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LG Zuchtschau Bayer Süd Memmingen 2 agosto 2009     >>>>>Risultati e Foto

Va bene che Memmingen è relativamente vicina, ma quando sono arrivata domenica mattina ho pensato per un attimo di aver sbagliato direzione e, piuttosto che in Germania, di essere finita ad un raduno SAS. Altissimo il numero degli italiani presenti sia come espositori che come spettatori (nessuno però dei nostri giudici, fatta eccezione per Bricchi, Capetti e Pettinaroli), tutti mediamente preoccupati di eventuali “rappresaglie" dei giudici tedeschi dopo che il CDN SAS ha deliberato di escludere dalla giuria del Campionato i tre tedeschi già ratificati. Unanime e politicamente trasversale il sentire dei presenti, da Luciano Musolino al più piccolo degli espositori, nel ritenere assurda, ingiustificata e deleteria questa decisione, sia per l'immagine della SAS che per i soci che avevano già presentato i cani durante la stagione agonistica. Sinceramente, all'ennesimo socio SAS che mi diceva la stessa cosa, ho cominciato a rispondere, pur condividendo in toto che il cambio della giuria al 23 luglio non andasse fatto, che i 5 consiglieri (+ Bonasegale) che l'avevano votata non erano certo completamente impazziti, ma avevano ricevuto precise richieste e pressioni proprio da soci ed allevatori. Quanto a Luciano Musolino e al suo dissenso, sinceramente, non credendo alla indipendenza intellettuale, come consigliere, di Loris Zironi (candidato nella lista Furfaro e presente nel CDN verpelliano come oppositore) vorrei far notare che sarebbe stata sufficiente una sua astensione dal voto per invalidare la delibera del cambio giuria (in un CDN con 10 consiglieri presenti una delibera, per essere valida, deve venire approvata da almeno 6 consiglieri). Così come sarebbe stato sufficiente a fare desistere i consiglieri un rifiuto a giudicare da parte dei giudici neo designati. Certo, sulla decisione di Zironi e su quella, tanto per fare un esempio, di Noto o Mantellini, Luciano Musolino non poteva avere alcun potere decisionale, ma almeno una indicazione o un consiglio, trattandosi di suoi precedenti collaboratori nel CDN, l'avrebbe potuto dare, visto il suo aperto dissociarsi rispetto alla decisione del cambio di giuria.
Meglio parlare di cani, piuttosto che di politica, ammesso e non concesso che le due cose possano essere separate. (Temo proprio di no).

Considerazioni generali sul raduno, poi un'analisi dettagliata delle varie classi.
Intanto i complimenti agli espositori italiani per gli ottimi risultati ottenuti . Non c'è stata una sola classe in questa Landesgruppe che non abbia visto soggetti di affisso italiano nelle posizioni di punta. C'è da dire che questo raduno è stato caratterizzato da una massiccia presenza italiana anche nei pedigree dei cani presentati, non solo per i numerosi figli di Furbo, ma anche per una generale presenza, percentualmente da record, di soggetti discendenti da cani italiani (Xaro, Pakros, Jumbo, ma anche Roy, Tor, Waiko, Mork, Sirio, Tex, Floro) o da cani di proprietà italiana (figli di Vegas, di Hannibal, di Aiko, di Nando). Non ho fatto un calcolo, ma penso che sottraendo ai 155 cani presentati a questa Landesgruppe i cani stranieri o discendenti di cani stranieri (oltre agli italiani presenti i francesi e anche espositori rumeni e austriaci) di cani ne rimarrebbero davvero pochi.
Per quanto riguarda i cani visti, i figli di Vegas e quelli di Furbo si caratterizzano per essere quelli con le migliori teste, espressioni, tessitura di pelo, spesso anche colori. Insomma, si tratta di cani con un'immagine molto piacevole, spesso con molta classe e distinzione (più Vegas di Furbo). Entrambi (e direi per entrambi per influenza delle linee materne, sicuramente Furbo, vista la mamma) trasmettono angolazioni di posteriore accentuate, in molti casi al limite (pensavo Furbo meno di Vegas, ma a questo raduno il problema si è visto anche nei suoi discendenti). Un difetto che lo stesso Meyer ha stigmatizzato nel giudizio finale della classe lavoro maschi, ammonendo gli allevatori a porvi attenzione nella scelta degli accoppiamenti. In definitiva sembra che, contrariamente a quanto accadeva in passato, la piacevolezza estetica e la funzionalità si stiano sempre più allontanando. Produciamo cani molto belli a vedersi, ma che poi si muovono in modo spesso macchinoso, con squilibri nella costruzione che non permettono un movimento radente e privo di sforzo come prescritto dallo standard. Fanno eccezione i cani di allevatori in possesso di ceppi femminili consolidati ed “antichi”, in qualche modo ancora in grado di contrastare certe tendenze ad avere costruzioni poco funzionali.
