. Al secondo posto Nina dell'Alto Pino, Promessa SAS 2009, figlia di Negus con la "solita" Sara dell'Alto Pino. Gara piuttosto breve, viste le condizioni climatiche e il fatto che il giudice conosceva bene entrambi i soggetti. Da rimarcare l'ottima condizione atletica di Patty.

Classe Lavoro maschi. Meyer era davvero piacevolmente stupito del numero di cani presentati. 13 soggetti in ring, tutti che ottengono la qualifica di eccellente. Per rispetto ai concorrenti Meyer ha fatto una gara vera ed impegnativa, preferendo piuttosto rinunciare al commento finale (un peccato perchè sarebbe stato interessante sentire alcune delle motivazioni per i vari piazzamenti e spostamenti, tuttavia comprensibile visto che gli stessi chiamatori e proprietari dei cani si sono precipitati sotto il gazebo per richiedere i libretti, desiderando solo mettersi al coperto). Al primo posto l'Auslese Ken dei Monti della Laga che ha evidenziato i suoi pregi (specie in questo contesto storico): taglia, correttezza generale, proporzioni, temperamento. E' un soggetto non appariscente, di media sostanza, la testa è di corrette proporzioni rispetto al resto del cane, anche se non ha certo la robustezza di quella paterna. Su questo terreno, indubbiamente difficile, ha dimostrato un movimento dinamico e funzionale, pur con una linea inferiore non ottimale e con una groppa che potrebbe avere migliore inclinazione. Al secondo posto Norik dei Colli Storici, 5 eccellente al Campionato SAS 2009, presentato in ottime condizioni di forma, tonico anche se mi è sembrato un pochino pesante (il che lo rendeva molto bello a vedersi da fermo, ma incideva un po' nelle fasi in movimento). Norik è un soggetto con valida costruzione, giustamente allungato, grande (azzarderei oltre i limiti dello standard ma all'interno dei limiti consenti dal cinometro moderno), molto corretto e solido, robusto. Tutto sommato, da questa classifica, con Norik secondo sin dalla partenza davanti all'Auslese Tex, Meyer è sembrato condividere il parere da me espresso in tempi non sospetti nei giudizi sul Campionato SAS 2009 sul fatto che Norik fosse stato, in rapporto alla qualità della classe, eccessivamente penalizzato. Non credo però che questa gara possa dare troppe reali indicazioni sull'assegnazione dei titoli al Campionato 2010, assegnazione che terrà sicuramente conto di tanti fattori (la concorrenza, la riproduzione, le famiglie, le problematiche dell'allevamento). Al terzo posto Tex del Murnighello, Auslese SAS 2009, presentato in quest'occasione non in ottimali condizioni (mi è sembrato di capire che abbia iniziato la muta, forse è questo il motivo per cui i proprietari hanno fatto moltissimi km per presentarlo qui a Lamezia, piuttosto che attendere il 2 giugno, data in cui Meyer giudicherà a Modena). Anche nella prova al fuss, che ha comunque eseguito correttamente, non ha dimostrato la solita verve. Credo che Tex abbia dimostrato il suo valore lo scorso anno, dando anche il massimo per il suo chiamatore alla Siegerschau, nonostante fosse reduce da una operazione per la torsione. Qualche volte bisognerebbe "ascoltare" i cani. Al quarto posto la vera sorpresa di questo raduno, Idol di Casa Falbo, un figlio di Mardok della Valle del Lujo per Polly di Santa Venere (Ugo della Valcuvia-Vry dell'Isolotto). Polly è anche la madre, con Tex, di Dado e Kim degli Achei e, con Furbo, di Tytty degli Achei (la 2 juniores di Castelvetro). Idol ha recuperato in movimento diverse posizioni rispetto alla partenza, finendo con l'ottenere un piazzamento di tutto rispetto. Sinceramente, dato che, a differenza di altri soggetti, non lo avevo più visto in ring dopo la classe giovani, vorrei rivederlo al Gorrieri, con meno pioggia e fango, per poter dare un giudizio più oggettivo. In questo raduno mi è sembrato un cane grande, di media robustezza, leggermente allungato, con una buona testa con impronta molto buona, omero che potrebbe essere più lungo e meglio inclinato, qualche riserva sulle proporzioni. In movimento ha dimostrato molta voglia di andare. Un plauso al proprietario che, anche se non più giovanissimo, lo ha condotto molto bene nella prova al fuss. Al quinto posto Cos della Grande Valle, un figlio di Solo Team Fiemereck, Promessa Sas al Campionato 2009. Cos è un soggetto grande, di media robustezza, allungato, la testa è buona con bella espressione, corrette sono le angolature del posteriore, l'omero potrebbe essere un filo più lungo e meglio inclinato, valida è l'uscita di collo, buoni i profili. In movimento si è espresso molto bene nella prova al fuss senza guinzaglio (probabilmente il miglior fuss della gara, complimenti al proprietario, Pino Colelli). Al sesto posto Eros delle Colonne d'Ercole, un soggetto noto, già visto quest'anno in diversi raduni. Partito in quarta posizione (visti i cani in ring tutto sommato il primo posto utile per un soggetto che Meyer non aveva mai giudicato prima), ha poi perso un paio di posti durante la prova in movimento. Pare che Meyer abbia rimproverato il conduttore per aver superato senza il suo consenso i cani che lo precedevano durante al prova al fuss e che questo gli sia costato una retrocessione in classifica. Questo il motivo delle lacrime finali del conduttore Michele Fortunato che comunque ha dalla sua l'aver presentato Eros per la ferma al chiuso, con molta gente accalcata, chiudendo definitivamente la questione sui presunti atteggiamenti negativi di Eros nei confronti delle persone. Il cane inoltre ha dato il massimo in ring, pur non essendo in perfette condizioni fisiche, segno di un grande affiatamento con il chiamatore. Al settimo posto Pongo della Valle del Lujo, un figlio di Mardok per Quendi della Valle del Lujo (Siegerin giovanissime 2002, figlia di Quai Thermodos), presentato in buone condizioni di forma, Pongo mi è sembrato un buon soggetto, più nel tipo materno che paterno. All'ottavo posto Yaron dell'Alto Ofanto, un soggetto che avevo visto presentato a Perugia (non mi riesce di vederlo in condizioni climatiche decenti), figlio di Quenn Loher Weg. La madre è una figlia di Ando Altenberger Land. Al nono posto Don, un figlio di Gorbi di Casa Mary (Orbit Huhnegrab) per Quina (linea Ursus), un soggetto che era partito in quinta posizione ed ha poi perso molto in movimento. Al decimo posto Nakros della Genia Osca, figlio di Pakros per Biba (Yen). Nakros, presentato in non ottimali condizioni di pelo, rivisto in classe lavoro, pur mantenendo il grande pregio di un valido movimento, equilibrato e con un allungo sciolto, ha però qualche limite di troppo nel dimorfismo. Nella prova senza guinzaglio non gli ha giovato la mancanza di esperienza del conduttore, il cui errore (del conduttore e non del cane) è costato la perdita (se non ricordo male) di una posizione.

