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SAS e Dintorni

I Magnifici Sette I magnifici sette parte seconda

Dal discorso del presidente Luciano Musolino all'Assemblea dei soci (fonte Forum www.schaferhunde.it) :
"si è parlato anche molto del discorso delle prove di brevetto anche qui è stato alzato un polverone e i soliti indignados prendono le parti del giudici" .
Sarà casuale, la scelta del termine INDIGNADOS? Guarda caso il gruppo su Facebook dove si è parlato della questione riguardante la prova di brevetto della SAS Karalis si chiama proprio INDIGNADOS (li abbiamo citati in calce al nostro articolo Pasqua di maggio. Le vibranti proteste dei soci SAS)

Ma lasciamo la parola al presidente, sulla questione "magnifici 7" (per chi non lo sapesse i "magnifici 7", Carnicella, Corvaia, Grosso, Marocchi, Monaco, Peres, Roman, sono i soli giudici che la SAS, ufficiosamente quanto inderogabilmente, autorizza a giudicare gli IPO1 nelle manifestazioni organizzate dalle sezioni SAS):
"Numeri alla mano, la percentuale del 99,7% dei cani supera la prova (si riferisce all'IPO1 n.d.r.). Questo scusate è impossibile perchè noi avremmo dei cani assolutamente perfetti, dei cani di razza questo non è possibile. Ho anche chiamato più volte i giudici a mettersi dalla parte del conduttore del cane, aiutarlo fino ai limiti consentiti ma se aiutarlo significa che tutti i cani passano la prova non è più una prova di selezione.[...]Allora abbiamo deciso di monitorare semestralmente o annualmente con dei gruppi...[...]Cosa c'è di tanto strano... qui siamo in tanti. Mi dovete dire cosa c'è di tanto strano......."
Che c'è di strano??? Intanto che l'obbligo per le sezioni di chiamare uno dei "magnifici 7" si trasforma in "monitorare con gruppi". Che voglia dire, nessun lo sa. Di strano, anzi di stranissimo, c'è che si sta nemmeno troppo velatamente insinuando che i giudici di prove truccassero le carte e si spaccia la scelta obbligata dei "magnifici 7" come " un segnale, un deterrente psicologico per dire: signori diamoci una calmata, giudici, figuranti, addestratori conduttori, diamoci una calmata perchè la misura è superata". E' vero, vista la situazione di superamento del limite della decenza nelle prove di brevetto (lo dice il presidente SAS, mica noi) la Società ha il dovere di intervenire e mettere un freno. Il che avrebbe dovuto significare: da questo momento in poi la società eserciterà un controllo sulle prove. Sulle prove, non sui giudici. Il controllo delle prove non si ottiene certo restringendo il numero dei giudici senza fare controlli di sorta. A meno che il presidente non pensi che i "magnifici sette" siano garanzia di controllo. A noi, a parte i singoli curricula giudicandi dei sette, a guardare i risultati delle prove da quando la regola fantasma è stata applicata, non sembra che ci siano stati, almeno per i cani da esposizione, tutti questi cambiamenti rispetto al passato. Stiamo, ovviamente, al pari del presidente, parlando di casistica, di numeri e percentuali. Quelli delle prove di IPO1 e di BH superate e quelli dei punteggi di IPO1 in fase C (con un 99,7% di cani da esposizione che ottengono punteggi superiori agli 80 punti). O anche dei numeri di prove giudicate dai diversi giudici, con almeno due o tre dei "magnifici" pochissimo gettonati rispetto agli altri. Chissa come mai?
Comunque, ammettendo la buona fede e non un dejà-vu gattopardesco del periodo 2004, perchè non mettere per iscritto le scelte fatte? Perchè si ha la sensazione che si tratti di un film già proiettato in altri tempi quando, parlando di cinematografia, basterebbe semplicemente filmare le prove per avere un controllo reale?
Ha ragione Musolino quando ribadisce che, da regolamento, è la sede centrale a scegliere i giudici, mentre le sezioni possono solo indicare delle preferenze, ha ragione anche quando dice che ci sono società specializzate dove le prove IPO per l'accesso alla prova morfo-attitudinale possono essere giudicate da una rosa di giudici e basta. Però Musolino dovrebbe anche essere in grado di indicare, sulla base di competenze, di ruoli societari, di partecipazioni a corsi di aggiornamento, di comprovata correttezza, il perchè della scelta di alcuni giudici e l'esclusione degli altri. Poco importa che si dica, alle sezioni, che a giudicare gli IPO2 e 3 possono chiamare chi vogliono (con buona pace, seguendo il ragionamento del presidente, degli IPO2 e 3 obbligatori per i cani candidati al titolo di Auslese) quando poi si annulla una prova di brevetto alla SAS Karalis, solo perchè voleva chiamare per forza il giudice Codemo e non accettava i diktat non scritti della sede centrale. Per tutta risposta la Regione Sardegna che, a seguito dell'annullamento della prova di CAE1 e di IPO, ha deciso di rinunciare, per protesta, a tutte le prove previste per il 2012, è stata commissariata, citiamo dall'ultimo verbale di CDN, "in considerazione del fatto che trattasi di verifiche zootecniche e del danno che da una iniziativa del genere deriva a tutti i soci della Regione". Come se la SAS Centrale, annullando la prova, non avesse dato eguale danno ai soci sardi. Ma tant'è..si tratta, direbbe il presidente, dei soliti Indignados.

Poi diamo atto al presidente del condivisibile discorso (ne parleremo in altro articolo) sul dare la possibilità ai soci di addestrarsi il proprio cane e la scelta di inserire l'IPO-ZTP come prova valida per l'accesso alla Selezione...ma in questo contesto, il timore che si debba citare la famosa canzone di Mina e Alberto Lupo, appare fondato. Rileggete l'intervista al presidente realizzata nel 2010 e forse capirete il nostro scetticismo.

Daniela Dondero e Leandro Falaschetti, 17 luglio 2012

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