Per quanto riguarda poi i riproduttori tedeschi, anche molti di quelli titolati, i figli spesso non si avvicinano nemmeno lontanamente alla piacevolezza dei discendenti di Furbo o di Vegas, eccezion fatta per qualche figlio di Quenn Loher Weg o di Zamp (e non a caso i gruppi di riproduzione migliori di Aachen erano proprio Vegas, Quenn e Zamp).
Un bel dilemma per chi allevi, provare a selezionare pastori tedeschi che soddisfino i requisiti richiesti dallo standard in un “vestito” che appaghi anche il gusto estetico. Dilemma che, guardando i cani odierni, sembrerebbe gli allevatori si siano posti poco, privilegiando sempre e comunque il cane appariscente e che appaghi l'occhio, senza tentare mediazioni che costringessero a saltare una generazione o due per ottenere un prodotto vincente.
Così ci raccontiamo che un cane ha fatto una presentazione da fermo eccellente solo perchè ha girato a velocità supersonica e a testa alta. E per ottenere velocità e portamento siamo di gran lunga migliorati per quanto concerne tutti i possibili accorgimenti ad aumentare la resa in ring, allo stesso modo in cui, nel settore addestramento, sono cresciute le tecniche per sopperire alle doti naturali reali (e trasmissibili alla progenie)
Se poi si tocca l'aspetto caratteriale la situazione è piuttosto tragica (non sto qui a ripetere quanto già scritto in un vecchio editoriale su I livelli di atrazina). Anche a questa LG è bastata un po' di pioggia per rendere la prova senza guinzaglio degli adulti maschi abbastanza penosa, con conduttori quasi costantemente costretti a trattenere i cani per il collare; il fuss da gara è ormai una prova di trotto in cui si segue il conduttore e il concetto di “restare al piede” appare del tutto estraneo a soggetti tutti in possesso di almeno IPO2 (più spesso IPO3). Infatti, quando il giudice richiede una parte di percorso al passo o il terreno diventa, specie nelle curve, scivoloso per la pioggia, costringendo i conduttori a rallentare, i cani al fuss non ci stanno. E se queste manchevolezze al fuss potrebbero essere causate solo da mancato addestramento, il numero sempre più crescente di cani sensibili, difficili da piazzare anche per conduttori con i quali abitualmente lavorano o che dimostrano diffidenze nelle misurazioni, sono la chiara spia di un impoverimento del livello caratteriale, specie per quanto riguarda la tempra. Questo purtroppo proprio considerando la media, anche in questo caso in conseguenza alla sempre minor considerazione che gli allevatori attribuiscono all'aspetto caratteriale. E le linee di sangue maggiormente utilizzate non sembrano certo avere le premesse per migliorare sotto questo punto di vista. Non a caso gli attacchi alla Siegerschau oggi sono di gran lunga meno difficili rispetto al passato...ancora una volta si modificano i livelli di atrazina...

Cucciolone femmine. Nove soggetti presentati sui 18 iscritti. Johann Mayer si lamenta alla fine per la defezione del 50% dei cani. Lo farà anche Peter Arth nella classe giovani femmine, sottolineando come ci siano state, in particolare da parte di espositori stranieri, iscrizioni fatte all'ultima ora proprio da quei proprietari che poi non hanno partecipato alla Landesgruppe.
Gara con moltissimi spostamenti, alla partenza prima la figlia di Furbo , Wendy Piste Trophe, seconda la figlia di Nando Gollerweihr, Gucci Hanness, terza la figlia di Norik, Udett Holledau, quarta Zorba di Ca' San Marco. Solo settima Jessy dell'Altopiano. Dopo quache giro Mayer cambia le carte in tavola, mettendo Jessy al primo posto, seguita da Zorba e Gucci. La classifica finale, dopo gli spareggi sarà invece la seguente:
al primo posto Gucci vom Hanneß, una figlia di Nando Gollerweihr per Viola vom Hanneß (la bella figlia di Erasmus proveniente da una consolidata linea materna su cui l'allevatore Hans Limmer ha sempre lavorato ottenendo soggetti di rilievo). Gucci è una cagna grande, allungata, con testa espressiva, corrette angolature con un omero che potrebbe essere leggermente più inclinato, buona linea superiore.