Nota a margine, non di tipo tecnico. In questa classe Lavoro maschi c'erano due soggetti di cui conosco benissimo le famiglie (Norik e Cos). Quando dico conosco intendo dire che alcuni dei loro ascendenti sono stati per qualche periodo a casa mia, li ho coccolati ed accuditi. Insomma, c'è stato un rapporto affettivo. La nonna di Norik è anche la madre del mio "vecchietto" di casa, Cary Burg Reichenstein (l'undicenne pastore tedesco che vedete in homepage nella sua occupazione preferita di rosicchiatore di bastoni). Quando si guardano dei cani che, per noi, hanno una storia, ci si sorprende a sorridere nel riconoscere un atteggiamento o un'espressione del nonno piuttosto che del bisnonno. A me succede spesso. Non cambia la mia valutazione di pregi e difetti di un cane (anzi) però mi fa sentire bene, perchè mi ricorda che, oltre alla passione per la razza, -quella dei fanatici che straparlano di omeri, groppe, proporzioni- esiste l'altro piano, che è quello, mai dimenticato e mai da dimenticare, della passione per il cane, quella che ci fa ringraziare i cani che hanno fatto parte della nostra vita (o anche l'hanno incrociata per un breve periodo) per tutte le emozioni che ci hanno regalato.

Daniela Dondero, 26 maggio 2010

ken Le immagini della classe Lavoro maschi e le foto d'ambiente.

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