Seconda Zorba di Ca' San Marco, figlia di Hannibal Stieglerhof già protagonista di alcuni raduni italiani (terza al raduno di Casella, prima a Rivalta, seconda al Walter Gorrieri), una cagna con una testa che potrebbe avere migliore espressione, raccolta, con buoni angoli anteriori, posteriore molto buono con coscia forte, molto buone le linee superiori ed inferiori
terza ancora una cagna di affisso italiano Jessy dell'Altopiano Nota a margine: chi ha trascritto i risultati da pubblicare ufficialmente sul SID ha commesso uno sbaglio, ritenendo quell' Alto Piano correttamente scritto a catalogo, un errore di battitura, correggendolo nel più conosciuto affisso italiano dell'Alto Pino. Invece Jessy, cagna di natali trentini, provenendo dai due cani di casa dell'appassionato Claudio Bosetti -a cui vanno i miei complimenti- ha l'affisso di un neo allevatore ben noto nel settore lavoro come grande conduttore: Mauro Frison.) Figlia di Falco Santamar (il Sieger dei giovanissimi di Concordia 2007, figlio di Pakros) e dell'Auslese italiana Ulme dei Lagorai, Jessy è inspiegabilmente partita solo settima, forse non brillando nella ferma (ma non posso dire perchè non l'ho vista), poi per un certo periodo ha condotto la gara, finendo terza. Cagna di taglia corretta, testa femminile ed espressiva, angoli equilibrati, migliorata nelle fasi in movimento rispetto al sezionale di Brescia.
Quarta una non troppo convincente figlia di Pakros, Jessy Murrtal, una cagna grande con buona testa, orecchie portate leggermente larghe, omero un po' diritto, groppa sfuggente, molto ben presentata da Jurgen Mansell.
Al quinto posto Udet Holledau, una figlia di Norik dei Colli Storici, con bella testa espressiva, allungata, buona costruzione
Sesta una cagna austriaca, figlia di Erik Elzmundungsraum, Quenn Kapellenberg, che avrebbe meritato una posizione migliore (meglio vista dal vivo che nelle fotografie)
Settima Wendy Piste Trophe, la figlia di Furbo partita in prima posizione. Tipica “furbina” con ottima tessitura di pelo, testa femminile, costruzione generale che ha mostrato i suoi limiti nella fase in movimento.

Classe cuccioloni maschi.
5 i soggetti presentati. Meritato vincitore dalla classe Furbo von der kleinen Ranch , un figlio di Furbo “alla Baru” , con testa espressiva e mascolina, maschera scura, collo leggermente corto, immagine d'insieme molto piacevole.
Secondo Jago della Selva Magna, il figlio di Waiko di Casa Massarelli, vincitore del raduno di San Vito e a quello di Cartigliano.
Terzo Javan di Casa Melillo un figlio di Mork dei Profeti, nel tipo paterno, presentato in non ottimali condizioni di forma, leggermente in sovrappeso. Da rivedere.

Classe giovanissime femmine
Due gruppi per questa classe con 43 cagne presentate. Qualità alta, tanto che nel cosiddetto secondo gruppo c'erano soggetti molto belli (e sinceramente alcune, come la figlia di Vegas, Watschi v. Contra, non avrebbero certo sfigurato nel primo gruppo).
Vince meritatamente Juri vom Schollweiher, una bella figlia di Vegas, in cui si vede però la presenza in linea materna di Karma Ochsentor. (la mamma è Fraya Ulmental, la bella figlia di Xaro con Karma). Cagna grande, robusta, con testa forte ma femminile, orecchie un po' grandi ma ben posizionate, maschera molto scura, ottima pigmentazione. Costruzione con buoni angoli anteriori e molto buoni quelli posteriori, movimento molto efficace a tutte le andature.
Al secondo posto l'italiana Musa di Ca' San Marco, figlia di Hannibal per una figlia di Zamp Thermodos (piccola curiosità: la nonna materna di Musa è la mamma del bel figlio di Furbo secondo in giovanissimi maschi a questa LG). Seconda al sezionale alla SAS Monterosa e prima al sezionale di Montichiari. Musa parte in sesta posizione poi rimonta in virtù di un efficace movimento e di una solidità e correttezza maggiori rispetto alle cagne che la precedevano. Soggetto di taglia corretta, con buoni angoli anteriori, molto buono il posteriore, testa che potrebbe avere migliori proporzioni ma espressiva e femminile.
Terza Djones des Terres de la Serpenterie una cagna francese figlia di Quenn Loher Weg, nel tipo materno (la madre è un'Auslese francese a cui Djones somiglia molto). Un soggetto con testa espressiva, leggermente allungata, linee molto buone, corrette angolature.
Quarta Kenja Osterberger Land, una figlia di Merlin Osterberger Land partita in seconda posizione. Una cagna grande, con una testa che potrebbe avere una migliore espressione, buona costruzione con uscita di collo e posizione della scapola non ideali.
Quinta Flora dei Verdi Colli, una cagna di affisso italiano, già presentata a Mayer con ottimi risultati .In Italia abbiamo visto Flora al raduno di Casella.Figlia di Arex Neoplantum (Unix Kapellenberg-Manto di Casa Mary-Ursus) con la bella Wicky dei Verdi Colli (Oregon degli Arvali) Flora è una cagna grande con una testa che potrebbe avere un miglior cesello, proporzioni molto buone, corretta uscita di collo e posizione della scapola, l'omero potrebbe essere più lungo, pronunciate angolature posteriori, molto efficace il movimento. Ottimo il giudizio finale fatto a questo soggetto dal giudice della classe.Complimenti vivissimi all'allevamento dei Verdi Colli.
Al sesto posto ancora una cagna italiana, Zara della Vignazzola, una figlia di Furbo con Moris dell'Alto Pino, prima eccellente del Campionato SAS di Bagnolo 2006. Il fratello di cucciolata si è classificato al terzo posto in classe giovanissimi maschi. Presentata in non ottimali condizioni di pelo, Zara è un soggetto nel tipo paterno con immagine d'insieme piacevole, buona costruzione generale, normali correttezze. Davvero bravo Salvatore Caniello, attento e preciso nella conduzione sia di questo soggetto che degli altri da lui presentati a questo raduno. Complimenti perchè, sia come conduttore che come chiamatore, dimostra grandi capacità e soprattutto l'impegno costante di chi non si considera arrivato. Impegno che lo ripaga con continui miglioramenti.
Al settimo posto Axi Dlha Roven una figlia di Vegas di allevamento slovacco, ma di proprietà tedesca, con i colori alla Dolly Karlsfelder Hof o Babuska Martinskappelle, ma senza la classe di questi soggetti.
Ottava Farina Hutweide, ancora una figlia di Furbo, di allevamento rumeno, ottimamente presentata da Egidio Esposito, una cagna con i colori della sorella di Furbo e un movimento ampio ed efficace, migliore rispetto a quello delle “furbine” classiche. Molto bello l'affiatamento con il proprietario.
Le altre italiane in gara inserite nel primo gruppo di questa classe: 11 Hasel del Seprio, figlia di Negus, 18 Uska dei Colli Albani, figlia di Floro, purtroppo in pessime condizioni di forma.
Vista anche una buona figlia di Kimbo Hochstadter Wer, Tosca Hochstadter Wer, cagna con ottima costruzione e una testa che avrebbe potuto essere migliore, ottimamente condotta dall'allevatrice Nadine Herzing, e una buona figlia di Zamp Thermodos, Oxana Plessenburg, nona. Non male anche una figlia di Bazi Urbecke, Jilla Urbecke, quindicesima.

Classe giovanissimi maschi con 24 soggetti in ring. Vince la classe Dallas du Haut Mansard, un cane francese ma di proprietà di Wilfried Benitz, figlio di Vegas con la madre figlia di Xaro Ulmental (ma nella linea materna c'è anche la Fossè du Norva figlia di Jango).Un soggetto asciutto e solido con proporzioni molto buone, pronunciati angoli posteriori, buona groppa. Ha condotto un'ottima gara a tutte le andature.
Al secondo posto un figlio di Furbo di affisso e proprietà della grandissima Petra Lumpe, Grips Riedschlurgi. Un soggetto di quelli che i chiamo “i cani che si fanno perdonare”, tradotto: te li porteresti comunque a casa a prescindere dai difetti di costruzione. Testa mascolina ed espressiva (più nel tipo di Til Lechtal, presente in linea materna, che non in quello di Furbo), molto bella la distinzione in ring. Ancora non ottimali le condizioni, con qualche limite per quanto concerne solidità e correttezze e una groppa non ideale. Condotto benissimo da Salvatore che si è preso il lusso, in questa classe, di superare il maestro Luciano Musolino, terzo con il suo Ziko della Vignazzola, figlio di Furbo con Moris dell'Alto Pino. Un cane grande (ma non così grande considerando la madre) in pieno nel tipo paterno.
Ottimo quarto posto per Kim degli Achei, figlio di Tex del Murnighello (accoppiamento ripetuto del sieger giovani Dado degli Achei) che recupera un posto rispetto alla partenza. Kim è un cane in pieno nel tipo paterno, come tutta la sua famiglia meglio visto in movimento che da fermo, è un soggetto allungato, con buona testa espressiva, la maschera dovrebbe essere più marcata (difetto sottolineato dal giudice nel giudizio finale, nonostante un “certo” colore nero pur presente), angoli equilibrati che gli consentono un movimento redditizio a tutte le andature.
Al quinto posto Rony vom Fürst-Georg-Brunnen, un cane di allevamento austriaco, figlio di Buka Agilolfinger (dai due siger Zamp Thermodos e Xara Agilolfinger), la madre proviene da Valium Arminius. Un soggetto con testa mascolina ed espressiva, a cui gioverebbe una maschera più marcata e una maggiore solidità della linea dorsale.
Sesto Rambo Zellwaldrand, soggetto di affisso tedesco ma di proprietà lucana, figlio di Yashita Zellwaldrand per Victor Zellwaldrand. Soggetto già visto nei raduni italiani (Sas Montichiari), un po' eccessivo che, in questa occasione, anche considerando i chilometri percorsi in macchina da Potenza a Memmingen, si è presentato più tonico, tanto da reggere fino alla fine la gara. Complimenti al proprietario (e chiamatore) Piervito Bardi per la grande passione.
Bene anche altri cani italiani in gara. Al decimo posto Lottar dell'Isola dei Baroni, partito in settima posizione. Figlio di Xaro dei Monti della Laga è quello tra i discendenti del Sieger giovani 2007 meno somigliante al padre, la testa potrebbe avere miglior cesello ed espressione, ma si tratta di un soggetto asciutto e solido, con movimento efficace, in questo raduno presentato in non ottimali condizioni di forma.
Undicesimo ancora un figlio di Xaro, Gerryval Anto', visto di recente a Bassano, qui apparso meno dinamico.
Dodicesimo ancora un cane di affisso italiano, anche se di proprietà tedesca, Fumo di Casa Beggiato.
Tredicesimo un figlio di Furbo di affisso francese, Dalton de la P'tite Flore, un cane che da fermo colpiva molto, ma non inseribile nella categoria dei “cani che si fanno perdonare”, vuoi per le veramente eccessive angolature posteriori, vuoi per una mancanza di dinamicità che sembrava dovuta anche a scarso temperamento, oltre che ai problemi di costruzione.
Visto in questa classe il responsabile dell'allevamento, Reinhardt Meyer, procurarsi una macchina fotografica per immortalare alcuni dei soggetti in ring. Inoltre ha espressamente chiamato la conduttrice di Dalton de la P'tite Flore, le ha fatto fare le correttezze e ha chiesto ad un assistente di ring di riprendere con la telecamera il posteriore del cane.

Classe giovani femmine. tianaGiudicata da Peter Arth questa classe ha visto 12 soggetti presentati. Al primo posto, reduce dalla piazza d'onore con il giudice della giovani femmine della Siegerschau, Hans Jurgen Begier, l'italiana Tiana di Casa Josè, figlia di Ober Bad Boll per la bella Alba di Casa Josè. Soggetto nel tipo paterno, Tiana ha una bella testa espressiva, immagine d'insieme molto piacevole, normale linea superiore e buona costruzione generale. Davvero complimenti all'allevatore Mario Tescaro e a suo figlio Giovanni, chiamatore di Tiana e grande appassionato.
Al secondo posto Onja Luxenfalle, una cagna con una consanguineità 4-3 su Yasko Farbenspiel e 4-4 su Hoss Larchenhain, già Landesgruppe siegerin a Laupheim. Cagna con una bella testa espressiva, con maschera scura, buona costruzione generale
Terza Elexa Hanneß, una figlia di Vienchen Hanneß (sorella di cucciolata di Viola) con Odin Holtkamper Hof. Cagna grande, allungata, con costruzione equilibrata.
In questa classe alcuni risultati un po' incomprensibili , come ad esempio la quinta classificata, a mio avviso inferiore rispetto ad altre cagne che la seguivano, comprese le italiane Manda Aurelius (Jumbo) e Zilly Geminus Park (Mork). Non ho compreso nemmeno il piazzamento di Whoopy Arlett, una figlia di Ritmo a mio parere meritevole di una migliore posizione.

Classe giovani maschi. Otto i soggetti nel ring di Reinhardt Meyer, uno solo, il terzo, destinato alla classe lavoro alla Siegerschau.
Vince la classe un figlio di Vegas, con l'affisso di Johann Mayer, Sultan von der Jahnhöhe, una cane di media robustezza, con buona testa, più segaligno e con meno piacevolezza dei soliti figli di Vegas, omero lungo ma abbastanza diritto (al passo dava davvero l'impressione di essere piuttosto “impalato”, un po' meno al trotto), accentuati angoli posteriori.
Al secondo posto un cane di affisso croato, Hippi Crveni Mayestoso, un figlio di Irok Karamberg, con testa mascolina ed espressiva, il collo un filo corto, angoli equilibrati, nell'insieme più piacevole del primo classificato.
Terzo Watz Neudenhauer Holtzsteiger, un figlio di Yukon der Bastillie, grigio, grande, di media robustezza, con buona testa e buona costruzione, rene leggermente lungo, non nel tipo paterno.
Quarto Tor Arkanum, figlio di Ritmo Arlett, nel tipo della sua famiglia
Quinto Yeronimo Hutberg, un figlio dell'Auslese Yerom Haus Salihin, con un collare davvero assurdo, perchè abbina all'ormai classico archetto anche le punte (lo potete vedere nella foto qui a sinistra). Quella dei collari con le punte è una questione che non pare interessare molto, visto il numero sempre crescente di cani a cui vengono fatti indossare (spesso anche senza un reale risultato pratico).
In questa classe anche il primo classificato indossava un collare come quello della foto a destra, senza ovviamente i gommini di protezione. E' vero che si tratta di punte smussate, ma sempre fastidiose per il cane sono.
Se poi il motivo per cui si usano tali collari è quello di far camminare i cani a testa alta...beh...no comment.
La domanda è: ma che fanno in merito i giudici?

Classe lavoro femmine. 15 soggetti in ring in questa classe giudicata da Peter Arth, responsabile regionale dell'allevamento. Vince la classe l'Auslese Lea Ulmental, figlia di Parko, fratello di cucciolata del Sieger Pakros. Una cagna di media robustezza, con testa normale, buoni angoli anteriori, molto buoni quelli posteriori, movimento molto dinamico.
Seconda Dara Murrtal, una figlia di Pakros quinta eccellente ad Aachen, grande con buona testa, angoli equilibrati, groppa un po' corta e sfuggente
Terza la Siegerin delle giovanissime di Aachen , Bella Kuckucksland, una bella figlia di Vegas, di grande tipicità, grande, con testa robusta ed espressiva, costruzione generale molto buona. La madre è l'Auslese Zora Ochsentor (Bax Luisenstrasse per la Feli Ochsentor, figlia di Esko e mamma di Karma). Cagna con l'affisso di Ottmar Grunenwald (proprietario, tra gli altri di Fedor Arminius) collaboratore da sempre dei Martin, Bella un po' ricorda i cani di vecchi stampo, anche se con un minore equilibrio tra angoli anteriori e posteriori. A mio avviso di gran lunga la migliore della classe.
Quarta Dola Bergmannshof, figlia di Arex Panoniansee, 6 eccellente ad Aachen, una cagna grande, di media robustezza, asciutta e solida, con buoni angoli anteriori e posteriore molto buono.
Quinta Babuska Martinskapelle, figlia di Vegas, 11 in giovanissime femmine alla Siegerschau 2008, cagna con un bel po' di sangue Wienerau nel pedigree, grande, robusta, con testa espressiva, proporzioni molto buone. Per me la seconda della classe.
Sesta Visa Bad Boll (Quenn per una figlia di Neptun), nona in giovani a Braunschweig. Partita in settima posizione ha poi conquistato un posto ai danni di Dolly Karlsfelder Hof.
Settima appunto l'italiana Dolly Karlsfelder Hof, un po' penalizzata proprio dal suo allevatore, il giudice Peter Arth che pure l'aveva giudicata quattordicesima in giovanissime a Braunschweig e Siegerin in Italia a Concordia. Dolly, molto ben condotta, rosario e tittyspecie nel giro al trotto, da Salvatore Caniello, non ha mai quella voglia di andare che le consentirebbe migliori piazzamenti.
Le altre italiane: nona Titty di Val del Lambro, come sempre abilmente presentata da Rosario Carruba. Incomprensibile, per una cagna che, a guinzaglio, ha sempre voglia di andare, il “blocco al fuss” che dimostra anche provando a farlo fare ad un conduttore diverso dal chiamatore.
Dodicesima Hanna dei Cimmeri, una buona figlia di Bero dell'Isola dei Baroni, robusta, con testa espressiva, il collo è leggermente corto, costruzione equilibrata e senza eccessi.
Solo quindicesima, davvero troppo penalizzata, Afra Alfons David.

Classe lavoro maschi con 36 cani presentati e Meyer che divide i due gruppi. Parte primo del secondo gruppo l'italiano Strauss dei Cimmeri, il figlio di Vegas vicesieger della classe giovanissimi al campionato di Castano. Strauss viene poi fermato per l'inserimento nel primo gruppo, per una classifica finale di 23° eccellente.
Vince la classe Yukon Bastillie, l'Auslese-scommessa di Meyer lo scorso anno (ne avevamo parlato nel nostro articolo sulle linee degli Auslese) Un cane che a me piace, per l'impronta maschia, la robustezza ossea, la correttezza, l'equilibrio della costruzione e, non ultimo, il carattere (nonostante la madre sia un bel 3-3 su Natz Steigerhof). Provate a vestirlo con i colori di Furbo.
Personalmente ritengo che i colori siano assolutamente secondari ( e sono tra le cose più semplici da “sistemare” con la selezione), pertanto che Yukon sia un cane chiaro e non con i colori alla moda lo trovo irrilevante. Purtroppo per un maschio questo tipo di colori compromette il suo utilizzo. La riproduzione di Yukon a questa Siegerschau, fatta eccezione per un paio di femmine di punta, non credo potrà essere a livello di quella di altri Auslese, ben più utilizzati e con femmine di altissima qualità e ottime linee di sangue.
Al secondo posto Furbo degli Achei che si candida a fare un bel balzo in avanti, in virtù di un gruppo di riproduzione che, per quanto obbligatoriamente costituito da soli giovanissimi, avrà una grande omogeneità e un media molto alta di cani nel primo gruppo di merito. Qualche perplessità solo in relazione al discorso fatto da Meyer sulle correttezze posteriori che potrebbe comportare, per il responsabile allevamento, qualche cautela in più nell'incentivare l'utilizzo di questo stallone. Tuttavia, gli altri cani premiati da Meyer, compresi quelli più giovani, come Yerome o Tino, per quanto dotati di maggiore funzionalità, non sembrano potersi porre come dei riproduttori cosa che, nei pregi come nei difetti, Furbo dimostra indubbiamente di essere. Un tedesco di quelli che contano profetizzò il Sieger di Vegas nel 2008, prevedendo la ripetizione del titolo di Sieger nel 2009, mentre, a Numberg 2010, indicò come Sieger Furbo. Si avvererà questa previsione?
Al terzo posto Ober Bad Boll, che ipoteca con questo risultato un bel piazzamento ad Ulm.Tra i cani di Hans Peter Rieker Ober è senza dubbio quello con l'immagine più piacevole, testa mascolina ed espressiva, ottimi colori, doti che pare trasmettere anche alla progenie. Migliorato rispetto ad un anno fa, con l'età le linee sono meno “spigolose” e la groppa sfuggente si nota, da fermo, decisamente meno. Sarà interessante vedere il suo gruppo ad Ulm che potrebbe determinare anche un suo inserimento tra i soggetti titolati.
Al quarto posto il vicesieger dei giovani, Paer Hasenborn, che credo sia destinato a pagare il fatto che la sua linea di sangue sia una sorta di replica di quella di Furbo, anche se, maschere nere a parte, si tratta di linee un po' diverse, essendo Stano Hasenborn non propriamente Baru ( e la madre di Paer e quella di Furbo hanno ben poco in comune).Sono curiosa di vedere la sua riproduzione. Il cane in sé mi piace, anche se non ha un anteriore che mi faccia impazzire (come tutti i cani provenienti da Quenn). Sembra, a vederlo, un cane tranquillo e sicuro di sé, cosa da non sottovalutare. Il giudizio di Meyer su Paer è stato abbastanza sobrio.
Quinto di questa classe, recuperando una posizione rispetto alla partenza, Arex Wilhelmswarte, il figlio di Vegas di natali trentini (complimenti per l'ottimo risultato ottenuto dal figlio della sua Ully a Ivan Camin). Ventesimo in giovani a Aachen, Arex pare destinato a lasciarsi alle spalle molti dei soggetti di quella classe nel passaggio agli adulti. Soggetto con un'immagine d'insieme molto piacevole, testa espressiva, molta distinzione.
Sesto (ma partito in quinta posizione) Kanto Karl May-Hohe, 16° in giovani a Aachen. Figlio di Zamp Thermodos per una figlia di Orbit Huhnegrab. Costruzione nel tipo paterno, che notoriamente non è particolarmente amata da Meyer, Kanto potrebbe porsi come il prescelto tra i giovani rappresentanti di questa linea di sangue.
Un po' a sorpresa il settimo posto di un figlio di Tor di Casa Nobili (ma non nel tipo paterno), Fanto Rendenau, di proprietà del giudice Karthaiser.
Ottavo Jakas Garliavietis, l'undicesimo dei giovani a Braunschweig, figlio di Ken Elzmundngsraum.
Bene in questa classe alcuni degli italiani. Tex del Murnighello che si classifica al 9° posto, recuperando un paio di posizioni rispetto alla partenza dopo una buona prova al trotto veloce con e senza guinzaglio (complimenti al proprietario Antonio Vuolo per l'affiatamento dimostrato al fuss con il cane).
Dino di Casa Nobili, figlio di Xaro dei Monti della Laga, vera sorpresa con una partenza bruciante in decima posizione, davanti a soggetti eccellenti di punta della siegerschau. Termina poi la gara, condotta molto bene, undicesimo.
Norik dei Colli Storici, apparso un po' spento e pesante, ottiene la dodicesima posizione, seguito al tredicesimo posto da Jumbo di Zenevredo per il quale il giudizio di Meyer sulla taglia (“al limite massimo della tolleranza consentita”) non lascia molte speranze (la domanda sorge spontanea: è forse cresciuto dal Campionato italiano in cui Meyer gli conferì il titolo di Auslese?)
Bene anche Geck di Casa Nobili con un diciassettesimo eccellente.
javir e michaelaPresenti in questa classe anche due vere e proprie stelle del mondo del pt (anche se abbastanza ignorate dagli espositori): Javir Talka Marda con la sua conduttrice Michaela Knoche. Binomio che, nel 2008, si è aggiudicato la Bundessiegerprufung e ha ottenuto il terzo posto alla Welt
Se volete avere un'idea di quello che sono capaci di fare insieme Javir e Michaela guardate alcuni dei video che trovate sul sito di Dankim, (a questa pagina)
Se ho ben capito Meyer ha detto nel giudizio finale di Javir (già Universal Sieger nel 2007) che quest'anno alla Siegerschau di Ulm ci sarà il suo gruppo di riproduzione con 28 figli iscritti.
Di sicuro vedere lo sguardo vivo ed attento di Javir in ring, paragonato ad alcuni dei nostri spenti soggetti bellezzari, mi ha fatto venire un po' di tristezza....dove sta andando il nostro pastore tedesco? Tra l'altro sincermente Javir sembrava divertirsi. A questa LG c'era anche una sua figlia (non male) presentata in giovanissime femmine, 33 su 43.
Però....a smentire le teorie del cane da lavoro= cane in taglia....mamma quanto è alto !!! (67,5?)

Per le foto di questa manifestazione tenete d'occhio gli aggiornamenti del sito, le inseriremo nei prossimi giorni. Purtroppo la pioggia ha compromesso un po' le fotografie proprio nelle classi più importanti.

 

Daniela Dondero, 4 agosto 2009

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